lunedì 29 settembre 2014

DANIELE RUSTIONI LASCIA LA DIREZIONE MUSICALE DELL’ORCHESTRA DEL PETRUZZELLI



Con una lettera dura ed ingenerosa Daniele Rustioni ha annunciato le sue  dimissioni da direttore musicale dell’Orchestra Petruzzelli
Bari – Con una lettera molto critica per la gestione del teatro Petruzzelli di Bari ed il presunto disinteresse della politica, inviata al Sindaco di Bari Antonio De Caro,  in quanto presidente della Fondazione Petruzzelli e al Sovrintendente, Massimo Biscardi, il direttore musicale del teatro, Daniele Rustioni, ha comunicato di voler lasciare l'incarico alla scadenza del contratto, nel gennaio 2015. Dopo aver ricordato di avere accettato due anni fa dal commissario straordinario ministeriale Carlo Fuortes, quella che definisce essere stata una sfida bellissima per fare del Petruzzelli un teatro dinamico, snello e capace di produrre senza sprecare soldi, ma con la qualità che meritano i capolavori che vengono messi  in scena, egli ha alzato il tiro con allusioni ad un certo disinteresse della politica o per lo meno di quella che ha usato il teatro per mandare messaggi trasversali. “Nessuno mi ha chiesto come la pensavo, scrive ancora,  Rustioni;  “sono stato messo di fronte al fatto compiuto. La strategia del risparmio sta per essere applicata brutalmente alla stagione 2015 con solo 5 titoli in cartellone. Si può far passare per normalità tutto ciò che è abnorme e che io mi rifiuto di accettare, perché  tutto questo non è normale”. E’ necessario risalire al  CDA della Fondazione Petruzzelli di fine luglio per inquadrare al  meglio tale situazione. Infatti,  il sovrintendente Massimo Biscardi due mesi fa rivelò che il bilancio del teatro barese non era in pareggio come affermato lo scorso anno dal suo predecessore Carlo Fuortes , tra l’altro alle prese con le dimissioni improvvise di Riccardo Muti dall’Opera di Roma  (si vocifera che potrebbe essere proprio Daniele Rustioni un candidato alla sostituzione), precisando che il bilancio del 2013 si era chiuso, in realtà, con 2 milioni di deficit. Conseguente è arrivata la decisione di sacrificare parte della stagione lirico-sinfonica in corso,  per la sopravvivenza del teatro stesso e chiudere in pareggio il bilancio del 2014; da ciò la soppressione delle due opere previste in ottobre con  “Il trittico” di Puccini sotto la direzione di Daniele Rustioni e in novembre “Lucia di Lammermoor” di Donizetti. Decisa ed immediata la replica del sovrintendente Biscardi al direttore Rustioni, puntualizzando di  non aver trovato a Bari una politica disinteressata né di aver percepito la sensazione della presenza di messaggi trasversali. Al contrario, pur nelle enormi difficoltà del momento, esiste, invece,  una straordinaria tensione in favore della crescita culturale della città e il segnale del sindaco De Caro di stanziare, non appena insediatosi, due milioni per il Petruzzelli, ne è un esempio. Biscardi ha poi difeso la scelta di un percorso duro e difficile, ma "scelto unanimemente per il bene non di noi stessi ma della Fondazione Petruzzelli". Il sovrintendente poi, ricordando che il contratto di direttore musicale scade il 31 gennaio 2015, ha precisato che le produzioni previste all'interno di un anno di attività prevedono due produzioni operistiche e tre concerti sinfonici. “Le produzioni operistiche dell’ultimo anno,  aggiunge il sovrintendente, sono la “Traviata” che hai diretto nel marzo scorso e il “Trittico” che, cancellato per i famosi tagli, ti avevo chiesto di recuperare con la direzione di Macbeth nel maggio 2015, recupero che non hai inteso accettare preferendo la direzione di un’opera al San Carlo nello stesso periodo. I programmi sinfonici del 2014 termineranno il 24 ottobre prossimo. Dunque ,conclude, le produzioni che avresti diretto nel 2015 se fossi rimasto come direttore musicale, “Les Dialogues des Carmelites “e “Macbeth” appartengono, per l’appunto, all’anno 2015 e, quindi, fuori del contratto di direttore musicale del 2014”. In ogni caso, il
sovrintendente ha annunciato nuove prestigiose collaborazioni per il teatro barese. Vorremmo aggiungere in coda a questa sgradevole scambio di vedute,  che dispiace perdere un bravo direttore d’orchestra come Rustioni, ma per fortuna, abbiamo in Italia altri bravissimi e giovanissimi direttori d’orchestra come per esempio Giacomo Sagripanti o Andrea Battistoni.


Gaetano Laudadio





Nessun commento:

Posta un commento