venerdì 3 gennaio 2014

ALBERTO TRIOLA ED IL SUO NUOVO LIBRO SU GIULIO GATTI CASAZZA

Presentazione del nuovo libro di Alberto Triola "Giulio Gatti Casazza, una vita per l'Opera".

Mercoledì 8 gennaio 2014 - ore 19.30
 
Auditorium della Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca 


Mercoledì 8 gennaio 2014 alle ore 19.30 presso l'Auditorium della Fondazione Paolo Grassi,
Alberto Triola (Direttore Artistico del Festival della Valle d'Itria  e Direttore Generale del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino) presenterà al pubblico il suo nuovo libro dedicato a Giulio Gatti Casazza con  la partecipazione straordinaria del M° Fabio Luisi, direttore principale del Metropolitan di New York e General Musikdirektor dell’Opera di Zurigo.

"Giulio Gatti Casazza. Una vita per l'Opera. Dalla Scala al Metropolitan, il primo manager dell'opera": è il titolo del nuovo libro di Alberto Triola, recentemente pubblicato da Zecchini Editore con la presentazione di Peter Gelb.


Un libro che racconta la straordinaria esperienza umana e professionale del primo grande manager dell'opera, che fu capace di rivoluzionare il mondo dei teatri lirici, inaugurando una filosofia imprenditoriale inedita nella storia secolare della produzione operistica: quella dell’azienda culturale no profit. Gatti Casazza fu un manager culturale ante litteram, ma anche – e soprattutto – uno spirito pratico innamorato dell’Arte. Senso pratico, lucidità, passione maniacale per l’organizzazione, visionarietà progettuale, istinto e curiosità da ricercatore: una laurea in ingegneria navale messa al servizio della musica, degli artisti e del pubblico, con un’incrollabile fede nel potere dell’Arte per lo sviluppo della società e dell’individuo. Paolo Grassi lo avrebbe definito un “operatore culturale”, parecchi decenni prima dell’avvento dell’impegno pubblico nei grandi centri di produzione culturale.

L’ "ingegnere dell’opera” divenne così il più esperto e apprezzato progettista di sogni e di miti musicali del Novecento, che dalla Scala di Milano si trasferì a New York per garantire al Metropolitan la sopravvivenza, dopo il crollo di Wall Street.

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