L'Orchestra della Provincia di Bari commemora Silvestro
Sasso
Sabato ,18 ottobre, Bari ha reso omaggio al Maestro
Silvestro Sasso, musicista e compositore barese, fondatore dell’Associazione
“Il Coretto” con un concerto diretto da Eliseo Castrignanò. Al Teatro Petruzzelli
alle 21.00 si è svolto il “Concerto in memoria del Maestro Silvestro Sasso”,
nel centenario della sua nascita (1914-1992). L’Orchestra Sinfonica della
Provincia di Bari, diretta dal Maestro
Eliseo Castrignanò, ha eseguito due sue
composizioni, “Poema Eroico” e “Notturno”. Il concerto è stato preceduto da un
momento di approfondimento durante il quale sono state ricordate la vita e le opere del musicista
barese. Sono intervenuti sul palco Nicola Sbisà, critico musicale della
Gazzetta del Mezzogiorno, Dinko Fabris, docente di Storia della musica al
Conservatorio S. Pietro a Majella (Napoli), Pierfranco Moliterni, docente di
Storia della musica moderna e contemporanea all’Università degli Studi Aldo
Moro di Bari, Anna Stragapede, vice presidente dell’Associazione musicale “Il
Coretto”. Presentazione musicologica a cura di Adriana De Serio, docente di
pianoforte nel Conservatorio di Musica “N. Piccinni” di Bari. Il Maestro Sasso,
eminente personalità barese, compositore, pianista e educatore non vedente,
fondatore de "Il Coretto", diede un fondamentale impulso alla
diffusione della scrittura braille per musicisti, nonché ai metodi pensati
appositamente per i non vedenti. Fu anche pianista ed apprezzato compositore.
Nutriva una viva passione per il repertorio corale tanto che, nel 1970, alla
storica associazione musicale barese che oggi ha sede in via Argiro a Bari,
diede nome, appunto, de "Il Coretto". Ha dedicato molta attenzione alla
formazione culturale e musicale dei giovani, per i quali ha creato, per la
prima volta in Italia, un apposito Concorso Musicologico rivolto alle Scuole
Medie Superiori e successivamente agli studenti dell’Università. Ho conosciuto
e scoperto anche le grandi qualità umane del Prof. Sasso nel corso dei miei
studi quando frequentavo il Bianchi Dottula di Bari. Dotato di incredibile
sensibilità ed intuito, riusciva a percepire cose infinitesimali, e forse
proprio per il fatto che fosse non vedente, questo gli aveva sviluppato in modo
eccezionale gli altri sensi. Gli alunni avevano di lui una considerazione e
stima infiniti ed a lui ricorrevano sempre quando volevano lamentarsi per
quelle che loro ritenevano ingiustizie. Lui rispondeva sempre con grande
saggezza: “Ragazzi, ricordate che non tutte le dita della mano sono uguali” e
noi tutti, alunni del corso A del Bianchi Dottula, infatti, ancora oggi lo
ricordiamo e pensiamo al Prof. Sasso come a colui che è stato una vera guida,
un faro nei nostri giorni da adolescenti e da adulti.
Silvana Abbati
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