“Mare Metallico” di Giovanni Tamborrino vince il Premio
Abbiati 2012 nella categoria "Novità assoluta"
Il “Mare metallico” di Taranto, la trasposizione in musica
del dramma lavoro-ambiente-malattia, un’opera composta da Giovanni Tamborrino
su commissione dell’Orchestra ICO della Magna Grecia, quest’anno vince il
Premio Abbiati, l’Oscar che premia la musica di qualità italiana.
Istituito nel 1981, il Premio Abbiati viene conferito dalla
Associazione Nazionale Critici Musicali quale riconoscimento ai protagonisti
assoluti delle attività musicali italiane: nell’Albo d’Oro figurano artisti
come i direttori Claudio Abbado, Riccardo Muti e Zubin Mehta, il regista Luca
Ronconi, il pianista Maurizio Pollini. Da oggi vi è anche il nome di Giovanni
Tamborrino, il compositore di Laterza (TA), docente al Conservatorio “Duni” di
Matera.
In particolare, Giovanni Tamborrino ha vinto il Premio
Abbiati 2012 nella categoria “Novità assoluta” con la sua opera “Mare
Metallico”, in una edizione che quest’anno
ha visto premiare come miglior spettacolo il “Lohengrin” di Wagner allestito
alla Scala.
“Mare Metallico” è stata eseguita, il 5 novembre scorso al
Teatro Orfeo di Taranto, in prima assoluta dall’Orchestra della Magna Grecia
diretta da Luigi Piovano, il suo Direttore musicale. Durante l’esecuzione, su
uno schermo trasparente in tulle posizionato davanti l’orchestra, con la regia
di Piero Romano venivano proiettate sequenze di immagini, realizzate e montate
da Carmelo Fanizza della Jonian Dolphin Conservation: partendo dalle colonie di
delfini stanziali nel Golfo di Taranto, veniva poi illustrata la storia
dell’industrializzazione di Taranto e lo sviluppo dello stabilimento
siderurgico.
“Mare Metallico” è una composizione che traspone in musica
la condizione attuale di Taranto: i lavoratori ILVA che vedono in pericolo la
possibilità di sostenere le loro famiglie, la protesta dei cittadini che
vogliono vivere in un ambiente pulito e le sofferenze dei troppi malati di
cancro. La magmatica partitura di Giovanni Tamborrino, composta per orchestra
sinfonica, prevede che vengano “suonati” anche diversi rifiuti industriali, a
simboleggiare le scorie dell’ILVA, mentre in sottofondo si odono,
opportunamente rielaborate, le voci della protesta dei tarantini. È un’opera
con un linguaggio musicale assolutamente innovativo ma, come da sempre si
propone Tamborrino, perfettamente intellegibile dal grande pubblico.
“Mare Metallico” è
una delle tre composizioni originali che, con “Mare Leggendario” di Maurizio
Lomartire e “Mare Futuro” di Nicola Locritani, edite da Eleutheria edizioni
musicali (http://www.eem-music.com), compongono la “Trilogia del Mare”; sono
state commissionate dall’Orchestra ICO della Magna Grecia per marcare il ruolo
della cultura nel dibattito che la crisi industriale ha aperto a Taranto,
partendo dall’idea che il mare possa raccontare la storia, l’attualità e il
futuro della città.
IL CENTRO STORICO DI TARANTO
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