lunedì 21 aprile 2014

CLAUDI ARIMANY IN CONCERTO A LECCE

Claudi Arimany in concerto
 domenica 27 aprile 2014 | ore 20:00
Chiesa di Sant’Antonio della Piazza | Lecce
Claudi ARIMANY
     Andrea MOGAVERO
  Elia MASTROVITO
                                                        Valerio DE GIORGI


Musica, il verbo che era al principio.
(Giorgio Vigolo, Spettro solare)

  Nel 2000, alla morte di Jean-Pierre Rampal, caposcuola di un nuovo flautismo francese, molti credettero che insieme a lui scomparisse l’intera “scuola francese”; oggi le cose appaiono decisamente sotto una luce differente. Rampal, infatti, avendo avuto tante generazioni di studenti, ha tramandato le proprie esperienze ed il proprio messaggio, perpetuando la tradizione della scuola francese in tutta Europa. Il flautista catalano Claudi Arimany, indiscusso erede del grande Maestro di Marsiglia, ne è una testimonianza insigne: non a caso è stato considerato dallo stesso Rampal «uno dei flautisti migliori della sua generazione». Arimany, a sua volta, ha riconosciuto e grandemente apprezzato il talento musicale di un giovane flautista salentino, Andrea Mogavero (diplomatosi al Conservatorio Tito Schipa di Lecce e perfezionatosi con i maestri Bàlint, Artaud e Griminelli); è un musicista che, con grande modestia, “dice” ogni volta qualcosa di nuovo, ma a partire da un’appartenenza ad una tradizione: ad una sorta di tradizione di innovazione; nel senso  che, nell’atto performativo, egli rilancia sempre la ricerca musicale, vedendo i problemi esecutivi ed interpretativi da angolazioni ognora diverse, per giungere, infine, al massimo della purezza di suono.
Claudi Arimany e Andrea Mogavero saranno i protagonisti di un concerto che si svolgerà in Lecce domenica 27 aprile presso la Chiesa di Sant’Antonio della Piazza; saranno accompagnati, per l’occasione, dal fagottista Elia Mastrovito e dal clavicembalista Valerio De Giorgi. È un appuntamento molto importante, giacché è testimonianza del fatto che il Maestro Arimany ha voluto di cuore sposare la “causa della Puglia”, partendo proprio dalla musica, l’arte che offre all’uomo anders nach Gluckverlangen (un altro modo di desiderare la felicità). Il programma del concerto spazia dal repertorio barocco a quello classico: da Georg Philipp Telemann a Wolfgang Amadeus Mozart, da Franz Joseph Haydn e Carl Philipp Emanuel Bach ad Antonio Vivaldi.

             Andrea Mogavero


               Claudi Arimany



La preziosa ricognizione nel repertorio barocco è motivata dalla concezione maturata da Andrea Mogavero di un barocco visto non come epoca remota o, peggio ancora, morta e sepolta, ma come una gloriosa epoca che continua ancora oggi a vivere nell’architettura e soprattutto nella musica, in un’idea vichiana e nietzschiana di “eterno ritorno”: così, in un perpetuum mobile, l’aereo, il musicale e lo spirituale convivono misticamente (e non senza contrasti) con la pietra, il peccato e la morte; così era ieri e così è oggidì. I punti di contatto fra la nostra società postmoderna, lacerata da mille contraddizioni, e l’universo barocco (fatto di oscure vibrazioni ed apollinee armonie, di arabeschi dalla lucidissima incoerenza e da sapienti e studiate costruzioni polifoniche) sono infatti molteplici, molti di più di quanto ci si aspetterebbe: nel ‘600, così come oggi, la voce degli artisti nasce incommensurabilmente scissa per diventare al contempo (inequivocabilmente) profumo e grido: desiderio di annunciare ciò che è lontano e glorificazione dell’immediato, necessità di farsi vessillo di gioia e angelo della solitudine. Non a caso, Arimany e Mogavero hanno scelto come brano di Telemann un concerto che rientra nel genere della Tafelmusik o Musique da table (nome con il quale si indicava il variegato repertorio di musiche espressamente composte per essere eseguite durante i banchetti, come sottofondo oppure negli intervalli tra gli entremets), proprio per sottolineare la profonda continuità fra i gusti e le armonie del nostro passato e del nostro presente: infatti, «il piacere di ascoltare musica a tavola è antico quanto l’uomo» (Giorgio Vigolo).
Indubbiante, il concerto del 27 aprile ci condurrà lontano, verso la riscoperta delle recondite risonanze della nostra essenza: «perché la musica cosa mai sarebbe se non giungesse al di là di ogni cosa?» (Denn was wär Musik, wenn sie nicht ging weit hinüber über jedes Ding ˗ Rainer Maria Rilke).
Attilio Cantore

domenica 27 aprile 2014 | ore 20:00
Chiesa di Sant’Antonio della Piazza | Lecce
Claudi ARIMANY
     Andrea MOGAVERO
  Elia MASTROVITO
                                                        Valerio DE GIORGI



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