Il “Tango” in scena all’Orfeo con gli Amici della Musica di Taranto
Lo spettacolo di danza “Contemporary Tango” per la presenza del
noto ballerino Kadiu Kledi ha richiamato numerosi giovani, soprattutto ragazze: gli applausi
finali sono particolarmente calorosi nei suoi confronti. Lo spettacolo, con la compagnia del balletto di Roma, ideato
dalla regista e coreografa Milena Zullo, e realizzato da un formidabile gruppo
di ballerini è risultato molto interessante ed infatti sta raccogliendo consensi
in tutta Italia ed anche al di fuori dei nostri confini. La produzione e la direzione
artistica sono di Luciano Carratoni e Walter Zappolini; molto ben curata è la
scelta di musiche, luci, scene e costumi. E’ noto che il tango nacque nei
bordelli della Buenos Aires del XIX secolo e che esercita sempre un fascino
irresistibile per la sensualità insita nel ballo e nella musica. Enrique Santos
Discépolo lo definì “Un pensiero triste che si balla”. Il tango che esprime
Milena Zullo non è, però, quello tradizionale noto a tutti; è un tango sociale
che si sviluppa attraverso un linguaggio essenzialmente moderno e
contemporaneo. Lo spettacolo ha una sua ambientazione, che presenta un grande
specchio appannato sullo sfondo del palco e 12 sedie disposte ai due lati,
allestito come una Milonga. Una donna delle pulizie sistema sedie e scarpe per
i ballerini che arriveranno; lei stessa fa parte del corpo di ballo ed alla
fine della serata di ballo, rimette tutto a posto e chiude la Milonga. All’interno
di questi due momenti, prendono forma le
coreografie di “Contemporary Tango” in un racconto di incontri di uomini e
donne di estrazione sociale differente che all’arrivo si scrutano e si svestono
sulle note del tango e danno inizio alle danze. Assistiamo, così, ad un susseguirsi di storie di rapporti umani
di coppie, in cui si intrecciano rapporti di amore, gelosia, abbracci spezzati
e riconquistati, di ripicche, di abbandoni, di solitudine, di fantasie che
tendono tutte alla ricerca dell’amore. Fisici scolpiti di danzatori e
danzatrici si alternano in passi a due
in sensuali duetti, ma anche a tre, prima di tornare, come dopo un risveglio da
un sogno, alla vita quotidiana di uomini e donne che si affrontano, ognuno con
i propri problemi. A questa atmosfera
già di per sé suggestiva, si aggiungono le musiche melodiose di Astor Piazzolla, Osvaldo Pugliese e Carlos
Gardel, Francisco Canaro, Lucio Demare ed altri compositori, che finiscono per
rapire lo spettatore. Attraverso il ballo si snodano le varie storie personali
dei protagonisti e le loro diversità si perdono davanti alla comune passione
per il tango. Nessun ballo popolare riesce a raggiungere un livello di
comunicazione tra i corpi come il tango: Kadiu Kledi, come tutti gli altri ballerini, sanno
regalare emozioni e sensualità. Ma il tango non è solo ballo; esso esprime attraverso i corpi che si
avvicinano maliziosamente con sensualità gli amori, le gelosie, i momenti di abbandono
o di sogno, ma anche di bisogni, passioni e solitudine. Alla fine dello
spettacolo, l’entusiastico applauso del pubblico a tutti i protagonisti ed in
particolare al primo ballerino, Kadiu Kledi. Con questo spettacolo gli Amici
della Musica raggiungono il traguardo invidiabile di 1200 rappresentazioni dalla
fondazione. Foto di Carmine La Fratta
G. L.
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