UN CONCERTO DA GRANDI EMOZIONI
Bari – E’ la terz’ultima serata della
stagione sinfonica della Fondazione Petruzzelli ed il teatro è straordinariamente
pieno in ogni ordine di posti. Tanti, tantissimi giovani per assistere ad un importante
appuntamento, con due interessanti connotazioni, che vede per protagonisti due
giovanissimi artisti : Beatrice Rana,(figlia d'arte, con papà e mamma entrambi musicisti) pianista pugliese di rango internazionale
al suo debutto al Petruzzelli e Daniele Rustioni, il giovane direttore musicale
dell’’Orchestra del Petruzzelli, al suo ultimo impegno barese dopo le ultime
polemiche provocate dalla sua lettera al C.D.A. del Petruzzelli.
Sul palco
barese quindi, un avvicendamento significativo: la settimana scorsa si è
esibito il pianista Benedetto Lupo e questa sera alle tastiere del pianoforte c’è
Beatrice Rana, sua allieva prediletta. Di lei la nota pianista Argerich ha detto: "Mi piace moltissimo questa giovane pianista italiana". Un’occasione
che il pubblico barese non ha voluto perdere, riempiendo il teatro in ogni ordine di posti per questo imperdibile
concerto. Beatrice Rana, è una realtà indiscutibile del panorama pianistico
internazionale ed infatti per la stagione 2014/15 ha già un ricco programma di
attività con alcune delle orchestre internazionali più importanti: la Los
Angeles Philharmonic, la Detroit Symphony, la London Philharmonic, la London
Philharmonic Orchestra alla Royal Festival Hall, l’Orchestra dell’Accademia di
Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, l’Orchestra
Filarmonica della Scala. Il programma della
serata è quanto mai impegnativo ed interessante con il “Concerto n.1 in si bemolle minore per
pianoforte e orchestra op. 23” di Petr Cajkovskij (solista Beatrice Rana) e la
Sinfonia n. 41 in do maggiore “Jupiter” di Wolfgang Amadeus Mozart. Quando nel
dicembre del 1874 Cajkovskij fece ascoltare ad un gruppo di amici e colleghi
(tra i quali il celebre Nikolaj
Rubinstein) il suo primo concerto per pianoforte ed orchestra, Rubinstein lo definì “ineseguibile”. Questo giudizio è forse attribuibile ad
alcuni elementi tecnici, quali l’incipit percussivo del pianoforte, con accordi
non consoni all’imperante poetica classicista o al richiamo alla musica popolare nell’Allegro con spirito oppure al tipo di
scrittura pianistica. I minuti iniziali, caratterizzati dalla splendida melodia
dell’Andantino semplice, sono straordinariamente coinvolgenti e l’esecuzione
brillante di Beatrice Rana al pianoforte ha fatto calare nel teatro un silenzio magico ed
un’ attenzione straordinaria tra i tanti giovani che probabilmente assistevano
per la prima volta ad un concerto sinfonico.
La pianista pugliese, nel suo elegante abito bianco, ricamato con fiori neri, ha saputo mantenere
durante l’intera esecuzione una concentrazione ed tensione emotiva notevoli, mostrando la giusta dose di virtuosismo, tecnica raffinata, grinta e compostezza
nello stesso tempo,sicurezza e tocco preciso, per raggiungere in ogni momento il giusto effetto. E' lei la vera protagonista della serata con la sua impeccabile interpretazione. Bravissimo il maestro Daniele Rustioni che, con gesto pulito e sicuro, ha saputo coniugare i difficili ritmi
del pianoforte a quelli dell’orchestra. Alla
fine un’ovazione per Beatrice Rana, (applaudita dall’intera orchestra in modo
eclatante battendo i piedi), con la richiesta di numerose uscite sul palco e la
concessione di due bis. Nella seconda parte del concerto un’opera fondamentale
nella tradizione sinfonica occidentale : “Jupiter” (Dio Giove), il cui nome si
deve non a Mozart che ne è stato l’autore ma al suo impresario londinese Peter
Salomon, per evidenziarne la perfezione tecnica ed espressiva. Alla fine di
questa seconda parte, calorosi applausi anche per il direttore Rustioni,
richiamato anche lui sul palco da scroscianti applausi che certamente gli hanno
procurato una forte emozione per la sua ultima direzione a Bari e forse anche
una lacrima…. Sicuramente un concerto di grande ispirazione da parte di tutti i protagonisti condiviso
dalla profonda emozione del pubblico presente.
Gaetano Laudadio
Le foto sono di Carlo Cofano
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