Con una lettera dura ed ingenerosa Daniele Rustioni ha
annunciato le sue dimissioni da
direttore musicale dell’Orchestra Petruzzelli
Bari – Con una lettera molto critica per la gestione del teatro
Petruzzelli di Bari ed il presunto disinteresse della politica, inviata al
Sindaco di Bari Antonio De Caro, in
quanto presidente della Fondazione Petruzzelli e al Sovrintendente, Massimo
Biscardi, il direttore musicale del teatro, Daniele Rustioni, ha comunicato di voler
lasciare l'incarico alla scadenza del contratto, nel gennaio 2015. Dopo aver
ricordato di avere accettato due anni fa dal commissario straordinario
ministeriale Carlo Fuortes, quella che definisce essere stata una sfida
bellissima per fare del Petruzzelli un teatro dinamico, snello e capace di
produrre senza sprecare soldi, ma con la qualità che meritano i capolavori che
vengono messi in scena, egli ha alzato
il tiro con allusioni ad un certo disinteresse della politica o per lo meno di
quella che ha usato il teatro per mandare messaggi trasversali. “Nessuno mi ha
chiesto come la pensavo, scrive ancora,
Rustioni; “sono stato messo di fronte al fatto compiuto. La strategia del
risparmio sta per essere applicata brutalmente alla stagione 2015 con solo 5
titoli in cartellone. Si può far passare per normalità tutto ciò che è abnorme
e che io mi rifiuto di accettare, perché
tutto questo non è normale”. E’ necessario risalire al CDA della Fondazione Petruzzelli di fine luglio
per inquadrare al meglio tale
situazione. Infatti, il sovrintendente
Massimo Biscardi due mesi fa rivelò che il bilancio del teatro barese non era
in pareggio come affermato lo scorso anno dal suo predecessore Carlo Fuortes ,
tra l’altro alle prese con le dimissioni improvvise di Riccardo Muti dall’Opera
di Roma (si vocifera che potrebbe essere
proprio Daniele Rustioni un candidato alla sostituzione), precisando che il
bilancio del 2013 si era chiuso, in realtà, con 2 milioni di deficit. Conseguente
è arrivata la decisione di sacrificare parte della stagione lirico-sinfonica in
corso, per la sopravvivenza del teatro
stesso e chiudere in pareggio il bilancio del 2014; da ciò la soppressione
delle due opere previste in ottobre con “Il trittico” di Puccini sotto la direzione di
Daniele Rustioni e in novembre “Lucia di Lammermoor” di Donizetti. Decisa ed
immediata la replica del sovrintendente Biscardi al direttore Rustioni,
puntualizzando di non aver trovato a
Bari una politica disinteressata né di aver percepito la sensazione della
presenza di messaggi trasversali. Al contrario, pur nelle enormi difficoltà del
momento, esiste, invece, una
straordinaria tensione in favore della crescita culturale della città e il
segnale del sindaco De Caro di stanziare, non appena insediatosi, due milioni
per il Petruzzelli, ne è un esempio. Biscardi ha poi difeso la scelta di un percorso
duro e difficile, ma "scelto
unanimemente per il bene non di noi stessi ma della Fondazione Petruzzelli".
Il sovrintendente poi, ricordando che il contratto di direttore musicale scade
il 31 gennaio 2015, ha precisato che le produzioni previste all'interno di un
anno di attività prevedono due produzioni operistiche e tre concerti sinfonici.
“Le produzioni operistiche dell’ultimo
anno, aggiunge il sovrintendente, sono la “Traviata” che hai diretto nel
marzo scorso e il “Trittico” che, cancellato per i famosi tagli, ti avevo
chiesto di recuperare con la direzione di Macbeth nel maggio 2015, recupero che
non hai inteso accettare preferendo la direzione di un’opera al San Carlo nello
stesso periodo. I programmi sinfonici del 2014 termineranno il 24 ottobre
prossimo. Dunque ,conclude, le produzioni che avresti diretto nel 2015 se fossi
rimasto come direttore musicale, “Les Dialogues des Carmelites “e “Macbeth”
appartengono, per l’appunto, all’anno 2015 e, quindi, fuori del contratto di
direttore musicale del 2014”. In ogni caso, il
sovrintendente ha annunciato
nuove prestigiose collaborazioni per il teatro barese. Vorremmo aggiungere in
coda a questa sgradevole scambio di vedute, che dispiace perdere un bravo direttore
d’orchestra come Rustioni, ma per fortuna, abbiamo in Italia altri bravissimi e
giovanissimi direttori d’orchestra come per esempio Giacomo Sagripanti o Andrea
Battistoni.
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