mercoledì 28 novembre 2012

IL FESTIVAL DELLA VALLE D'ITRIA SCIPPATO





MARTINA FRANCA, 28 Novembre 2012 - Con la dichiarazione della deputata De Biasi, è stata annunciata nei giorni scorsi la nuova Legge speciale "per il sostegno e la valorizzazione dei festival musicali ed operistici di assoluto prestigio internazionale". I beneficiari del contributo straordinario, che si aggiunge a quelli ordinari regolamentati dal meccanismo del FUS, sono quattro. Il Festival della Valle d'Itria non è stato considerato degno di attenzione e di sostegno, ed è un fatto di notevole gravità. Un'evidente ingiustizia è stata perpetrata ai danni di un festival storico e di rilevanza strategica, unico per tradizione, vocazione e qualità espresse nel corso di quasi quattro decenni di storia. Il direttore artistico vorrebbe far giungere la propria vibrante protesta ai più alti livelli istituzionali, ma potrebbe restare inascoltata perchè "di parte". Risulta allora di assoluta importanza registrare pubblicamente le opinioni e il sostegno di quanti - addetti ai lavori, giornalisti, critici, artisti e pubblico - conoscono la storia e il valore del Festival della Valle d'Itria e intendono difenderne la sopravvivenza. L'unico Festival prettamente operistico del Sud Italia con trentanove anni di storia e una comprovata e consolidata "assoluta rilevanza internazionale", voluto tra gli altri da Paolo Grassi e legato indissolubilmente al nome di Rodolfo Celletti, è stato purtroppo dimenticato anche dai rappresentanti politici espressi dalla Regione Puglia e dal Mezzogiorno italiano. Addolora riscontrare come, ancora una volta, il Sud sia stato penalizzato, e quanto cara paghi la carenza in Parlamento di una rappresentanza politica attenta alle ragioni del territorio, consapevole e autorevole, spesso in difficoltà ad emanciparsi dal vischio paralizzante e sterile degli stereotipi, delle lamentele generiche, delle rivendicazioni puramente ideologiche e interessate, incapace di vedere e di riconoscere la realtà delle eccellenze che il Sud, di cui dovrebbe difendere e promuovere risorse e valori, sa esprimere. Come in un'infinità di altre occasioni, si è lasciata cadere un'occasione di portata storica per difendere e valorizzare nei fatti una propria realtà sana e fattiva. Il Festival della Valle d'Itria, con i suoi conti in ordine grazie al senso di responsabilità, al rigore e ai continui sacrifici dei vertici e degli artisti ospiti, rappresenta un fatto incontestabile, una realtà riconosciuta nel mondo. Viene da pensare che è impossibile far riconoscere ciò che non si conosce e non si comprende da soli. Se c'è un Festival che ha urgente bisogno di una legge che ne riconosca il valore e l'importanza strategica, economica oltre che culturale, in un territorio in gravissima, angosciosa difficoltà, quello è il Valle d'Itria. Un festival operistico del Mezzogiorno di rilevanza e prestigio internazionale, unico nell'esprimere da sempre motivazioni e finalità senza paragoni nel panorama italiano, dopo quasi quaranta anni di storia, lotta sempre di più per sopravvivere di anno in anno.  Questa decisione politica, che esclude volontariamente una realtà come il Festival della Valle d'Itria da una legge appositamente pensata per il sostegno dei festival italiani più importanti, non solo è contestabile, ma da contrastare e denunciare in ogni occasione pubblica, ed è ciò che ti chiedo di aiutarci a fare, anche promuovendo un'azione in Parlamento.  Credo che la stampa, soprattutto quella del Mezzogiorno, abbia per lo meno il compito di rendere nota ai più questa decisione, e di chiedere che siano resi noti i criteri che hanno guidato la scelta dei beneficiari.  Ti ringrazio di cuore, per quanto vorrai e potrai fare, a nome di tutto il Festival della Valle d'Itria: dei suoi collaboratori, degli artisti, dei lavoratori - in gran parte giovani del Sud che traggono dal festival sostegno e speranze per il proprio futuro, e che si sono costruiti professionalità e valore - e del pubblico che ogni anno arriva a Martina Franca da ogni parte del mondo, per ascoltare e scoprire opere rare, nuove, dimenticate.
Un caro, affettuoso saluto
Alberto Triola
Direttore artistico Festival della Valle d'Itria
Dopo l'approvazione della legge speciale sulla valorizzazione e sostegno ai festival operistici, il Festival della Valle d'Itria, unico nel suo genere in tutto il panorama musicale italiano, e che da anni produce concerti ed opere di grande rilevanza e prestigio, è stato escluso dal finanziamento previsto. Potranno, quindi, usufruirne solo il Rossini Opera Festival di Pesaro, il Ravenna Manifestazioni, il Festival Pucciniano di Torre del Lago ed il Festival dei Due Mondi. Lo ha annunciato la deputata del PD Emilia De Biasi, riferendo che con l'approvazione definitiva in Commissione cultura della Camera, riunita in sede legislativa del 22 Novembre 2012, è diventata legge il finanziamento per i quattro festival musicali e operisticici elencati.
Il Festival della Valle d'Itria è stato escluso e questa decisione è di una gravità e cecità culturale incredibile.
A chi addossare la responsabilità di tutto ciò se non alla classe politica pugliese che non si occupa di cultura e non riesce neanche a proteggere la popolazione tarantina dalle nefandezze che distruggono il territorio e l'ambiente????
La tentazione di apparire durante il Festival martinese è più forte e tali personaggi sono sempre presenti in prima fila!!!!!!
G.L.

Nessun commento:

Posta un commento