Un grande successo, di critica e di pubblico che consolida
il prestigio internazionale del Maggio, per il tour in Germania, Lussemburgo,
Svizzera e Austria.
L’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino con il maestro
Zubin Mehta in sette concerti ad Amburgo, Linz, Vienna, Muri, Lussemburgo,
Dortmund con in programma le composizioni di Berg, Schubert, Mahler, Bruckner,
Beethoven.
“Zubin Mehta, la forza di un grande, leggendario artista”
“Zubin Mehta è l’anima della musica”
“Gli archi dell’Orchestra del Maggio brillavano”
Firenze, 13 novembre 2021 – Si è conclusa nei giorni scorsi l’importante tournée
europea del Maggio che ha portato l’Orchestra guidata dal direttore onorario a
vita, il maestro Zubin Mehta a toccare quattro Stati: Germania, Austria, il
Granducato di Lussemburgo e Svizzera, in sei città: Amburgo e Dortmund, Vienna
e Linz, Muri e Lussemburgo dal 30 ottobre al 7 novembre. Il successo di
pubblico, con le sale sempre tutte esaurite che ha salutato ogni concerto
dell’Orchestra e il maestro Mehta con lunghe ovazioni e spettatori in piedi al
termine di ogni esibizione, ha trovato anche un unanime riscontro e consenso
nella critica che ha seguito i vari concerti nelle diverse tappe del tour e che
consolida sempre più il prestigio internazionale riconosciuto al Maggio
Musicale Fiorentino.
“Zubin Mehta, la forza di un
grande, leggendario artista” scrive l’Hamburger Abendblatt con il
critico della testata Joachim Mischke per i due concerti del 30 e 31 ottobre ad
Amburgo alla Elbphilharmonie. E a Linz il 2 novembre: “Una monumentale
esperienza d’ascolto con una travolgente Orchestra” scrive il Kronen
Zeitung (Fred Dorfer); “È strepitoso come Mehta sappia modellare e animare
l’Orchestra per scoprire il mistero della musica di Bruckner” titola il OÖ
Nachtrichten (Michael Wruss); “Il Maggio Musicale Fiorentino è una grande
orchestra che sotto la direzione del maestro Mehta, risolve in modo
impressionante gli enigmi sull’incompiuta Nona di Bruckner” scrive il
critico Paul Stepanek per il VolksBlatt ; e per Klassik.com
il critico Thomas Gehring pubblica “Le standing ovation sono meritate”.
A Vienna per il concerto alla Wiener Konzerhaus del 3 novembre Sandra
Fleck per la Wiener Zeitung scrive: “Un concerto solenne; è
incredibile quanto 60 minuti di musica possano entrare così profondamente
sottopelle al pubblico che alla fine è in tumulto e saluta l’Orchestra e il
maestro Mehta con una standing ovation e dimostra quanto siano importanti i
concerti dal vivo come questo che rendono tangibile la musica”. Peter
Jarolin per il Kurier scrive che “Zubin Mehta è l’anima della musica”
e “con piccoli e semplici gesti e a memoria ha diretto l’ultima incompiuta
di Bruckner in maniera trascendentale, con gli archi nell’Orchestra del
Maggio che brillavano, e i fiati molto compatti, omogenei e uniti”. Per il Kronen
Zeitung: “Entusiamo, giubilo, ovazioni”; per Der Standard “..diretta
da Mehta, il suono dell’Orchestra del Maggio è terribilmente bello e deve
essere lo stesso di quando la terra si apre”. A Muri in Svizzera, il 5
novembre l’Aargauer Zeitung a firma di Rosmarie Mehlin “L’Orchestra
del Maggio e il maestro Mehta sono in simbiosi e lui guida i professori verso
le massime prestazioni possibili. Al termine le frenetiche ovazioni del
pubblico in piedi sembrano non finire mai”. Il tour si è chiuso a Dortmund
il 7 novembre e il Waz a firma di Anke Demirsoy mette in pagina: “Mentre
Zubin Mehta dirige, l’Orchestra del Maggio, sviluppa un flusso costante di
calore che raggiunge il cuore”. Il Ruhr Nachrichten con Julia Gaß
scrive: “Mehta, grande forte e indimenticabile, ha dimostrato la sua enorme
abilità sin dalla prima nota della Nona di Bruckner, abilità che lo ha reso una
leggenda della bacchetta e uno dei migliori interpreti di Bruckner al mondo.
Quello al quale abbiamo assistito è stato un concerto leggendario”.
Il recente tour europeo segue le
numerose e importanti trasferte del Maggio degli ultimi mesi che hanno tutte
altrettanto raccolto unanimi e calorosissimi riscontri consolidando il
prestigio internazionale dell’Istituzione: dal Festival di Pentecoste a
Salisburgo, poi Atene, Grafenegg, Budapest, Dubai per l’Expo.
Nessun commento:
Posta un commento