martedì 18 marzo 2014

LE NOTE DEL TANGO PER UNO SPETTACOLO SEMPRE COINVOLGENTE

Il “Tango” in scena all’Orfeo con gli Amici della Musica di Taranto


Lo spettacolo di danza “Contemporary Tango” per la presenza del noto ballerino Kadiu Kledi ha richiamato  numerosi giovani, soprattutto ragazze: gli applausi finali sono particolarmente calorosi nei suoi confronti. Lo spettacolo,  con la compagnia del balletto di Roma, ideato dalla regista e coreografa Milena Zullo, e realizzato da un formidabile gruppo di ballerini è risultato molto interessante ed infatti sta raccogliendo consensi in tutta Italia ed anche al di fuori dei nostri confini. La produzione e la direzione artistica sono di Luciano Carratoni e Walter Zappolini; molto ben curata è la scelta di musiche, luci, scene e costumi. E’ noto che il tango nacque nei bordelli della Buenos Aires del XIX secolo e che esercita sempre un fascino irresistibile per la sensualità insita nel ballo e nella musica. Enrique Santos Discépolo lo definì “Un pensiero triste che si balla”. Il tango che esprime Milena Zullo non è, però, quello tradizionale noto a tutti; è un tango sociale che si sviluppa attraverso un linguaggio essenzialmente moderno e contemporaneo. Lo spettacolo ha una sua ambientazione, che presenta un grande specchio appannato sullo sfondo del palco e 12 sedie disposte ai due lati, allestito come una Milonga. Una donna delle pulizie sistema sedie e scarpe per i ballerini che arriveranno; lei stessa fa parte del corpo di ballo ed alla fine della serata di ballo, rimette tutto a posto e chiude la Milonga. All’interno di questi due momenti,  prendono forma le coreografie di “Contemporary Tango” in un racconto di incontri di uomini e donne di estrazione sociale differente che all’arrivo si scrutano e si svestono sulle note del tango e danno inizio alle danze. Assistiamo, così,  ad un susseguirsi di storie di rapporti umani di coppie, in cui si intrecciano rapporti di amore, gelosia, abbracci spezzati e riconquistati, di ripicche, di abbandoni, di solitudine, di fantasie che tendono tutte alla ricerca dell’amore. Fisici scolpiti di danzatori e danzatrici  si alternano in passi a due in sensuali duetti, ma anche a tre, prima di tornare, come dopo un risveglio da un sogno, alla vita quotidiana di uomini e donne che si affrontano, ognuno con i propri problemi.  A questa atmosfera già di per sé suggestiva, si aggiungono le musiche melodiose  di Astor Piazzolla, Osvaldo Pugliese e Carlos Gardel, Francisco Canaro, Lucio Demare ed altri compositori, che finiscono per rapire lo spettatore. Attraverso il ballo si snodano le varie storie personali dei protagonisti e le loro diversità si perdono davanti alla comune passione per il tango. Nessun ballo popolare riesce a raggiungere un livello di comunicazione tra i corpi come il tango:  Kadiu Kledi, come tutti gli altri ballerini, sanno regalare emozioni e sensualità. Ma il tango non è solo ballo;  esso esprime attraverso i corpi che si avvicinano maliziosamente con sensualità  gli amori, le gelosie, i momenti di abbandono o di sogno, ma anche di bisogni, passioni e solitudine. Alla fine dello spettacolo, l’entusiastico applauso del pubblico a tutti i protagonisti ed in particolare al primo ballerino, Kadiu Kledi. Con questo spettacolo gli Amici della Musica raggiungono il traguardo invidiabile di 1200 rappresentazioni dalla fondazione.Foto di Carmine La Fratta

G. L.


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