TCBO: JURAJ
VALČUHA INTERPRETA IL CASTELLO
DEL PRINCIPE BARBABLÙ DI BARTÓK IN FORMA DI CONCERTO
In programma la
versione dell'opera elaborata da Eberhard Kloke eseguita in prima italiana
Martedì 8 giugno
alle 19.30, in replica mercoledì 9 giugno alla stessa ora, all'Auditorium
Manzoni
Nacque nel 1911 dall'incontro tra due
personalità di spicco del mondo culturale ungherese di primo Novecento, ovvero
il drammaturgo, sceneggiatore e regista cinematografico Béla Balázs e il
compositore ed etnomusicologo Béla Bartók, l'opera in un atto Il castello del principe Barbablù (A
kékszakállú herceg vára) op. 11, che Juraj Valčuha dirige in forma di
concerto martedì 8 giugno alle 19.30 all'Auditorium Manzoni per la “Primavera
Sinfonica” del Teatro Comunale di Bologna.
Per questo appuntamento, replicato
mercoledì 9 giugno alla stessa ora, il direttore d'orchestra slovacco –
rinomato interprete del repertorio novecentesco – propone in prima esecuzione
italiana la versione per mezzosoprano,
baritono e piccola orchestra elaborata nel 2019 dal compositore tedesco
Eberhard Kloke. Questa recente versione è infatti realizzata per un organico
orchestrale molto ridotto rispetto all'originale, sposandosi meglio con le
regole di sicurezza anti Covid-19 imposte dal distanziamento sociale.
Direttore musicale del Teatro di San Carlo
di Napoli e Primo direttore ospite della Konzerthausorchester di Berlino,
Valčuha torna sul podio dell'Orchestra del Comunale dopo aver inaugurato con
successo nel gennaio 2020 la Stagione lirica con il Tristano e Isotta di
Richard Wagner e dopo aver diretto nel luglio e nel settembre dello stesso anno
due concerti sinfonici della ripartenza dopo il lockdown: il primo per la
scorsa edizione dell’ “Estate del Bibiena” e il secondo per l’apertura della
stagione autunnale prevista al PalaDozza.
Con lui sul palco come solisti due
cantanti ungheresi: il baritono Károly Szemerédy nei panni del principe
Barbablù, ruolo che ha recentemente interpretato all'Opera di Lione, e il
mezzosoprano Atala Schöck nella veste di Judith, moglie del principe, parte che
ha debuttato proprio in Italia, nel 2018, al Teatro Massimo di Palermo.
La prima rappresentazione scenica del Castello del principe Barbablù di Bartók, unica opera del
compositore nata con l'intento di realizzare un dramma musicale ungherese di
matrice folklorica, si tenne all'Opera di Budapest nel 1918, ben sette anni
dopo la sua creazione, con la direzione dell'italiano Egisto Tango. Per la
vicenda, ispirata al personaggio Barbablù della fiaba di Perrault e ambientata
nel suo oscuro castello, Balász si concentrò sull’apertura delle sette porte
che di volta in volta fanno
scoprire a Judith il terribile segreto dell'amato principe: dall'ultima porta
escono infatti le tre precedenti mogli di Barbablù e a quel punto la giovane
donna capisce quale tragico destino la attenda.
Per i concerti della “Primavera Sinfonica”
l’Auditorium Manzoni può accogliere fino a un massimo di 500 persone, in
ottemperanza al decreto-legge n. 52 del 22 aprile 2021, le quali vengono fatte
sedere con posti alternati per rispettare i protocolli di sicurezza. Inoltre,
per permettere il distanziamento tra i professori d’orchestra, il palcoscenico
è stato allungato verso la platea di oltre 2 metri.
I biglietti – al prezzo di 25 euro (Intero
platea e galleria), 20 euro (Ridotto abbonati TCBO alla Stagione 2020 Opera,
Sinfonica e Danza) e 15 euro (Ridotto Under30) – sono in vendita online e
telefonicamente tramite Vivaticket e presso la biglietteria dell'Auditorium
Manzoni (Via De' Monari 1 / 2) aperta dal martedì al venerdì dalle 12 alle 18,
il sabato dalle 11 alle 15 e il giorno del concerto da 2 ore prima fino a 15
minuti dopo l'inizio dello spettacolo. L'accesso del pubblico in sala è
consentito a partire da un'ora prima dell'inizio.
Per l’acquisto dei biglietti potrà essere
utilizzato il voucher emesso per spettacoli e concerti del Teatro Comunale di
Bologna annullati causa Covid-19 nel corso della Stagione 2020.
I concerti sono realizzati grazie a Intesa
Sanpaolo, Main Partner della Stagione Sinfonica 2021 del TCBO che quest’anno
prevede una programmazione in streaming sui canali digitali del teatro e
un’offerta di spettacoli dal vivo, con la ripresa delle attività in presenza di
pubblico a seguito delle recenti disposizioni governative.
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