venerdì 9 dicembre 2016

IL TEATRO CARLO FELICE DI GENOVA SI APRE A TUTTI CON TRAVIATADIDOMENICA

Domenica 11 dicembre 2016

OPEN DAY - TRAVIATADIDOMENICA

al Teatro Carlo Felice


Domenica 11 dicembre al Teatro Carlo Felice, Open Day – Traviatadidomenica.
Una giornata speciale ricca di eventi che offre un’occasione unica, tanto per lo spettatore assiduo quanto per chi non è abituale frequentatore del Teatro, per poter vivere in prima persona il fascino dello spettacolo dal vivo e per poter scoprire il mondo nascosto  del teatro dell’opera.

Il primo evento sarà con il Concerto Aperitivo, il consueto appuntamento della domenica mattina questa volta  dedicato a una prova d’assieme dell’opera La traviata di Giuseppe Verdi,  con  Alvise Casellati che dirigerà il Coro e l’Orchestra del Teatro Carlo Felice, l’Opera inaugurale della Stagione Lirica 2016-2017, con la regia firmata da Giorgio Gallione, scene e costumi di Guido Fiorato.

Prezzi:  Posto unico adulti    €    7,00  
            Posto unico giovani €    5,00

Orario biglietteria 10.00/11.15

L’iniziativa dei concerti aperitivo, come lo scorso anno,  è stato resa possibile con la partecipazione di Crédit Agricole quale main sponsor della rassegna, abbinata alla possibilità di ascoltare della buona musica sorseggiando un aperitivo nel primo Foyer, ambiente suggestivo e raffinato a cura di Mentelocale.

Dalle ore 15.00  alle 18.30 apertura del teatro per visite guidate con  ingresso libero – su prenotazione obbligatoria 010/ 5381226  (accesso ogni ora per gruppi di massimo 30 persone): oltre al percorso di scoperta architettonica della struttura, la visita prevede la possibilità di assistere dalla platea alla prova luci dell’Opera La traviata.


Nella cornice del Foyer principale, momenti musicali e, in collaborazione con Weng Contemporary, sarà allestita la mostra d’arte intitolata “L’animo femminile attraverso gli occhi di Alex Katz”. Una selezione di 7 ritratti, realizzati dall’artista newyorkese in puro stile moderno che raccontano il mondo delle donne.

LE NOTTI DELLE STREGHE AL TEATRO GOLDONI DI FIRENZE PER L'OPERA DI FIRENZE ED IL MAGGIO FIORENTINO


LE NOTTI DELLE STREGHE
dal Macbeth di William Shakespeare e Giuseppe Verdi

In scena al Teatro Goldoni per la Stagione d’opera dell’Opera di Firenze/Maggio Musicale Fiorentino
dal 9 dicembre 2016

Per il grande successo delle prenotazioni e per soddisfare la richiesta del pubblico  è stata aggiunta una recita aggiuntiva ( la settima).

Firenze 9 dicembre – LE NOTTI DELLE STREGHE, il nuovo spettacolo di VENTI LUCENTI  nell’ allestimento in collaborazione con il Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini di Firenze e con l’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, ha riscontrato un tale successo nelle prenotazioni  - che hanno portato praticamente a esaurire gli spettacoli - tanto che si è ritenuto opportuno quindi, per favorire il pubblico, di aggiungere una recita, la settima, oltre a quelle già messe in calendario; le recite diventano le seguenti: 9 dicembre 9 (ore 10.00), 10 (ore 16.30), 11 (ore 16.30), 13 (ore 10.00 e 20.00), 14 (ore 10.00), 14 (ore 20.00).

Shakespeare e Verdi, due giganti del teatro. L’opera? Il Macbeth. Una delle più incredibili, tragiche, avventurose storie che siano mai state scritte e musicate al mondo. La vicenda è piena di bramosia di potere, desideri, odi, amori, passioni estreme, streghe che emergono dalla bruma del mattino, fantasmi che appaiono e poi spariscono, battaglie, uomini che vincono, donne che perdono, condottieri che combattono per una poltrona, spade, banchetti, boschi che camminano e occhi che si chiudono. In questa visione di VENTI LUCENTI, sarà piena anche di bambini,  che salvano il regno e diventano re.

Il nuovo spettacolo di Manu Lalli, che ha curato la regia e la scrittura scenica ( scene firmate da Roberta Lazzeri) primo pannello del “Progetto All’Opera 2016-2017”, propone una suggestiva versione del Macbeth attingendo alla tragedia di Shakespeare (nel 400° anniversario della morte) e all’opera di Verdi (composta nel 1847 per il Teatro della Pergola di Firenze); l’opera in scena al Goldoni  gode del libero adattamento musicale di Andrea Basevi, compositore molto noto nell’ambito del repertorio per ragazzi, ed è stato realizzato appositamente per questo spettacolo e quindi rappresenta una prima esecuzione.

A proposito di  “Le notti delle streghe”, afferma Manu Lalli: “Mai come in questa occasione il lavoro con i ragazzi è stato  affascinante, delicato ed educativo. I bambini hanno cantato, ascoltato, immaginato, riso, lottato, interpretato il bene e il male e imparato un sacco di cose,  ma hanno anche, credo, compreso, con l’intensità,  che forse solo la musica e il teatro possono regalare, che le streghe della nostre passioni più violente esistono solo se ci si crede”.

Sul podio a dirigere la Sinfonietta del Conservatorio Cherubini, il maestro Francesco Pasqualetti, che debutta al Maggio; Pasqualetti è un giovane direttore d’orchestra toscano, già presente in alcuni grandi teatri d’opera europei ( qualche mese fa ha diretto Così fan tutte all’Opera di Colonia); i cantanti che si alterneranno delle varie recite sono gli artisti dell’Accademia del Maggio.


Cast:
Macbeth
Benjamin Cho (9, 11, 13 ore 20.00, 14 ore 10.00) / Leon Kim (10, 13 ore 10.00, 14 ore 20.00)

Lady Macbeth
Euheee Kim (9, 11, 13 ore 20.00, 14 ore 10.00) / Chiara Mogini (10, 13 ore 10.00, 14 ore 20.00)

Apparizione
Marta Pluda

PREZZI Posto unico   € 15
Ragazzi (under 16)        € 5

Teatro Goldoni
Via Santa Maria, 15
50125 Firenze


Note di regia “Le notti delle streghe” di Manu Lalli

Macbeth, uno dei personaggi più imponenti del teatro di tutti i tempi. Shakespeare e Verdi, due grandissimi, faccia a faccia. Parole, musica, canto. Un progetto complesso e realizzato con dei bambini, dei giovani,  cantanti, attori, musicisti. E’ un’opera? Una piéce teatrale? Entrambe le cose. E’uno spettacolo. La storia di Macbeth è la storia della follia degli umani, dell’orrore di cui gli umani sono fatti, delle giustificazioni che gli umani danno alla brama di possesso, alla patetica illusone di essere immortali,  infiniti. E’ la storia delle streghe che ispirano un male che gli umani hanno già totalmente in se stessi. Che cosa spinge infatti un uomo, che ama, che vive nella società, che ha l’occasione di vedere il tramonto, l’alba, di percepire il freddo, il caldo, di sentire le stagioni, di vedere il mare, o la neve, a distruggere, uccidere e brutalmente schiacciare i suoi simili? Per il potere? Quale demoniaca forza spinge ai fianchi un essere umano a mettersi nell’idea di sterminare tutti coloro che ostacolano il suo desiderio? Per dominare su cosa?
Tanti secoli sono passati da quando l’uomo abita la terra. Eppure nonostante il tempo minuscolo che ogni uomo vi trascorre, invece di fare tesoro della magnificenza della natura e della vita,  l’umanità con una scusa o con l’altra si è spesso fatta sopraffare dall’odio, dalla gelosia, dalla vanità e dalla brama di possesso per finire lei stessa distrutta dalla violenza che aveva generato. Questo è Macbeth, e forse mai come oggi il grande Shakespeare è tanto attuale, forse mai come oggi tutti noi dovremmo rivalutare con sbalordita meraviglia i beni che possediamo con tanta, forse troppa, leggerezza: la pace, la libertà, le aspirazioni possibili ad una felicità che sentiamo di meritarci. Perché non è e non è stato sempre così: Il terrore è stato per millenni anche da noi una realtà permanente, come lo è adesso in tanta parte del mondo.

Questa specie di vacanza dalla paura che l’occidente si è preso e che, moltitudini di uomini e donne hanno lottato e lottano ogni giorno per ottenere, può finire da un istante all’altro  se tutti noi non ci impegniamo a custodire questa temporanea pausa dalla paura e cerchiamo di condividerla con altri. Macbeth ci insegna una spaventosa verità che tutti per negligenza tendiamo a scordare: essere tolleranti, comprensivi, onesti, buoni non è scontato e soprattutto non è istintivo. L’istinto è egoista, prevaricatore, cieco, e avido. Vuole tutto, subito e solo per se. Per questo è così interessante. Per questo non possiamo farne a meno. Per questo dobbiamo riconoscerlo e abituarci a viverlo cercando di domarlo, perché sia strumento di forza e non di violenza. Amare gli umani, conviverci è un lavoro duro, un processo costante che si costruisce ogni giorno scoprendo, con la fatica che sappiamo a memoria,  che la prima strega da combattere per abbattere la stupidità, il pregiudizio, la violenza e l’ignoranza è sulla punta dei canini che ognuno di noi nasconde sotto il sorriso.

giovedì 8 dicembre 2016

PREMI NOBEL 2016 CON GIANANDREA NOSEDA SUL PODIO PER DIRIGERE IL CONCERTO DI GALA

Gianandrea Noseda dirige il Concerto di Gala per i Premi Nobel 2016


Dopo Riccardo Muti, Franz Wälser-Möst e Andriss Nelsons, toccherà a Gianandrea Noseda dirigere il “Nobel Prize Gala Concert” che ogni anno l’8 dicembre celebra a Stoccolma le personalità del mondo che hanno ricevuto i Premi Nobel. Il concerto è parte del programma ufficiale della “Nobel Week” e vede tra il pubblico la Famiglia Reale Svedese e gli invitati della Fondazione Nobel. La musica è da sempre uno dei momenti più significativi delle manifestazioni per la celebrazione dei Nobel, in particolare il “Gala Concert” — realizzato in collaborazione con la Filarmonica Reale di Stoccolma — istituito a partire dal 2001, anno del centenario.
Gianandrea Noseda dirigerà la Filarmonica di Stoccolma in un programma che vede la partecipazione della violinista olandese Janine Jansen con il Concerto per violino e orchestra di Brahms e l’esecuzione dell'Ouverture de L'Olandese volante e della Sinfonia “Pastorale” di Beethoven.
«Sono davvero felice di rendere omaggio con la musica alle personalità che si sono impegnate nella loro vita in vari campi del sapere umano per consegnarci un mondo migliore» ha dichiarato Noseda. «Con l’esecuzione dei capolavori che ci hanno lasciato i grandi della musica, noi musicisti costruiamo ponti ideali per far parlare genti diverse attraverso il linguaggio comune del dialogo e della comprensione reciproca. Mai come oggi credo sia importante riaffermare questi valori per dissuadere coloro che pensano che la soluzione ai problemi del mondo sia erigere muri per dividerci».

Con questo evento il Direttore musicale del Regio chiude un anno di grazia, che ha visto la sua nomina a Direttore musicale della National Symphony Orchestra di Washington oltre che come Direttore ospite principale della London Symphony Orchestra

IL CORO DELLE VOCI BIANCHE DEL TEATRO MASSIMO SI ESIBIRA' SULLA SCALINATA DI VIA ROMA DI PALERMO

Oggi, giovedì 8 dicembre, alle 12.30 si esibiranno sulla scalinata delle Poste centrali di via Roma il Coro di voci bianche e il Coro Arcobaleno del Teatro Massimo, diretti da Salvatore Punturo. L'esibizione rientra nelle iniziative varate dall'assessore alle Attività produttive, Giovanna Marano, per animare e valorizzare via Roma. “Il Teatro Massimo - dice il sovrintendente Francesco Giambrone - vuole essere sempre di più un Teatro che esce dalle sua mura per dialogare con la città e con il territorio. Siamo felici che il nostro Coro di voci bianche e il nostro Coro Arcobaleno, composto dai piccoli delle comunità migranti della città, siano stati coinvolti in questa festa”. “Nell’occasione – dice l’assessore Giovanna Marano – via Roma sarà chiusa al traffico e pedonalizzata”.

mercoledì 7 dicembre 2016

LA BELLA ADDORMENTATA AL TEATRO REGIO DI TORINO

Stagione d’Opera e di Balletto 2016-2017

LA BELLA ADDORMENTATA

Elegante, raffinata, la più bella fiaba in danza di tutti i tempi nella versione di Nacho Duato per lo Staatsballett Berlin, al suo debutto in Italia

Teatro Regio, sabato 17 dicembre 2016

Da sabato 17 dicembre il Regio ospita – per la prima volta in Italia  – lo Staatsballett Berlin con La bella addormentata. Coreografia e regia del balletto – forse il più famoso di tutti i tempi – sono firmate da Nacho Duato; il soggetto è liberamente ispirato alla popolare fiaba di Charles Perrault, come l’originale di Marius Petipa del 1890. Le celebri e delicate melodie di Pëtr Il’ič Čajkovskij saranno interpretate dall’Orchestra del Teatro Regio diretta dal maestro Pedro Alcalde.


Il Balletto Nazionale di Berlino è una delle maggiori compagnie in Europa: nato nel 2004, dopo la caduta del muro di Berlino, è l’unione delle compagnie di danza della Deutsche Oper a Ovest e dell’antica Staatsoper a Est. In repertorio, non solo i classici dell’Ottocento, ma anche i maggiori autori del Novecento e gli autori contemporanei.
Nacho Duato, spagnolo di Valencia, è stato allievo di Béjart e Alvin Ailey e splendido interprete di Jiří Kylián; negli anni ’80 si è imposto come uno dei danzatori più importanti del panorama europeo. Duato, grande firma della coreografia mondiale, dal 2014 è Direttore artistico generale della Compagnia berlinese; è stato per vent’anni direttore della Compañía Nacional de Danza de España (scelto dal Ministero della Cultura e dell’Educazione spagnolo) e unico straniero a dirigere a San Pietroburgo il Balletto del Teatro Michajlovskij. Si è imposto per la sua lettura del “balletto moderno” come sintesi libera di varie tecniche e influenze di danza del suo tempo. Con la Bella addormentata si è accostato ai mostri sacri Petipa-Čajkovskij con eleganza e umiltà: la struttura drammaturgica resta quella della tradizione, mentre ha “riscritto” completamente i passi e la coreografia. «Quando ero in creazione – ha affermato Duato – avrei voluto confrontarmi con Čajkovskij e Petipa, avrei voluto consigliarmi con loro. Ho provato a creare pensando che il grande compositore fosse nel mio corpo».
Un balletto sontuoso quello firmato da Duato, che ha saputo coniugare qualità del movimento e partitura musicale. Scene e costumi dell’allestimento, che ha debuttato a Berlino nel 2015, sono firmati da Angelina Atlagić, le luci da Brad Fields.
La bella addormentata, al suo nascere a Pietroburgo nel 1890 (in scena nel ruolo di Aurora l’italiana Carlotta Brianza), vide svilupparsi una collaborazione esemplare fra coreografo (Petipa), compositore (Čajkovskij) e direttore dei teatri imperiali (Vševoložskij, anche autore del libretto e creatore dei costumi), che dispiegò davanti agli occhi dei nobili pietroburghesi il più grande risultato raggiunto dall’arte classica russa, la quintessenza dell’armonia e del fascino del Balletto.
Prima ballerina dello Staatsballett Berlin dal 2007, Iana Selenko, minuta ed elegante, sarà l’interprete raffinata del ruolo della principessa Aurora la quale, pungendosi un dito, morirà per la maledizione della perfida Carabosse (interpretata da Rishat Yulbarisov); la Fata dei Lillà, che tramuta la terribile sorte di Aurora in un sonno lungo cent’anni, sarà Sarah Mestrovic; il principe Désiré, che con il suo bacio risveglierà la bella principessa, innamorandosene perdutamente e, insieme a lei tutta la corte, sarà Marian Walter. Agli interpreti principali si alterneranno: nel ruolo di Aurora Ksenia Ovsyanick e Krasina Pavlova; in quello del principe Désiré Dinu Tamazlacaru e Mikhail Kaniskin; Michael Banzhaf (Carabosse) e Julia Golitsina (La Fata dei Lillà).

La bella addormentata sarà presentata al pubblico mercoledì 14 dicembre alle ore 17.30 al Piccolo Regio Puccini, con una conferenza dal titolo: La danza di Nacho Duato: contemporaneità dei classici, a cura di Alfio Agostini. L’ingresso è libero.
«Iren, Socio Fondatore del Teatro Regio, è lieta di offrire il proprio supporto a questa produzione artistica – ha dichiarato Paolo Peveraro, Presidente di Iren – nella consapevolezza che fornire un contributo alla cultura rappresenta uno strumento che favorisce lo sviluppo del territorio nel quale opera la nostra azienda». Questa iniziativa si colloca nell’ambito di un più ampio programma di attività che Iren proporrà  nel corso delle festività natalizie per presentare importanti novità di natura commerciale e rendere sempre più Smart la gestione dei consumi energetici per i propri clienti.

IL CAST
La bella addormentata  

Balletto in tre atti con prologo
Libretto di Nacho Duato da Ivan Vševoložskij
dalla fiaba La Belle au bois dormant di Charles Perrault

Musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij

STAATSBALLETT BERLIN

Direttore artistico generale: Nacho Duato


                                               Coreografia e regia     Nacho Duato
                                                    Scene e costumi     Angelina Atlagić
                                                                       Luci     Brad Fields


                                           Personaggi principali     Interpreti

                                                                   Aurora     Iana Salenko (17s, 20, 21s) /
                                                                                   Ksenia Ovsyanick (17p, 18) /
                                                                                  Krasina Pavlova (21p, 22) /
                                                  Il principe Désiré     Marian Walter (17s, 20, 21s) /
                                                                                   Dinu Tamazlacaru (17p, 18) /
                                                                                  Mikhail Kaniskin (21p, 22)
                                                              Carabosse     Rishat Yulbarisov /
                                                                                   Michael Banzhaf
                                                    La Fata dei Lillà     Sarah Mestrovic /
                                                                                   Julia Golitsina


                                             Direttore d’orchestra     Pedro Alcalde


ORCHESTRA DEL TEATRO REGIO

Staatsballett Berlin
NOVITÀ PER L’ITALIA



Sabato       17  Dicembre    2016    ore 14.30     Turno C         
Sabato       17  Dicembre    2016    ore 20          Turno A       
Domenica  18  Dicembre    2016    ore 15          Turno F        
Martedì      20  Dicembre    2016    ore 20          Turno B        
Mercoledì  21  Dicembre    2016    ore 14.30     Turno P         
Mercoledì  21  Dicembre    2016    ore 20          Turno D        
Giovedì      22  Dicembre    2016    ore 20                               


I biglietti per tutte le recite del balletto sono in vendita presso la Biglietteria del Teatro Regio (piazza Castello 215 - Tel. 011.8815.241/242), on line su www.teatroregio.torino.it, presso Infopiemonte-Torinocultura, i punti vendita Vivaticket e la Biglietteria del Teatro Stabile, e telefonicamente con carta di credito al n. 011.8815.270. Info: tel. 011.8815.557.

martedì 6 dicembre 2016

AL TEATRO MERCADANTE DI ALTAMURA SABRINA IMPACCIATORE E VALTER MALOSTI


EZIO BOSSO AL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA

Ezio Bosso con il Teatro Comunale: concerto straordinario il 22 dicembre
in favore delle popolazioni del Centro Italia colpite dal sisma

In prima assoluta due composizioni di Ezio Bosso


Fratellanza e sentimento di appartenenza, sono questi i temi attorno a cui si snoda il programma del concerto straordinario con Ezio Bosso nella doppia veste di direttore e pianista, insieme al Coro e all'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, che avrà luogo nel Teatro felsineo il 22 dicembre alle 20.30 e il cui incasso verrà interamente devoluto alle popolazioni del Centro Italia vittime dei recenti e drammatici eventi sismici.
Il programma del concerto, elaborato da Bosso in collaborazione con i complessi artistici del Comunale, prevede due opere del compositore torinese eseguite in prima assoluta, oltre a composizioni proposte in versioni inedite e opere di raro ascolto, strettamente legate ai temi attorno a cui ruota questo significativo evento, oltre a un grande classico come la Sinfonia "Italiana" di Mendelssohn.
«Sono davvero felice di mettermi a disposizione di una iniziativa voluta così fortemente dall’Orchestra e dal Coro del Teatro Comunale di Bologna – racconta Ezio Bosso – per altro in un momento delicato. Il desiderio dei lavoratori di inventare un concerto speciale per dare un aiuto a chi è stato colpito dal terremoto mi rende orgoglioso di farne parte. Abbiamo scelto il programma insieme, un programma dedicato alla bellezza della terra, alla ricostruzione e alla fratellanza. Da Bach, a Barber, a Bosso, a Mendelssohn, a Pärt: un viaggio nel tempo e nello spazio. E insieme apriremo come sempre tutte le prove. Come ho già detto, l’Orchestra e il Coro sono una comunità che si muove per la comunità. Perché la musica è una società ideale e ancora di più dimostra oggi che la musica siamo noi. E la musica serve anche a questo: a ricordare, ad alleviare, ad aiutare. È un gesto bellissimo, a cui spero parteciperemo in tanti».
«Questo concerto è un'ottima notizia per tante ragioni – spiega il Sindaco Virginio Merola, presidente della Fondazione del Teatro Comunale – innanzitutto perché dalla nostra istituzione musicale più importante arriva un forte messaggio di impegno per la solidarietà. Sono sicuro che i cittadini risponderanno con generosità e quella del 22 sarà una grande serata di musica impreziosita dalla presenza di Ezio Bosso. L'anno che si sta chiudendo sta portando notizie positive per il Teatro e, mentre confermiamo il massimo impegno perché il Comunale sia messo in sicurezza dal punto di vista economico, diamo da Bologna una testimonianza di solidarietà attraverso la cultura».
La fratellanza, anche nello spirito dell'imminente festività del Natale, è evocata dalla composizione Fratres, una delle più belle e celebri pagine del compositore estone Arvo Pärt, proposta in una versione originale per coro e archi. Il senso di appartenenza alla nostra terra è rappresentato dalla Sinfonia n.4 "Italiana" di Mendelssohn, una delle pagine più celebri e amate del repertorio sinfonico romantico.
Tra questi due capolavori del passato e del presente, si snoda un percorso che presenta due composizioni di Ezio Bosso che verranno eseguite in prima assoluta e che il compositore e direttore d'orchestra ha voluto dedicare a questa occasione di incontro e di solidarietà collettiva: Split, postcards from far away e Rain, in your black eyes, entrambe per pianoforte e archi. Completano il programma Agnus Dei di Samuel Barber, versione del celebre Adagio per archi del compositore statunitense, pagina di rara intensità espressiva, in una trascrizione per coro e archi e infine un'altra prima assoluta: la ricostruzione in forma di corale per coro, archi e pianoforte del Preludio in Mi minore BWV 855a di Johann Sebastian Bach, basata sulla trascrizione pianistica di Alexander Siloti.

«Sono entusiasta – dice il sovrintendente del Teatro Comunale Nicola Sani – di avere accanto in questo evento Ezio Bosso, uno dei più importanti musicisti del nostro tempo, particolarmente legato alla città di Bologna, ed è molto significativo che questo avvenga per un evento legato alla solidarietà ed alla fratellanza. Desideriamo sottolineare con forza come la musica, linguaggio universale, possa essere uno strumento importante per unire tutta la nostra collettività e ricondurla a raccogliere l'invito a non dimenticare coloro che soffrono e in particolare quelle comunità del nostro Paese duramente colpite, che necessitano di tutto il nostro aiuto per tornare alla vita di tutti i giorni».