Torna al Petruzzelli dopo quattro anni dal precedente allestimento di Daniele Abbado, il capolavoro di Puccini in coproduzione col Maggio Musicale
Fiorentino

Bari – E’ il giovane direttore Giuseppe Finzi che
questa volta dirige l’Orchestra della
Fondazione Petruzzelli, con la regia di Fabio Ceresa, nella seconda opera del
cartellone del 2015. Un esordio carico di emozioni per il direttore, molfettese
e per di più diplomatosi presso il Consevatorio Piccinni di Bari, che, nel
corso della conferenza stampa, non aveva nascosto la sua soddisfazione per
essere sul palco del Petruzzelli. Madama Butterfly, che Puccini dedicò alla
Regina d’Italia, Elena di Montenegro, è una delle opere più importanti del
compositore di Lucca e sempre tra le più rappresentate al mondo. Molte delle
sue composizioni sono ispirate a storie d’amore, tormentate e tragiche, proprio
come questo dramma della sposa-bambina Cio-Cio-San/Butterfly; per questo motivo si dice che Puccini sia “innamorato
dell’amore”. Madama Butterfly è un’opera che commuove, appassiona ed emoziona
milioni di spettatori in tutto il mondo. La prima rappresentazione, su libretto
di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, tratta dall’omonimo dramma in un atto di David
Belasco, a sua volta tratto da un racconto del 1898 dell'americano John Luther
Long dal titolo Madam Butterfly, fu rappresentato per la prima volta alla Scala
di Milano il 17 febbraio 1904. Si trattava della prima versione e fu un vero disastro. Il pubblico rumoreggiò dall’inizio alla fine
e molti studiosi ritengono che attorno all'autore e all'opera fosse stato
costruito ad arte un clima d'ostilità. L'ipotesi del complotto è confermata
anche dalle sensazioni di Puccini, che scrivendo all'amico Camillo Bondi usò
queste parole: “
con animo triste ma forte
ti dico che fu un vero linciaggio. Non ascoltarono una nota quei cannibali. Che
orrenda orgia di forsennati, ubriachi d’odio. Ma la mia Butterfly rimane qual
è: l’opera più sentita e suggestiva ch’io abbia mai concepito. E avrò la
rivincita, vedrai, se la darò in un ambiente meno vasto e meno saturo d’odi e
di passioni”. Ma successivamente si convinse a rivedere la stesura originale,
apportando modifiche importanti alla
partitura, tra cui l’inserimento dell’aria “
Addio
fiorito asil” e la lunga scena finale del suicidio di Cio-Cio-San. E’ la
storia di un matrimonio “burla” o per finta, che si svolge a Nagasaki ed ha per
protagonisti un superficiale tenente della Marina U.S.A. ed una giovanissima geisha,
veramente innamorata e dall’animo sensibile e profondo. Per il suo innamorato
rinuncia perfino alla sua religione per poter pregare lo stesso Dio, ma ciò le
procurerà il ripudio di tutti i parenti. L’opera inizia con un fugato che,
nell’intento di Puccini, deve mostrare subito i due mondi, quello
occidentale prima e quello giapponese
poi, con la scena che vede il sensale Goro mostrare a

Pinkerton la tipica
casetta giapponese. Unica vera protagonista di quest’opera è proprio lei, la
quindicenne Cio-Cio-San, all’inizio adolescente pazzamente innamorata ed
ingenua, ma grande eroina nel tragico finale, con un crescendo di pathos ed
anche di tensione musicale che si conclude col suicidio. La grande illusione
d’amore, la felicità sognata accanto all'uomo amato, svaniscono all’improvviso,
quando Pinkerton, messo al corrente dal console Sharpless dell’esistenza di un
figlio avuto da Cio-Cio-San, torna dopo un lungo periodo d’assenza per
riprenderselo. Soltanto di fronte all'evidenza dei fatti Butterfly comprende che Pinkerton (sposatosi anche
negli Stati Uniti) è venuto solo per riprendersi il bambino, per portarlo con
sé negli U.S.A. ed educarlo secondo gli usi occidentali. Cio-Cio-San, in preda
alla disperazione per aver capito di aver perso Pinkerton, dopo aver letto la
frase scritta sulla lama “Con onor muore chi non può serbar vita con onore”,
volge le spalle al pubblico e si uccide. L’opera è stata riproposta nella versione di Fabio Ceresa, in coproduzione col Maggio Musicale fiorentino,
con un allestimento minimalista dello scenografo Tiziano Santi, (originale l'idea del ponte che collega idealmente il porto alla collina della casetta di Cio-Cio-San) e con un cast
di artisti che hanno dato prova di valore e professionalità. Ha ben impressionato il pubblico non solo per
la sua voce possente e ferma, ma anche per il recitativo, Alexia Voulgaridou nel
ruolo di Cio-Cio-San. Coinvolgente il duetto della prima notte di Pinkerton e
Madama Butterfly, molto applaudito nel secondo atto l’aria “ Un bel dì, vedremo levarsi un fil di
fumo….” di Madama Butterfly. Applaudito anche Angelo Villari nel
ruolo di Benjamin Franklin Pinkerton e bravi ed applauditi a fine rappresentazione
tutti gli altri interpreti: Annunziata Vestri in Suzuki, Mario Cassi in
Sharpless, Francesco Castoro in Goro, Gianfranco Cappelluti nel commissario
imperiale, Mikhail Korobeinikov nello zio Bonzo, Marco Bussi nel Principe Yamadori e Simona Di
Capua in Kate Pinkerton. Bene l’Orchestra della Fondazione Petruzzelli, sempre omogenea
e coesa, che con grande rispetto dei tempi ha saputo cogliere le sottigliezze
interpretative volute dal direttore Giuseppe Finzi. Una nota di merito
va rivolta anche al Coro della Fondazione Petruzzelli, ben preparato da Franco
Sebastiani; molto apprezzato il coro a
bocca chiusa. Essenziale la scenografia di Tiziano Santi: ambientazione schematica,
con pannelli scorrevoli, che aprono e chiudono spazi ed ambienti diversi. Belli
i costumi di Tommaso Lagattolla, in particolare quello di Cio-Cio-San e dello
zio bonzo; stravagante quello di Yamadori.
Lo sviluppo drammatico è stato reso molto bene dalla light designer Fiammetta
Baldisseri con frequenti cambi e tonalità di luci, in particolare con un bianco
luminosissimo nei momenti di presenza di
Butterfly, soprattutto nel grande bagliore della scena finale. Nota negativa, il pubblico: ancora una volta scappa via a scena aperta, mentre gli artisti stanno ricevendo gli applausi. In replica,
giovedì 12 marzo alle 20.30, venerdì 13 marzo alle 20.30 , sabato 14 marzo alle
18.00, domenica 15 marzo alle 18.00, martedì 17 marzo alle 20.30. Biglietti in
vendita al botteghino del Teatro Petruzzelli e on line su www.bookingshow.it.
Informazioni: 080.975.28.10.
Gaetano Laudadio
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