BARI – Con un omaggio a Nino Rota (1911-1979) e la messa in scena del ‘Cappello di paglia di Firenze’ riprende il 13 settembre la stagione lirica della Fondazione lirico sinfonica Petruzzelli e teatri di Bari. In conferenza stampa per la presentazione dell'opera di Nino Rota con cui ricomincia la stagione sabato 13, il Sovrintendente si è soffermato su alcuni importanti aspetti della programmazione. La soppressione del “Trittico”di di Puccini e
di “Lucia di Lammermoor” di Donizetti, è dovuta a motivi di carattere
economico, ha precisato il sovrintendente del Teatro Petruzzelli di Bari,
Massimo Biscardi, nell’introduzione alla conferenza. "La situazione
economica del teatro è critica e dobbiamo prepararci ad essere in regola per la
fine del 2014 quando scatterà la legge Bray che darà la possibilità di curare
una programmazione per cinque anni con la copertura economica garantita. E’ una
decisione assunta per garantire qualità e stabilità, che riguardano sia la produzione sia i
dipendenti ". Il sovrintendente, ha inoltre, precisato che cercherà di
variare il contenuto della programmazione introducendo sia la musica
contemporanea sia opere che sono poco rappresentate e rischiano di scomparire,
tra le quali quelle del periodo verista che ruota attorno a Puccini, ad esempio
quelle composte da Catalani. Inoltre, ogni concerto sinfonico verrà aperto
dall’esecuzione di un brano di autore contemporaneo. Si è poi soffermato
sull’educazione alla musica che deve partire dai bambini e per questo motivo, a
completamento del cartellone, per i più piccoli e per le scuole saranno
proposte due opere: un adattamento del "Barbiere di Siviglia" di
Rossini e un’opera del maestro Nicola Scardicchio ispirata alla favola di re
Artù. Da sabato 13, riprende la stagione lirica con un'opera di Nino Rota, su
libretto proprio e della madre Ernesta Rinaldi ovvero “Il cappello di paglia di
Firenze”. L'opera, scritta nel 1945, andò in scena solo nel 1955 ed ottenne
subito un notevole successo; fu rappresentata in Italia, in prima nazionale il
21 aprile di quell'anno al Teatro Massimo di Palermo e successivamente
all'estero. L'opera è un autentico piccolo gioiello del teatro musicale
novecentesco ed è basata sulla farsa “Un chapeau de paille d'Italie” scritta da
Eugène Labiche e Marc-Michel nel 1851. Fadinard, nel giorno delle sue nozze con
l'amata Elena, passeggia con il suo cavallo, quando questi mangia il cappello
di paglia di Firenze di Anaide, in dolce conversazione con l'amante Emilio. Anaide
pretende un altro cappello, per non far ingelosire il gelosissimo marito
Beaupertuis. Fadinard allora va prima dalla modista, poi dalla baronessa di
Champigny, che ne ha uno uguale. La baronessa però lo scambia per un violinista
che doveva tenere un concerto, e trattiene Fadinard. Fadinard riesce a spiegare
la situazione, ma la baronessa spiega che ha appena dato il suo cappello alla
nipote: la signora di Beaupertuis. Si reca allora da Beaupartuis, seguito dal
padre di Elena e dagli invitati, al barone, che si è insospettito per l'assenza
della moglie. Tuttavia Fadinard capisce che la signora di Beaupertuis è Anaide.
Il futuro suocero minaccia di mandare a monte le nozze, e, quando tutto sembra
perduto, arriva lo zio sordo che presenta il suo regalo di nozze: un cappello
di paglia di Firenze. Anaide può così tornare a casa, e Fadinard può sposare
Elena. L’opera è una produzione della
Fondazione barese e sarà eseguita dall’Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli
diretto da Franco Sebastiani. A dirigere
ci sarà il Maestro Giuseppe La Malfa, regia di Elena Barbalich. Completano il
cast Tommaso Lagattolla per scene e costumi, Michele Vittoriano disegno luci,
coreografie di Danilo Rubeca, assistente alle regia Danilo Rubeca, assistente
alle scene Emanuele Sinisi, assistente ai costumi Margherita Leone, Fadinard
sarà Giulio Pelligra, Nonancourt il barese Domenico Colaianni, Beaupertuis
Pietro di Bianco, Lo zio Vézinet Francesco Castoro, Emilio sarà Francesco Paolo Vultaggio, ed
ancora Felice sarà Marco Miglietta, Achille di Rosalba sarà Francesco Castoro,
Minardi Domenico Passidomo, Elena sarà Damiana Mizzi, Anaide sarà Francesca
Bicchierri, La Baronessa di Champigny sarà Francesca Ascioti.
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