mercoledì 1 ottobre 2014

PETRUZZELLI : LE LETTERE DI DANIELE RUSTIONI E MASSIMO BISCARDI



Venezia, 25 Settembre 2014

Egregio Dottor Antonio Decaro Presidente Fondazione Petruzzelli
Egregio Maestro Massimo Biscardi Sovrintendente Fondazione Teatro Petruzzelli di Bari

Egregio Presidente, caro Massimo,

Ho poco più di trent’anni e sono un giovane direttore d’orchestra molto fortunato: a 24 anni ho iniziato a lavorare con continuità e da allora non ho mai smesso. Sono venuto a Bari per la prima volta nel novembre di due anni fa con immenso entusiasmo: un Teatro giovane, un’orchestra giovane e un team di produzione molto motivato.
Carlo Fuortes mi aveva prospettato una sfida bellissima, alla quale ho aderito subito e nella quale mi sono buttato con tutte le energie, credendo in un progetto: quello di fare del Petruzzelli un teatro dinamico, “snello” e capace produrre Opera nel XXI secolo senza sprecare soldi (che non ci sono più) ma con la qualità che meritano i capolavori che mettiamo in scena e il pubblico che ci viene a sentire. Per un anno, per tutto il 2013, siamo andati fortissimo e il riscontro del pubblico e della stampa sembrava dire che eravamo sulla strada giusta: lo scorso marzo il Petruzzelli ha registrato il record assoluto nella sua storia in quanto ad affluenza di pubblico e incassi al botteghino.
Nel frattempo sono venuti i problemi, il disinteresse della politica, a volte la cattiva politica che ha usato il Teatro per mandare messaggi trasversali. La macchina si è bloccata, fino alla drammatica decisione da voi presa a fine luglio di cancellare le due produzioni di quest’autunno: tra l’altro proprio la mia produzione de Il TRITTICO che con tanta cura e amore avevamo allestito con tutto il team della produzione e della direzione artistica come il gioiello più bello che volevamo presentare al nostro pubblico. Nessuno mi ha chiesto cosa pensavo, sono stato messo di fronte al fatto compiuto.
Per un attimo – all'inizio di settembre – si è riacceso il dibattito sul futuro del Teatro Petruzzelli, poi di nuovo il silenzio. La “strategia” del risparmio sta per essere applicata brutalmente alla stagione 2015, con solo 5 titoli in cartellone, di cui 3 “popolari”, e appena 26 alzate di sipario operistiche in tutto l'anno, quando alla Fenice di Venezia solamente nell'ultimo mese io ho diretto 17 recite. Tra l’altro non ho notizie certe della produzione che dovrebbe inaugurare la stagione 2015: ancora mi si prospetta da parte del Sovrintendente la necessità di un ulteriore confronto con il Consiglio di Amministrazione. Si vuol far passare per normalità quello che è abnorme e che io mi rifiuto di accettare: perché tutto questo non è normale.

Terrò fede al mio impegno fino alla scadenza del contratto che mi lega al Teatro Petruzzelli ovvero fino al 31 Gennaio 2015, ma non mi rendo disponibile a proseguire oltre. Lascio con grande senso di disillusione un Teatro e una città che amo moltissimo: in queste condizioni non c'è nulla che un giovane direttore, armato solo del suo entusiasmo e del suo talento, possa fare.
Tengo a ringraziare fin d’ora, in attesa di farlo personalmente al mio ritorno a Bari, tutti quelli che con me hanno lavorato duramente in questi due anni per fare del Teatro Petruzzelli un posto dove fosse bello essere e lavorare, senza pensare a rivendicazioni sindacali o contratti integrativi, a orari e straordinari, ma solo a far bene il proprio compito, ognuno nelle rispettive responsabilità, per offrire un servizio migliore alla città e al pubblico, che frequentando il Teatro dà a tutti noi la ragione di esistere.
Con i migliori saluti e auguri.
Daniele Rustioni




Bari, 26 settembre 2014


Gent.mo Maestro Daniele Rustioni
Trasmissione mezzo e-mail
e, p.c. Gent.mi Componenti Consiglio di Amministrazione Fondazione Petruzzelli

Caro Daniele,
prendo atto della tua lettera che ufficializza la decisione di non voler rinnovare l’incarico di Direttore Musicale. Mi preme puntualizzare, per onore della verità, alcuni punti da te toccati.
La decisione di dover operare alcuni tagli nella Stagione 2014 ti era stata più volte illustrata tanto che inviasti alcune proposte alternative che volli presentare al Consiglio di Amministrazione, in segno di rispetto verso la tua carica. Questi tagli – da te contestati pubblicamente, anche a mezzo stampa – consentiranno di chiudere il Bilancio del 2014 in pareggio, cosa che, dopo che il 2013 si è chiuso con due milioni di deficit, è condizione indispensabile per la sopravvivenza del Teatro.
Non ho trovato a Bari una “politica disinteressata” né ho percepito la sensazione della presenza di “messaggi trasversali”. Al contrario, pur nelle enormi difficoltà del momento, vi è una straordinaria tensione in favore della crescita culturale della città e il segnale del Sindaco Decaro di stanziare, non appena insediatosi come Sindaco di Bari, due milioni per il Petruzzelli, ne è un esempio.

Non concordo con te sul fatto che i segnali che hai dato alla stampa durante questi ultimi mesi abbiano fatto bene al Petruzzelli e avrai apprezzato che, anche in presenza di dichiarazioni che non aiutano l'immagine del Teatro, io abbia fino a ora scelto di non alimentare polemiche inutili.
Tutti noi, a Bari, stiamo faticosamente cercando di superare le difficoltà di un teatro giovane e in crescita, e col concorso di tutti, i Consiglieri di Amministrazione, il Comune, la Regione, i lavoratori e le forze sociali, seguiamo un percorso duro e difficile che tu non condividi ma che è quello scelto unanimemente per il bene non di noi stessi ma della Fondazione Petruzzelli.
Quanto al tuo esempio veneziano mi preme sottolineare che il bilancio della Fenice, di 35.000.000 di euro, non è assolutamente paragonabile a quello del Petruzzelli, che nel 2014 si attesta su circa 14.000.000 di euro. Quanto alla qualità delle scelte artistiche, essa la si vedrà nei fatti, al momento opportuno; personalmente credo che ce la faremo viste le collaborazioni prestigiose delle quali il Petruzzelli si avvarrà nei mesi prossimi.
Un’ultima precisazione. Il contratto di direttore musicale scade il 31 gennaio 2015 e le produzioni previste all’interno di un anno di attività prevedono due produzioni operistiche e tre concerti sinfonici. Le produzioni operistiche dell'ultimo anno sono “La Traviata” che hai diretto nel marzo scorso e “Il Trittico” che, cancellato per i tagli famosi, ti avevo chiesto di recuperare con la direzione di “Macbeth” nel maggio 2015, recupero che non hai inteso accettare preferendo la direzione di un’opera al San Carlo nello stesso periodo. I programmi sinfonici del 2014 terminano il 24 ottobre prossimo.
Dunque, le produzioni che avresti diretto nel 2015 se fossi rimasto come direttore musicale, “Les dialogues des Carmelites” e “Macbeth” appartengono, per l’appunto all’anno 2015 e, quindi, fuori del contratto di direttore musicale del 2014.
Per questo motivo, non intendendo minimamente creare dissapori, ti ho scritto che di questa eventuale direzione avrei parlato nel prossimo CdA che dovrà occuparsi del Bilancio 2015 con le relative scelte programmatiche.
Ti auguro sinceramente tutto il bene del mondo e ti aspetto il 24 ottobre a Bari in occasione del tuo concerto.
Con la stima di sempre.
Massimo Biscardi



A PENSAR  MALE SI FA PECCATO MA SPESSO CI SI AZZECCA …..

di Gaetano Laudadio
Questo scambio di lettere tra il giovane Maestro direttore d’orchestra ed il Sovrintendente della Fondazione Lirica Petruzzelli e Teatri di Bari, richiede un’ulteriore riflessione e pone un interrogativo. 
Sarà solo un caso che il Maestro Rustioni, voluto al Petruzzelli   dal Commissario Fuortes, abbia voluto usare i toni duri della persona risentita? E’ noto che Carlo Fuortes sia andato via da Bari dopo una gestione non limpidissima, non con il pareggio di bilancio come da lui sostenuto a fine mandato prima di volare a Roma, ma lasciando un deficit di 2 milioni di euro . Da Bari al più importante Teatro dell'Opera di Roma il salto è stato imprevedibile e clamoroso, ma la sua gestione non sembra  essere cambiata!!!  Infatti,  nei giorni  scorsi Riccardo Muti, a poco più di due mesi dalla prima di Aida, che apre la stagione lirica romana,  anche lui con una lettera, lamentando le difficili condizioni in cui è costretto a lavorare, tra scioperi e agitazioni alla vigilia delle  prove, ha lasciato il teatro romano.  Ma sarà solo un caso che Rustioni decida proprio ora di lasciare il Petruzzelli  (alcune voci lo porterebbero a l Teatro dell’Opera di Roma!!!!!), usando per l’occasione parole dure, anche se (e lo si arguisce dalla pacata lettera di Biscardi) non ignorava affatto le difficoltà della Fondazione Petruzzelli e le dolorose misure necessarie!!!!!  Ai posteri l’ardua sentenza…..





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