giovedì 11 settembre 2014

IL CAPPELLO DI PAGLIA DI FIRENZE AL PETRUZZELLI


BARI – Con un omaggio a Nino Rota (1911-1979) e la messa in scena del ‘Cappello di paglia di Firenze’ riprende il 13 settembre la stagione lirica della Fondazione lirico sinfonica Petruzzelli e teatri di Bari. In conferenza stampa per la presentazione dell'opera di Nino Rota con cui ricomincia la stagione sabato 13, il Sovrintendente si è soffermato su alcuni importanti aspetti della programmazione. La soppressione del “Trittico”di di Puccini e di “Lucia di Lammermoor” di Donizetti, è dovuta a motivi di carattere economico, ha precisato il sovrintendente del Teatro Petruzzelli di Bari, Massimo Biscardi, nell’introduzione alla conferenza. "La situazione economica del teatro è critica e dobbiamo prepararci ad essere in regola per la fine del 2014 quando scatterà la legge Bray che darà la possibilità di curare una programmazione per cinque anni con la copertura economica garantita. E’ una decisione assunta per garantire qualità e stabilità,  che riguardano sia la produzione sia i dipendenti ". Il sovrintendente, ha inoltre, precisato che cercherà di variare il contenuto della programmazione introducendo sia la musica contemporanea sia opere che sono poco rappresentate e rischiano di scomparire, tra le quali quelle del periodo verista che ruota attorno a Puccini, ad esempio quelle composte da Catalani. Inoltre, ogni concerto sinfonico verrà aperto dall’esecuzione di un brano di autore contemporaneo. Si è poi soffermato sull’educazione alla musica che deve partire dai bambini e per questo motivo, a completamento del cartellone, per i più piccoli e per le scuole saranno proposte due opere: un adattamento del "Barbiere di Siviglia" di Rossini e un’opera del maestro Nicola Scardicchio ispirata alla favola di re Artù. Da sabato 13, riprende la stagione lirica con un'opera di Nino Rota, su libretto proprio e della madre Ernesta Rinaldi ovvero “Il cappello di paglia di Firenze”. L'opera, scritta nel 1945, andò in scena solo nel 1955 ed ottenne subito un notevole successo; fu rappresentata in Italia, in prima nazionale il 21 aprile di quell'anno al Teatro Massimo di Palermo e successivamente all'estero. L'opera è un autentico piccolo gioiello del teatro musicale novecentesco ed è basata sulla farsa “Un chapeau de paille d'Italie” scritta da Eugène Labiche e Marc-Michel nel 1851. Fadinard, nel giorno delle sue nozze con l'amata Elena, passeggia con il suo cavallo, quando questi mangia il cappello di paglia di Firenze di Anaide, in dolce conversazione con l'amante Emilio. Anaide pretende un altro cappello, per non far ingelosire il gelosissimo marito Beaupertuis. Fadinard allora va prima dalla modista, poi dalla baronessa di Champigny, che ne ha uno uguale. La baronessa però lo scambia per un violinista che doveva tenere un concerto, e trattiene Fadinard. Fadinard riesce a spiegare la situazione, ma la baronessa spiega che ha appena dato il suo cappello alla nipote: la signora di Beaupertuis. Si reca allora da Beaupartuis, seguito dal padre di Elena e dagli invitati, al barone, che si è insospettito per l'assenza della moglie. Tuttavia Fadinard capisce che la signora di Beaupertuis è Anaide. Il futuro suocero minaccia di mandare a monte le nozze, e, quando tutto sembra perduto, arriva lo zio sordo che presenta il suo regalo di nozze: un cappello di paglia di Firenze. Anaide può così tornare a casa, e Fadinard può sposare Elena.  L’opera è una produzione della Fondazione barese e sarà eseguita dall’Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli diretto da Franco Sebastiani.  A dirigere ci sarà il Maestro Giuseppe La Malfa, regia di Elena Barbalich. Completano il cast Tommaso Lagattolla per scene e costumi, Michele Vittoriano disegno luci, coreografie di Danilo Rubeca, assistente alle regia Danilo Rubeca, assistente alle scene Emanuele Sinisi, assistente ai costumi Margherita Leone, Fadinard sarà Giulio Pelligra, Nonancourt il barese Domenico Colaianni, Beaupertuis Pietro di Bianco, Lo zio Vézinet Francesco Castoro,  Emilio sarà Francesco Paolo Vultaggio, ed ancora Felice sarà Marco Miglietta, Achille di Rosalba sarà Francesco Castoro, Minardi Domenico Passidomo, Elena sarà Damiana Mizzi, Anaide sarà Francesca Bicchierri, La Baronessa di Champigny sarà Francesca Ascioti.

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