martedì 11 febbraio 2014

I GIOVANI E LA MUSICA : SUONI DAL NOVECENTO

Il sociologo Fizzarotti sostiene che i giovani non ascoltano la musica ma la “abitano” perché essa offre un riparo rispetto al mondo, alla società che è e resta terra straniera.

Friedrich Nietzsche a sua volta scrisse : "SENZA LA MUSICA LA VITA SARA’ UN ERRORE".

La musica, in effetti, è una grande risorsa a ogni età. La musica è gioia. È caos. È amore. La musica è vita. La musica è divertimento. È passione. La musica è uno stile di vita. È un'ottima medicina contro le incertezze. La musica ti dà la percezione dell'infinito.


I giovani sanno non solo ascoltare ma anche farla. E’ il caso di tre valenti giovani che a Carosino (Ta) saranno in concerto domenica 16 febbraio. Probabilmente di qualcuno di questi sentiremo parlare in futuro!!!


Come sostiene Franco Rella : "L’artista moderno si trova in mezzo a forme sfuggenti, in un mondo frantumato, in un tempo che si sfarina, in cui, in una parola, sembra impossibile dare un senso alla propria esperienza, a renderla comunicabile".

E come suggestivamente afferma Attilio Cantore: "Il gesto dell’artista, l’atto di plasmare suoni, è sempre un gesto cosmogonico: questo il musicista lo sa bene. Questo è il rischio che egli sa di dover affrontare ogni volta in cui si mette sulle orme del pensiero dei compositori, ogni volta che si appresta a dar voce alla sua esigenza di andare incontro a una partitura. Quando si immerge nel flusso vitale dei suoni, il musicista opera un gesto estremo, decostruendo la realtà per poi ricostruirla, ricercando un accordo vivificante che possa far luce sulla pienezza archetipale del nostro Essere; vigilando, nel segreto del suo cuore, il fragile segreto della nostra primaria albescenza dimenticata. Ciò significa far luce sul cuore oscuro di ogni vera nascita, rifrangendo prismaticamente ogni stato d’animo; ciò significa assaltare il limite del pensiero, assumendosi la responsabilità di aprirsi a vibrazioni inesprimibili. Allora, il medium sonoro diviene un magico elemento rivelatore di una nuova dimensione: in esso si annodano e snodano declino e inizio, dimora e partenza, separazione e ricongiunzione.  
Il musicista del Novecento diviene quell’artista che, ferito dalla realtà, realtà va sempre cercando...
Egli si dirige nella sua esistenza verso il misterioso linguaggio sonoro per farvi l’esperienza di una libertà, di una ‘via difficile’ verso la libertà che è, contemporaneamente, una necessità paragonabile al tono fondamentale (di cui parla Friedrich Hölderlin), fino al quale bisogna elevarsi nello spazio disaccordato di una separazione con il passato. Il gesto estremo e cosmogonico del musicista quasi sembra traghettarci verso un mondo nuovo. Eppure, non siamo alla fine, ma siamo all’inizio di un’altra cosa… all’inizio di un’utopia della vita, di un universo presentito ma impensabile: un universo al quale non saremmo mai approdati senza una guida che ci insegnasse a trovare un rapporto intonativo con l’esistenza, ad essere un tutt’uno con ciò che vive".                                          


                                                  


Domenica 16 | febbraio | 2014
Carosino - Teatro Comunale | ore 20:30

l’associazione culturale Acta Fabula
e
l’accademia musicale Rusalka

presentano

S u o n i   d a l   N o v e c e n t o
d o p p i o   c o n c e r t o

Matteo Mastromarino - clarinetto
Michele D’Urso - marimba e vibrafono
Antonella Palmisano - pianoforte

PROGRAMMA



André Messager
Solo de Concours

Francis Poulenc
Sonata FP 184

Malcolm Arnold
Sonatina op. 29



Matteo Mastromarino


Nato a Grottaglie nel 1995. Si è avvicinato alla musica all’età di 2 anni seguendo i corsi di propedeutica musicale tenuti dal padre, il M° Paolo Mastromarino, presso il Centro per l’Educazione Musicale Pier Giorgio Frassati di Statte. All’età di sette anni ha intrapreso lo studio del Clarinetto. All’età di 16 anni, si è brillantemente diplomato presso l’Istituto di Alta Cultura Giovanni Paisiello di Taranto.  Ha partecipato sin da subito a prestigiosi Concorsi Nazionali ed Internazionali, ricevendo entusiastici apprezzamenti da insigni esponenti del panorama musicale europeo, fra i quali il M° De Peyer (ex primo clarinetto della London Symphony Orchestra). Partecipa al VI festival Il mondo del clarinetto di Assisi, esibendosi all’interno dell’Italian clarinet Choir, insieme ai più grandi clarinettisti italiani. Nel 2012 vince il primo premio assoluto al 1° Concorso Musicale per Giovani Interpreti, indetto dall’Accademia Musicale Pescarese.

L.G.








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