mercoledì 12 dicembre 2012

TE DEUM DI PAISIELLO, PRIMA ASSOLUTA A TARANTO


 
Prima nazionale di un suggestivo e raro "TE DEUM" di Paisiello, alle 19.30 del 15 dicembre nella Chiesa di S. Domenico a Taranto, a due passi dalla casa del compositore tarantino
         IN PRIMA ASSOLUTA IL “TE DEUM” DI PAISIELLO A TARANTO
Taranto, 12/12/12 - Il Te Deum è un inno cristiano in prosa di origine antica. Nella Chiesa cattolica esso è legato alle cerimonie di ringraziamento e viene tradizionalmente cantato la sera del 31 dicembre, per ringraziare dell'anno appena trascorso, oppure nella Cappella Sistina in occasione dell'elezione del nuovo pontefice, a conclusione di un Concilio e prima che si sciolga il conclave. Si ritiene che fosse stato composto a due mani da Sant'Ambrogio e da Sant'Agostino il giorno del battesimo di quest'ultimo, avvenuto a Milano nel 386, per questo è stato chiamato anche Inno Ambrosiano. Era consuetudine in un passato che alla fine di un periodo di carestia o di un’epidemia di peste o di una guerra, nelle chiese il “Te Deum” venisse eseguito come inno di ringraziamento.  Con il “Te Deum” si ringrazia e si propizia al tempo stesso. E’ questa la natura duale di questo brano assolutamente unico nel panorama dei canti liturgici del patrimoni culturale della chiesa che è il corpus dei canti gregoriani custoditi ( anche troppo dopo il Concilio Vaticano II) nel Graduale Romanum.
Nel 1791 il re di Polonia Stanislao Augusto, per celebrare il primo anniversario della Costituzione polacca appena promulgata, chiese a Paisiello di comporre il “Te Deum Laudamus”. Questa grandiosa opera per doppio coro e grande orchestra, fu eseguita per la prima volta a Varsavia il 3 maggio (che è tuttora giorno di festa nazionale) di quello stesso 1791 ed ebbe un grande successo. Ultimamente, il “Te Deum” è stato eseguito nel maggio del 2004, per celebrare l’ingresso della Polonia, insieme ad altri dieci paesi, nell’Unione Europea. E’ questo un canto talmente potente e coinvolgente da aver fatto tremare i più accaniti mangiapreti ed anticlericali della storia, da Napoleone, che lo  pretese per la sua cerimonia di incoronazione a Notre Dame il 2 dicembre del 1804 fino a Giuseppe Garibaldi, notoriamente non credente. In esso, infatti si parla di Giudizio Universale e di sentenza finale davanti ad un tribunale che non ammette che un unico grado  di giudizio. Paisiello fu un musicista molto richiesto ed apprezzato, oltre che dal re Stanislao di Polonia, anche in molte altre corti europee, tra cui quella di Caterina II di Russia, di Ferdinando IV, dell'imperatore Giuseppe II, e fu adorato e trattato in modo molto generoso da Napoleone, del quale fu ospite a Parigi fino al giorno della sua incoronazione; in tale occasione compose in suo onore una Messa Solenne e curò l’esecuzione del “Te Deum”. E’ questa la cornice storica e culturale in cui inquadrare Paisiello ed il “Te Deum Laudamus”, che sarà eseguito in prima assoluta a Taranto. La decisione del Coro Polifonico Choraliter di eseguire questo canto è una vera sfida, iniziata con il reperimento delle fonti e le difficoltà incontrate anche in tale fase. La partitura, infatti, era ben conservata e sepolta sotto la polvere degli anni; è tornata alla luce per merito del maestro Pierluigi Lippolis, ed è una vera perla della storia della musica sacra, che certo non teme confronti con le opere di compositori coevi magari molto più famosi ed acclamati ai giorni nostri. Una sfida alla triste sorte di un musicista che ebbe grande fama in vita ma che è totalmente dimenticato ai giorni nostri; una fama vissuta però sempre lontano dall’Italia e da quella  di Taranto che gli aveva dato i natali e vissuta solo parzialmente in quella Napoli che lo aveva accudito negli anni della sua formazione musicale. Una sfida per la notevole complessità dell’esecuzione di una pagina a tratti magniloquente, a tratti intima, a tratti contrappuntisticamente serrata che mette a dura prova le voci del coro e dei solisti con passaggi di brillante virtuosismo tecnico.
Una sfida nel voler portare la prima esecuzione assoluta in Italia proprio a Taranto, città sovente pigra e svogliata sul piano delle iniziative musicali e che troppo spesso si accontenta, in questo periodo dell’anno, di canti tradizionali natalizi se non addirittura di gospel, appartenenti ad altre culture e tradizioni che non ci appartengono. Sfida nel voler realizzare il concerto in un momento di profonda crisi economica, culturale ed anche morale, in una città dilaniata e divisa sulla difficile, improponibile scelta  tra lavoro e vita. E ancora, sfida nella sfida, volerlo eseguire nel centro storico di Taranto, nella magnifica Chiesa di San Domenico Maggiore,  a pochi passi dalla casa natale del maestro tarantino, quasi che si voglia in qualche modo saldare quel debito di riconoscenza che la città avrebbe dovuto tributargli nel corso degli anni per la sua statura di compositore assolutamente senza confronti nella totalità del panorama pugliese, ma anche, in buona parte, di quello italiano dell’epoca. Un gruppo di coraggiosi coristi tarantini che non si arrendono facilmente, si sono lasciati coinvolgere in quest’ avventura da Pierluigi Lippolis  che, tra mille difficoltà,  ha curato il reperimento delle fonti, la revisione e trascrizione del manoscritto,  e da ultimo la concertazione e l’esecuzione. Ma solo le sfide che vengono affrontate con coraggio possono essere vinte! L’ Associazione Choraliter offre il concerto a questa città nella speranza che il “Te Deum” sia propiziatorio di una rinascita, da tutti auspicata, partendo da un patrimonio culturale musicale che appartiene ai tarantini e che dovrebbe unire, una rinascita che risollevi questa città dagli ultimi posti della classifica nazionale delle città per qualità della vita. Ad accompagnare il Coro polifonico dell’Associazione Musicale Choraliter, ci saranno i solisti Valeria La Grotta(soprano),Serena Mastrangelo(soprano), Diego Capriulo(Contraltista), Jang su Jang (tenore), Luca Simonetti (baritono), Nicola Luzzi (basso), con Danilo Tarso all’organo e con la direzione del maestro Pierluigi Lippolis. Dopo questa prima assoluta per l’Italia del 15 dicembre p.v. alle 19.30 nella magnifica Chiesa di San Domenico Maggiore, volutamente eseguita a pochi passi dalla casa natale di Giovanni Paisiello, quasi a voler far risuonare proprio lì l’eco delle note da lui scritte, il “Te Deum Laudamus” sarà replicato, il giorno 16 sempre alle 19.30, nella chiesa di S. Egidio a Tramontone.
G. L.

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