venerdì 11 ottobre 2013

IL FESTIVAL DI MUSICA SACRA NELLE BASILICHE DI ROMA

Presentata la dodicesima edizione del Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra, che si svolgerà dal 29 ottobre al 10 novembre nel consueto scenario delle principali basiliche romane, cui si aggiungerà per questa edizione l'Oratorio del Caravita, dove si potrà ascoltare l'organo restaurato grazie al sostegno della Fondazione Pro Musica e Arte Sacra, che altresì promuove l'intero Festival. Hans Albert Courtial, Presidente della Fondazione, ha ampiamente illustrato il programma ma ha anche sottolineato l'importanza, oltre che della musica, anche dell'arte tutta, ovvero del suo restauro e della sua conservazione. "La Fondazione - ha specificato Courtial - ha il sostegno di tanti cultori e appassionati, che sostengono coi loro fondi gli interventi che hanno costellato in questi anni la nostra attività e ne hanno costituito il suo principale impegno. L'arte ha un futuro anche grazie a questa generosità, come pure il nostro Festival di Musica, soprattutto grazie a benefattori tedeschi, svizzeri e del Lichtestein". Sugli interventi di restauro ancora in corso il dott. Pietro Zender ha ampiamente illustrato quello sul prospetto ovest della Basilica Vaticana,una superficie di circa 6500 mq, la parte dove lavorò Giacomo della Porta dopo la morte di Michelangelo, prospetto che si punta a completare per l'estate 2014. Nel programma del Festival, accanto a quella dei Wiener Philharmoniker - che suoneranno il 5 novembre nella Basilica di San Paolo fuori le mura - spiccano molte altre presenze, tra cui quella dell'Orchestra e del Coro del Teatro dell'Opera di Roma ( 2 novembre) e quella dell'Orchestra e del Coro del Teatro San Carlo di Napoli, che saranno ospiti per la prima volta del Festival ed eseguiranno "Mysterium", oratorio sacro di Nino Rota di raro ascolto (4 novembre). Sottolineata infine dal direttore della Cappella Sistina, Massimo Palombella, l'occasione particolare di collaborazione col Coro Sinodale del Patriarcato di Mosca, in un concerto (3 novembre) che vedrà riunite le due formazioni all'insegna di un forte spirito ecumenico passando per le diverse tradizioni di musica sacra e per la liturgia.

mercoledì 9 ottobre 2013

PUBBLICO ENTUSIASTA AL PETRUZZELLI PER MARIELLA DEVIA

UN TRIONFO PER  MARIELLA DEVIA AL PETRUZZELLI

Dopo anni di assenza da Bari è tornata a cantare sul palco del Petruzzelli Mariella Devia, un soprano che nella sua lunga e fortunata carriera ha saputo farsi apprezzare come una delle più brave interpreti del repertorio Belcantistico. Mariella Devia ha raccolto successi nei più grandi teatri di tutto il mondo, dal Metropolitan alla Scala, dal San Carlo di Napoli al Regio di Torino, dal Covent Garden di Londra all'Opera di Parigi, cantando con i più autorevoli direttori d’orchestra come Riccardo Muti, Zubin Metha, Claudio Abbado, Riccardo Chailly, Georges Pretre. Sul palco del politeama barese, che sta ritornando decisamente a riconquistare il ruolo internazionale che gli compete, grandi consensi anche per la giovane e promettentissima Orchestra della Fondazione Petruzzelli, diretta questa volta dal francese Alain Guingal (per lui un ritorno dopo la direzione della “Muette de Portici” in marzo di quest’anno).  Il recital era imperniato su arie d'opera celeberrime che si alternavano a preludi ed ouverture passando da Rossini, a Verdi, a Bellini ed ancora da Massenet a Gounod. Il concerto è iniziato con la splendida sinfonia da “L'Italiana in Algeri” di Rossini; dopo sul palco è entrata, applauditissima, con passo lento ma sicuro Mariella Devia.
L’artista ligure è apparsa subito concentrata ed attenta e lo è stata durante tutta la serata, mantenendo un perfetto controllo della voce limpida e fresca, nei cambi di registro, passando con naturalezza dalle note più basse a quelle più acute; solo  alla fine del recital si è rilassata lasciandosi andare a qualche sorriso.  Bella la linea melodica in ”Eccomi in lieta veste…” da “I Capuleti e i Montecchi” di Bellini così come magica l’interpretazione di “Piangete voi..” da “Anna Bolena” di Donizetti  che il pubblico ha molto apprezzato sottolineando la prestazione con scroscianti applausi. Prima dell’intervallo si è esibita in "Casta diva" dalla Norma di Bellini, che incute sempre un certo timore nei baresi e nei cantanti, che ,in ogni caso, non è apparsa la migliore interpretazione dell'artista ligure. La seconda parte del concerto si è aperta con la bellissima sinfonia de “La forza del destino”, e poi  le arie “Egli no riede ancor..” dal Corsaro e “Qual prodigio!..” da “I lombardi alla prima crociata”, tutti di Verdi, entrambe molto applaudite. La conclusione è stata affidata all’incantevole “Meditation” da Thais di Massenet, questa volta con il bravissimo violino solista Pacalin Pavaci ed ancora con Mariella Devia, in “Allons! Il le faut..” dalla Manon di Massenet e l’aria "Je veaux vivre" davvero emozionante, tratto dal "Romeo e Giulietta" di Gounod, che è valso alla cantante  una vera ovazione. Alla richiesta di bis, altri due fuori programma  con l'aria di Musetta,dalla Bohème di Puccini e lo struggente "Addio del passato" dalla Traviata, con un “grazie” rivolto dal pubblico alla Devia.




G.L.

mercoledì 25 settembre 2013

PETRUZZELLI: CARTELLONE 2014 DI LIVELLO INTERNAZIONALE

 PETRUZZELLI  : UNA STAGIONE DI GRANDE SPESSORE

BARI – Teatro Petruzzelli:  in un affollato foyer il Commissario Carlo Fuortes, con il contributo del maestro Daniele Rustioni (direttore musicale dell’Orchestra del Petruzzelli),  ha presentato la nuova stagione lirico-sinfonica e di danza del Teatro Petruzzelli  e Teatri di Bari. “La stagione lirico-sifonica della Fondazione Petruzzelli del 2014 sarà nel segno della continuità della stagione precedente,  già ricca di opere di successo e di qualità”, ha esordito il Prof. Fuortes.  Prima di entrare in dettagli il Commissario ha annunciato,  con giusta soddisfazione, un importante riconoscimento pervenuto dal Ministero dei Beni Culturali che  assegna  il 2° posto, al pari col Regio di Torino e dietro solo al Teatro alla Scala di Milano, per la valutazione qualitativa della distribuzione del F.U.S. (il Fondo Unico per lo Spettacolo) per il 2013 ed inoltre, ha aggiunto,  la stagione in corso si chiude con il bilancio in pareggio. In sintesi ci saranno sette opere, una in più rispetto a quelle dello scorso anno, alcune delle quali impreziosite dalla presenza di grandi registi cinematografici ,come Gianni Amelio, Ferzan Ozpetek, Marco Bellocchio e William Kentridge; inoltre, 15 concerti sinfonici, due balletti, ed un concerto prestigioso, fuori abbonamento, con la partecipazione di Sir Antonio Pappano. Si comincia il 19 gennaio proprio con l’Orchestra nazionale di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano, e  Yja Wang, solista al pianoforte (musiche di Haydn, Prokofiev, e Brahms). Altra novità, l’esecuzione di una composizione di Fabio Vacchi ispirata a un libro dello scrittore barese Gianrico Carofiglio.


LIRICA

I titoli d’opera passano da 6 a 7 e  le recite passano, dalle 20 recite del 2011 alle 46 del 2014 (e potrebbero anche aumentare!!!!!) a parità di costi. Il prossimo cartellone prevede nuovi allestimenti  e coproduzioni, che vedranno come protagonisti la giovane, promettente orchestra barese ed il  Coro del maestro Franco Sebastiani. La stagione inizia il 31 gennaio con “Elektra”  in omaggio per i 150 dalla nascita di Richard Strauss con la direzione di Jonathan Nott e prosegue a marzo con la  “Traviata” di G. Verdi, regia di Ferzan Ozpetek  e direzione di Daniele Rustioni, a maggio con “Pagliacci” di R. Leoncavallo (regia di Marco Bellocchio, direzione di Paolo Carignani e Giuseppe La Malfa), a settembre con “Il cappello di paglia di Firenze” di Nino Rota (regia di Elena Barbalich, direzione Giuseppe La Malfa), il trittico “Il Tabarro/Suor Angelica/Gianni Schicchi” di Puccini (regia di Damiano Micheletto, direzione di Daniele Rustioni), a novembre la “Lucia di Lammermoor” di Donizetti (regia di Graham Vick, direzione di Roberto Abbado) e a dicembre “Il flauto magico” di Mozart (regia di William Kentridge, direzione di Roland Boer). Tutti capisaldi della cultura europea, alcuni dei quali non sono mai stati rappresentati a Bari (Elektra ed il Flauto Magico).

DANZA

Per  la stagione del balletto l’intramontabile  “Giselle” con la “National Academic Bolshoi Opera and Ballet Theatre of the Repubblic of Belarus” e “Carmina Burana” del coreografo cinese Shen Wei con il corpo di ballo del San Carlo di Napoli.

SINFONICA


Ricchissimo il programma della stagione sinfonica con 14 concerti tutti affidati all’Orchestra del Petruzzelli (ad esclusione del primo con Pappano fuori abbonamento). Ed ecco gli altri appuntamenti : il 12 marzo, con Giovanni Sollima e Andrea Waccher al violoncello, direttore Jader Bignamini. John Axelrod dirigerà il 17 aprile e Alexander Lonquich il 6 novembre. Ci sarà jazz in tre concerti: l’11 giugno con il concerto “Downtown Stories”  con musiche di Zappa e Reich e la direzione di  Jonathan Stockhammer, l’11 luglio con “Porgy & Bess”, direttore  Carlo Tenan con Paolo Fresu e Uri Caine, il 18 luglio “Rava on the road” diretto da Paolo Silvestri con il quintetto del trombettista Enrico Rava. Sul palco saliranno altri come Benedetto Lupo,  Paolo Fresu, Pacalin Pavaci, e direttori d’orchestra del calibro di Daniele Rustioni, Daniel Cohen, Alexander Lonquich, Gaetano d’Espinosa.  Parole di elogio per la qualità della stagione sono state rivolte dall’Assessore della Regione Puglia Silvia Godelli , che ha sottolineato  “il ritrovato fulgore artistico e culturale del Teatro Petruzzelli, punto di riferimento nazionale ed internazionale, per l’arte e la lirica”.

G. L. 


martedì 24 settembre 2013

PETRUZZELLI: UNA SONNAMBULA TRA FIABA E REALTA’

UNA SONNAMBULA TRA FIABA E REALTA’

Bari - Spettacolo delizioso per grazia, dolcezza e professionalità di tutti i protagonisti questa “Sonnambula” andata in scena al Petruzzelli per la regia di Giorgio Barberio Corsetti con un allestimento non tradizionale ma allegorico. Un’opera in due atti, su libretto di Felice Romani, tratta dal ballo pantomimo “La Sonnambule, ou l’arrivèe d’un nouveau seigneur” di Eugene Scribe e Jean Pierre Aumer e dalla comedie-vaudeville “La sonnambule” di E. Scribe e Germaine Delavigne. Parte della musica composta per “Ernani” viene riutilizzata per quest’opera. Il tema del sonnambulismo è presente già nel Seicento nella tragedia di Lady Macbeth di Shakespeare e due secoli dopo anche la musica se ne appropria. La storia di “Sonnambula” di Bellini è semplice nel suo sviluppo ed il compositore siciliano ha saputo descrivere al meglio i sentimenti di dolore, sofferenza intima e gioia dei suoi personaggi, con pagine di grande purezza musicale. Una storia d’amore a lieto fine tra Amina ed Elvino, che per un presunto tradimento di Amina rischia di trasformarsi in dramma, ma che nel finale si ricompone felicemente. La scenografia di Cristian Taraborrelli (autore anche dei costumi) ha inteso rappresentare il dualismo sogno/realtà ed il senso del dramma sotteso tra infanzia e maturità, anche in modo visibile, con mobili (letto, poltrona, cassettiere) in due tipologie, una gigante e l’altra in miniatura. Atmosfera da favola nella coreografia di Roberto Aldorasi, dove il coro ed i protagonisti appaiono come gnomi di un tempo remoto, quasi a voler prendere le distanze da un racconto idilliaco, una favola lontana dalla realtà. Efficaci i disegni animati di Gianluigi Toccafondo, il disegno luci di Marco Giusti. Quanto agli interpreti sul palco, il soprano Jessica Pratt ha confermato le sue qualità vocali ed interpretative, esaltandosi nel ruolo di Amina; possente la sua presenza scenica e la sua voce limpida e ricca di colorature (già apprezzate nel ruolo di Giovanna d’Arco al Festival della Valle d’Itria 2013).  Il pubblico le ha riservato calorosi applausi, per l’intensità di accenti, per gli acuti di perfetta intonazione ed il notevole coinvolgimento emotivo. Mirabile l’aria finale di Amina: “Ah, non credea mirarti si presto estinto, o forse passasti al par d’amore che un giorno sol durò”, che tra l’altro è l’epitaffio riportato sulla tomba del musicista siciliano.  Bravi anche tutti gli altri interpreti: il tenore Johan Osborne (Elvino), il basso Paolo Pecchioli (Conte Federico), il soprano Alessandra Marianelli (Lisa), il mezzosoprano Sara Allegretta (Teresa), Francesco Verna (Alessio) e Raffaele Pastore (Notaro). Applausi  per il bravo direttore Daniele Callegari, ben assecondato dalla giovane e promettente Orchestra e dal Coro della Fondazione Petruzzelli. Un plauso particolare va rivolto al coro diretto dal maestro Franco Sebastiani che riesce ad emergere sia sul piano vocale che su quello scenico, interpretando perfettamente l’opera di Bellini nei differenti momenti di drammaticità, alternati con altri meno intensi.

G. L.




LA STAGIONE 2013-14 AL TEATRO PERGOLESI DI JESI

Dal 27 settembre al 24 novembre 2013  la nuova stagione di Jesi è dedicata a Franco Corelli nel decennale della scomparsa  


mercoledì 25 settembre 2013, ore 16 – anteprima giovani*
venerdì 27 settembre 2013, ore 20.30
domenica 29 settembre 2013, ore 16
“L’ARLESIANA”
Dramma lirico in tre atti
Libretto di Leopoldo Marenco dal dramma L’Arlesiana di Alphonse Daudet.
musica di Francesco Cilea
*Spettacolo riservato ai partecipanti al progetto Ragazzi … all’Opera! 2013
Rosa Mamai Annunziata Vestri
Federico Dmitry Golovnin
Vivetta  Mariangela Sicilia
Baldassarre Stefano Antonucci
Metifio Valeriu Caradja
Marco Christian Saitta
L’Innocente Riccardo Angelo Strano
direttore Francesco Cilluffo
regia Rosetta Cucchi; scene Sarah Bacon; costumi Claudia Pernigotti
light designer Martin McLachlan
FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana. Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”. Maestro del coro Carlo Morganti
Nuovo allestimenti in coproduzione con  Wexford Festival Opera
venerdì 4 ottobre 2013, ore 21
VIVA V.E.R.D.I.
Le grandi opere di Giuseppe Verdi, musica di Giuseppe Verdi
baritono Julian Kim
basso Luca Tittoto
direttore Giacomo Sagripanti
video scenografia Benito Leonori
mise en espace Matteo Mazzoniabiti Sartoria Arianna. FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana.
Nel duecentesimo anniversario della nascita del maestro di Busseto, la Fondazione Pergolesi Spontini gli rende omaggio con una rara mise en espace di duetti per baritono e basso tratti dalle opere verdiane Attila, Don Carlo, Simon Boccanegra e Falstaff.
mercoledì 20 novembre 2013, ore 16 – anteprima giovani*
venerdì 22 novembre 2013, ore 20.30
domenica 24 novembre 2013, ore 16
“FALSTAFF”
Commedia Lirica in tre atti. Libretto di Arrigo Boito da Le allegre Comari di Windsor e da scene di Enrico IV di William Shakespeare, musica di Giuseppe Verdi
*Spettacolo riservato ai partecipanti al progetto Ragazzi … all’Opera! 2013
Sir John Falstaff Ivan Inverardi
Ford Francesco Verna
Fenton Fabrizio Paesano
Dott. Cajus Andrea Giovannini
Bardolfo Roberto Jachini Virgili
Pistola Carmine Monaco
Mrs Alice Ford Silvia Dalla Benetta
Nannetta Barbara Bargnesi
Mrs Quickly Romina Boscolo
Mrs Meg Page Daniela Innamorati
direttore Giampaolo Maria Bisanti 
regia Marco Spada, scene Benito Leonori, costumi Alessandro Ciammarughi, light designer Fabio Rossi
FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana. Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”. Maestro del coro Carlo Morganti
Nuovo allestimento in coproduzione con  Ente Concerti Marialisa De Carolis di Sassari
Tutti i dettagli nel sito della Fondazione Pergolesi Spontini

ORCHESTRA ICO MAGNA GRECIA: IL LAGO DEI CIGNI PER COMINCIARE...

“Il Lago dei Cigni” primo concerto dell’Orchestra Magna Grecia

In attesa di conoscere il cartellone della XXII Stagione Concertistica “Eventi Musicali” dell’Orchestra della Magna Grecia, già la settimana prossima sarà presentato al pubblico, intanto viene “svelato” il primo concerto di presentazione: “Il Lago dei Cigni”.
Il concerto “Il Lago dei Cigni” si terrà venerdì 4 ottobre al Teatro Orfeo di Taranto (sipario ore 21.00). Sarà il Direttore Artistico Piero Romano a dirigere l’Orchestra della Magna Grecia che, nell’occasione, vedrà sul palco come solista Luigi Piovano, il “primo violoncello” dell’Orchestra di Santa Cecilia di Roma.
Straordinario direttore a livello internazionale, Luigi Piovano ha un consolidato rapporto di collaborazione artistica con l’Orchestra della Magna Grecia di Taranto della quale dall’anno scorso è direttore musicale, ruolo che anche in questa stagione lo porterà a dirigere l’orchestra tarantina in tre concerti.
A partire da quest’anno, in particolare, Luigi Piovano dirigerà l’Orchestra della Magna Grecia in un progetto che prevede l’esecuzione, in più concerti, dell’integrale delle sinfonie di Johannes Brahms  e dei concerti di Pëtr Il'ič Čajkovskij.
Nel concerto “Il Lago dei Cigni” Luigi Piovano eseguirà come solista il Concerto per violoncello e orchestra in La minore op. 129 di Robert Schumann, un’opera in tre movimenti caratterizzata da splendide idee melodiche che, secondo il geniale stile schumanniano, si susseguono senza soluzione di continuità.
Tra l’altro, aborrendo gli applausi tra un movimento e l’altro, Robert Schumann previde l’esecuzione di tutto il concerto senza alcuna pausa tra i tre movimenti che lo compongono.
Schumann compose questo capolavoro in sole due settimane e, pur avendo studiato violoncello in gioventù, pare che si sia fatto “assistere” nella scrittura delle parti solistiche da un violoncellista virtuoso.
Nel concerto l’Orchestra della Magna Grecia, diretta da Piero Romano, dirigerà anche la Sinfonia dall’opera lirica “Luisa Miller” di Giuseppe Verdi, ultimo tributo al grande compositore in occasione del duecentesimo anniversario della nascita, nonché la Suite orchestrale op. 20 dal balletto “Il Lago dei Cigni”, il celeberrimo balletto musicato da Pëtr Il'ič Čajkovskij.
 Per informazioni 099.7304422 e www.orchestramagnagrecia.it.
L’Orchestra della Magna Grecia da 2003 è riconosciuta ICO (Istituzione Concertistica Orchestrale) dal MIBAC ed è sostenuta dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali, dalla Regione Puglia e dal Comune di Taranto. 


mercoledì 18 settembre 2013

AL PETRUZZELLI CON M.RANIERI, S.ORLANDO, M.PLACIDO, S.RUBINI, Toni e Peppe SERVILLO, G. FIORELLO

BARI - Ad un mese dall’avvio della stagione di prosa del Comune di Bari, che quest’anno , come annunciato, si svolgerà esclusivamente al Teatro Petruzzelli, sono già 725 gli abbonamenti sottoscritti, a fronte dei 698 della stagione 2012-2013.
Segno del gradimento del pubblico per una proposta artistica che ha saputo individuare spettacoli, temi e attori di grande interesse, e al tempo stesso di affezione per il più prestigioso contenitore culturale della città.
Una stagione consegnata al titolo “La vita è…un’altra cosa”, tratto da “Le voci di dentro”, di Eduardo De Filippo, tra gli spettacoli più attesi in cartellone, con i fratelli Servillo.

Sapevamo di Massimo RANIERI, Silvio ORLANDO, Michele PLACIDO, Sergio RUBINI, Toni e Peppe SERVILLO, Giuseppe FIORELLO.
Gli altri quattro spettacoli che entrano nella rosa di questa stagione 2
013-2014, concepita in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, andranno in scena tutti di lunedì.

Il 13 gennaio del nuovo anno sarà la volta del Teatro dell’Elfo con la nuova produzione “Alice underground”, da Lewis Carroll, con Elena Russo Arman, Ida Marinelli, Ferdinando BRUNI, Matteo De Mojana. Scritto, diretto e illustrato da Ferdinando Bruni - magnifico professore l’anno scorso di “The Hystory boys”, tra gli spettacoli più applauditi - e Francesco Frongia. Lunedì 20 gennaio un grande ritorno al Teatro Petruzzelli: Gabriele LAVIA con “Il sogno di un uomo ridicolo”, di Fëdor Dostoevskij. E poi il 17 marzo, Valter MALOSTI con “Maddalene (da Giotto a Bacon)” di Giovanni Testori. Ultima, nuova proposta, il 31 marzo (a chiudere la stagione), con lo scrittore di romanzi di successo diventato in breve tempo autore cult, il francese Daniel PENNAC in “Journal d’un corps – Storia di un corpo”, regia di Clara Bauer.

Spettacoli inseriti in un calendario che prevede per gli abbonati la possibilità di avere in blocco 6 spettacoli e di sceglierne altri 2 tra quelli con, in scena, Gabriele Lavia, Valter Malosti, Daniel Pennac, Ferdinando Bruni.
“Nel presentare il completamento di questa nuova stagione di prosa - dichiara il sindaco di Bari Michele Emiliano - vorrei ringraziare Paolo Ponzio e il Tpp per il lavoro prezioso svolto negli ultimi anni al fianco dell’amministrazione comunale, in una congiuntura economica quanto mai delicata. Credo che il cartellone di quest’anno risponda pienamente alle aspettative del pubblico barese, con grandi nomi del teatro di tradizione e contemporaneo a testimoniare la ricerca di una proposta di qualità sempre attenta alle migliori esperienze del nostro tempo”.

Si inaugura il 16 e 17 ottobre 2013 con una proposta unica e imperdibile: “Iliade” del Teatro del Carretto, nell’adattamento e regia memorabile di Maria Grazia Cipriani, abile firma dello strepitoso Amleto in scena a Bari nel 2012. Una proposta di repertorio datata 1988 portata nello stesso anno al Petruzzelli con le scene di Graziano Gregori. Sulla scena attori veri e attori meccanici, armature, pupazzi semoventi, scudi scolpiti, destrieri e marchingegni a vista che si aprono, si trasformano, moltiplicano gli spazi e i giochi di luce.

Il 25 e 26 ottobre Massimo Ranieri omaggia il teatro napoletano con “Viviani varietà”, poesie, parole e musiche del teatro di Raffaele Viviani. Lo spettacolo ricompone idealmente il viaggio che nel 1929 Viviani e la sua compagnia affrontarono da Napoli a Buenos Aires sul piroscafo Duilio per una lunga tournée nel Sud America. Lungo viaggio la compagnia eseguiva le prove del varietà davanti a un pubblico di emigranti italiani che con loro attraversavano l’oceano per un avvenire incerto da costruire.
Il 6 e 7 dicembre in scena “Il mercante di Venezia” con Silvio Orlando, capolavoro shakespeariano per la regia di Valerio Binasco. Opera complessa che il regista mette in scena con Silvio Orlando nel ruolo di Shylock e con la PSK (Popular Shakespeare Kompany), compagnia nata l’anno scorso proprio a Verona. Binasco, considerato fra i registi più interessanti e apprezzati del momento, dirige “uno spettacolo di qualità destinato non alle nicchie, ma al pubblico più ampio, per ricreare quel legame originario tra parole recitate e ascoltatori che di suo ha forza abbastanza senza altre mediazioni”.
Il 16 e 17 dicembre, ecco uno dei capolavori assoluti del teatro cechoviano “Zio Vanja” con Sergio Rubini e Michele Placido e la regia di Marco Bellocchio, uno dei registi più anticonformisti del cinema italiano. La ricostruzione minuziosa di atmosfere sospese e vagamente inquietanti, l'indifferenza abulica dei personaggi intorno agli eventi, l'indefinito senso di attesa di una catastrofe incombente rendono il testo una geniale anticipazione della drammaturgia novecentesca. Zio Vanja è interpretato da Sergio Rubini e il professor Serebrjakov da Michele Placido. Dopo la pausa natalizia, il 13 gennaio l’Alice di Bruni e Frongia, poi Gabriele Lavia il 20 gennaio.

Si riprenderà il 22 e 23 febbraio con Giuseppe Fiorello; reduce dal successo della fiction televisiva sul pugliese Domenico Modugno ne riassume i tratti principali nello spettacolo “Penso che un sogno così”, per la regia di Giampiero Solari. “Sarà un semplice omaggio personale e affettuoso ad un ragazzo del Sud che come me ha inseguito sogni e passioni, il cinema e la musica, ma non sarà soltanto un viaggio nella vita di Mimì (Modugno), sarà anche l'occasione per raccontare fatti, storie e personaggi di un tempo passato felice…”.

Il 25 e 26 febbraio - in abbonamento - e il 27 - fuori abbonamento - il meraviglioso testo di Eduardo De Filippo “Le voci di dentro” nella regia del bravissimo Toni Servillo che sarà in scena insieme al fratello Peppe. Questo testo di De Filippo è stato scritto 65 anni fa in pochissimi giorni, sembra neanche una settimana. Una commedia sulle macerie della seconda guerra mondiale, che ritrae con acutezza una caduta di valori che avrebbe contraddistinto la società per i decenni a venire. Una folta compagnia di attori napoletani di diverse generazioni affiancherà in scena Toni Servillo.
A marzo chiudono Valter Malosti con “MADDALENE (da Giotto a Bacon)” di Giovanni Testori, il 17, mentre il 31 marzo andrà in scena lo scrittore di romanzi di successo diventato in breve tempo autore cult, il francese Daniel PENNAC.

Agli appuntamenti si affiancheranno come sempre gli approfondimenti e le conversazioni con attori e registi prima e dopo gli spettacoli, i workshop e le lectio magistralis nelle scuole della città e all’Università degli studi di Bari.

Info: 080 5212484