Giselle apre il
cartellone dedicato al balletto del Petruzzelli
Bari 18 aprile 2014 -
Sarà la compagnia di danza del “National Academic Bolshoi Opera and Academic
and Ballet Theatre of the Republic of
Belarus” a portare in scena il balletto romantico in due
atti, classico intramontabile della danza: "Giselle" dal libretto di Théophile Gautier e Jules-Henri Vernoy de Saint-Georges,
coreografie di Jean Coralli e Jules Perrot, riprese da Marius Petipa, su musica
di Adolphe-Charles Adam, nei giorni 26,27(due spettacoli),28 e 29 aprile p.v.
Nella
produzione che andrà in scena a Bari dirigerà l’Orchestra del Teatro Petruzzelli il maestro Viktor Ploskina. A curare le scene ed i costumi Vyacheslav Okunev, il disegno luci Nadzeya Netsvetava. Direttore generale Vladimir Gridyushko, Direttore artistico del Balletto Yury
Troyan.
Nel
ruolo di Giselle danzeranno Lyudmila Kudriavtseva e Marina Vezhnovets ), in
quello di Albrecht Igor
Artamonov e Anton Kravchenco , Hans
(Hilarion) sarà interpretato da Anton
Kravchenco e da Vitaly Petrovsky , a dar vita al personaggio di Myrtha Maryna Vezhnovets e Aleksandra Chizhyk.
Il balletto, ispirato ad un racconto fantastico di Heinrich Heine fu rappresentato per la prima volta al Théâtre de l’Académie Royale de Musique di Parigi il 28 giugno 1841.
Il balletto, ispirato ad un racconto fantastico di Heinrich Heine fu rappresentato per la prima volta al Théâtre de l’Académie Royale de Musique di Parigi il 28 giugno 1841.
In
replica domenica 27 aprile alle 16.30 (turno C) ed alle 20.30 (fuori
abbonamento), lunedì 28 aprile alle 20.30 (turno B), martedì 29 aprile alle
20.30 (fuori abbonamento). Biglietti in
vendita al Botteghino del Teatro Petruzzelli e su www.bookingshow.it – Sono previste
riduzioni riservate alle Scuole di Danza.
Informazioni: 080.975.28.10 – www.fondazionepetruzzelli.it
STORIA DEL TEATRO ACCADEMICO NAZIONALE DELL’OPERA E DEL BALLETTO DELLA
REPUBBLICA DI BELARUS
Il Teatro Accademico Nazionale
Bolshoi dell’Opera e del Balletto della Repubblica di Belarus è stato fondato nel 1933 come Teatro Statale dell’Opera e del
Balletto di Belarus, sulle basi della Scuola di Opera e Balletto Bielorussa.
Nel 1940 divenne Bolshoi e nel 1964 il teatro ricevette l’appellativo
“accademico”.
La storia del teatro comincia
negli anni Venti sul palcoscenico del primo Teatro Drammatico di Stato che
comprendeva le compagnie di opera e di balletto, un coro ed un’orchestra
sinfonica. All’epoca si rappresentavano spettacoli musicali, teatrali, brani
tratti da opere e balletti e musica popolare. Le future celebrità dell’opera e
del balletto bielorussi studiavano nei conservatori di Minsk, Vitebsk e Gomel
ed alla Scuola Statale di Opera e Balletto aperta nel 1930 e diretta da Anton
Bonachich. Questo eccezionale cantante russo si esibiva con Feodor Chaliapin al
Teatro Mariinsky di San Pietroburgo.
Scuola di Opera e Balletto Bielorussa
Per tre anni un gran numero di
artisti professionisti si formarono alla Scuola ed interpretarono Il gallo d’oro di Nikolai
Rimsky-Korsakov (1931) e la Carmen di
Georges Bizet (1932).
Il 25 maggio 1933 il Teatro
Statale dell’Opera e del Balletto fu inaugurato con la rappresentazione della Carmen; il ruolo da protagonista fu
affidato a Larisa Aleksandrovskaya. In questo modo fu fondato in Bielorussia un
centro professionale di musica, teatro ed altre arti performative, rendendo il
Paese parte di un processo culturale internazionale e permettendo ai bielorussi
di familiarizzare con l’eredità culturale europea.
Dal 1933 al 1939 il teatro mise
in scena alcuni dei capolavori russi ed europei dell’opera classica: Prince Igor di Alexander Borodin, Il barbiere di Siviglia di Gioachino
Rossini, Rigoletto di Giuseppe Verdi,
Tosca di Giacomo Puccini, Rusalka di Alexander Dargomyzhsky.
Nel teatro c’era una scuola di
danza frequentata da bambini di talento e membri di associazioni
dilettantistiche provenienti da tutto il Paese. La compagnia del balletto era
costituita da più di cento ballerini, tutti molto qualificati. Diversi balletti
furono portati in scena: Coppélia di
Léo Delibes, Il cavallino gobbo di
Cesare Pugni, La fille mal gardée di
Peter Hertel e Il lago dei cigni di
Pyotr Tchaikovsky.
Uno dei principali compiti del
Teatro dell’Opera e del Balletto di Belarus fu la creazione di un repertorio
nazionale. L’edificio del teatro situato sulla collina Trinity e disegnato dal
famoso architetto Iosif Langbard, fu inaugurato il 10 marzo 1939 con la prima
di Mikhas Padgorny, un’opera del
compositore bielorusso Eugene Tikotsky. La
fontana di Bakhchisarai fu il primo balletto portato in scena sul nuovo
palcoscenico, aprendo la stagione 1939/1940; la coreografia della produzione fu
creata da Kasian Goleyzovsky su musiche di Boris Asafiev.
In questo periodo furono
allestite tre opere nazionali: In the
Dense Forests of Palesse di Anatoly Bogatyryov, la seconda versione di Mikhas Padgorny di Tikotsky e The Flower of Fortune di Aleksey
Turenkov. L’allestimento del primo balletto bielorusso, The Nightingale di Mikhail Kroshner, fu un evento significativo che
influenzò la cultura nazionale.
Negli anni che precedevano la
Guerra, le produzioni più significative furono Madama Butterfly di Giacomo Puccini, I racconti di Hoffmann di
Jacques Offenbach e Don Chisciotte di
Ludwig Minkus. L’ultima première prima della Guerra fu La traviata di Giuseppe Verdi il 22 marzo 1941.
Durante la Grande Guerra
Patriottica (1941-1945) la Bielorussia fu occupata dagli invasori tedeschi.
Minsk fu soggetta a pesanti bombardamenti e ridotta in macerie. Molti artisti
si unirono alle truppe e ai partigiani; altri crearono complessi musicali e
tennero concerti per i soldati dell’Esercito Sovietico, in prima linea. Gli
artisti e il personale del teatro furono evacuati a Gorky e Kovrov, città russe
nella regione del Volga.
Subito dopo la liberazione della
capitale, il personale ritornò a Minsk, e nel dicembre 1944 la stagione fu
aperta dalla prima di Alesya,
un’opera di Eugene Tikotsky (diretta da Mark Shneiderman, per la regia di Boris
Pokrovsky e le scenografie di Sergey Nikolaev). Questo evento segnò la ripresa
del Teatro Nazionale dell’Opera e del Balletto di Belarus. Dopo il ripristino e
la ricostruzione dell’edificio danneggiato dai bombardamenti, il teatro
conquistò un posto di rilievo nel panorama artistico delle nazioni dell’Urss.
Le prime di Prince Lake, un balletto di Vasily Zolotarev, e di Kastus Kalinousky, un’opera di Dmitry
Lukas (1949), furono eventi importanti nella storia dell’arte teatrale
nazionale. I momenti più significativi degli anni Cinquanta compresero le
interpretazioni di classici dell’opera quali Ivan Susanin di Mikhail Glinka, Faust
di Charles Gounod, The Demon di Anton
Rubinstein, Pagliacci di Ruggero
Leoncavallo, The Haunted Manor di
Stanisław Moniuszko, Mazepa e Iolanta di Pyotr Tchaikovsky, Boris Godunov di Modest Mussorgsky, Sadko di Nikolai Rimsky-Korsakov. L’Aida di Verdi fu allestita nel 1953 e
messa in scena fino al 2008, diretta da Lev Liubimov e per la regia di Larisa
Aleksandrovskaya. Nel frattempo, le produzioni del teatro di opere e balletti
di compositori sovietici e nazionali furono non meno notevoli: Quietly Flows the Don di Ivan
Dzerzhinsky, Young Guard di Yuly
Meitus, Marynka di Grygory Pukst, Kupala Night and Fair Dawn di Aleksey
Turenkov, Nadzeya Durava di Anatoly
Bogatyryov; A Story About Love and Ardent Hearts di Vasily Zolotarev, False Bride di Henry Wagner; e lo stesso
si può dire delle produzioni di balletto classico, quali La Esmeralda di Cesare Pugni, Giselle
e Le Corsaire di Adolphe Adam, La Bayadère di Ludwig Minkus, tutti
balletti su musiche di Pyotr Tchaikovsky.
Negli anni seguenti e fino alla
disgregazione dell’URSS, il teatro vantava la reputazione di rinomata compagnia
creativa. Il suo alto livello artistico fu mantenuto da celebri direttori
d’orchestra, tra cui Onisim Bron, Lev Liubimov, Tatiana Kolomiytseva, Yaroslav
Voshchak, Vladimir Moshensky, Gennady Provatorov, Alexander Anisimov; da famosi
registi, quali Oleg Moralev, Dmitry Smolich, Yury Yuzhentsev, Semyon Shtein,
Vyacheslav Tiupa, Margarita Izvorska-Elizarieva; e da eccezionali scenografi,
come Eugene Chemodurov, Ernst Heidebrecht, Eugene Zhdan, e Vyacheslav Okunev.
La nuova fase dello sviluppo
delle tradizioni nazionali del balletto è legata alla musica di Eugene Glebov
ed ai suoi acclamati tre balletti, The
Dream, The Alpine Ballad e The Chosen One. Le opere bielorusse descrivono periodi
differenti della storia del Paese: The
Star of Venus (1970) e The New Land (1982) di Yury Semeniako; The Grey Legend (1978) di Dmitry
Smolsky; Life Path (1980) di Heinrich
Wagner; King Stakh’s Wild Hunt (1989)
di Vladimir Soltan; Prince of Novogrudok
di Andrey Bondarenko (1992); Giordano
Bruno (1977), The Lady’s Visit (1995), Jubilee (2002) di Sergey Kotres; Master and Margarita (1992) di Eugene Glebov; The Diary of a Madman di Vyacheslav Kuznetsov (2005); Bluebeard and His Wives (2006) di Victor
Copytsko, e altri. Capolavori del belcanto italiano, quali Nabucco, Un ballo in maschera, Aida,
Otello di Giuseppe Verdi, Madama Butterfly, Tosca, La bohème e Turandot di Giacomo Puccini, oltre a
opere classiche di compositori russi, costituivano una parte integrante del
repertorio operistico del teatro. Anche le imponenti produzioni di Oresteia di Sergey Taneev, War and Peace di Sergey Prokofiev, Boris Godunov e Khovanshchina di Modest Mussorgsky, e Lady Macbeth of the Mtsensk
District (Katerina Ismailova) di
Dmitry Shostakovich giocarono un importante ruolo nella storia del teatro.
L’attività della compagnia di
balletto negli anni Ottanta e Novanta è caratterizzata da un continuo
arricchimento del repertorio con capolavori classici e coreografie moderne.
Produzioni di Valentin Elizariev, come Carmen
Suite, La creazione del mondo, Till Eulenspiegel, Spartacus, Lo schiaccianoci,
Passions, L’uccello di fuoco, La sagra
della primavera, possono essere definite il biglietto da visita del teatro.
La produzione di Till Eulenspiegel su musiche di Eugene
Glebov (coreografo Eugene Lysik) divenne una significativa conquista artistica
della compagnia di balletto. La storia e il presente si ritrovano nel Romeo and Juliet di Prokofiev. Per la
prima volta sul territorio dell’ex Unione Sovietica una produzione di Carmina Burana di Carl Orff, fu portata
in scena.
La prima di Passions (Rogneda) di
Andrey Mdivani, che racconta una delle pagine più tragiche della storia slava
dell’inizio del decimo secolo, ebbe un notevole successo di pubblico.
Nel 1996, a seguito di una
riorganizzazione, il teatro fu diviso in due unità indipendenti: Teatro
dell’Opera e Teatro del Balletto.
L’8 marzo il presidente della Repubblica di Belarus, Alexander
Lukashenko, prese parte alla grande inaugurazione del Teatro Bolshoi in seguito
al suo restauro.
Il 12 marzo 2010 Philaret,
vescovo delle città di Minsk e Slutzk ed Esarca Patriarcale di tutta la
Bielorussia, consacrò il Teatro Accademico Nazionale Bolshoi dell’Opera
e del Balletto della Repubblica di Belarus.
Nel giugno 2009 fu portata in
scena la prima dell’opera comica bielorussa Someone Else’s Wealth Does Not
Serve Anyone di Ian David Goland, rinnovata da Vladimir Baidov e Viktor
Skorobogatov sulla base di partiture autentiche del compositore. Importanti
prime teatrali che hanno segnato l’inizio di una nuova epoca per il teatro sono
Nabucco di Giuseppe Verdi (direttore musicale Vyacheslav Volich, regia
di Mikhail Pandzhavidze), Tosca di Giacomo Puccini (direttore musicale
Viktor Ploskina, regia di Mikhail Pandzhavidze), The Snow Maiden di
Nikolai Rimsky-Korsakov (direttore musicale Viktor Ploskina, regia di Susanna
Tsyriuk), Aida di Giuseppe Verdi (direttore musicale Vyacheslav Volich,
regia di Mikhail Pandzhavidze), Il barbiere di Siviglia di Gioachino
Rossini (direttore musicale Gianluka Marciano, regia di Mikhail Pandzhavidze), Turandot
di Giacomo Puccini (direttore musicale Viktor Ploskina, regia di Mikhail
Pandzhavidze), le nuove produzioni dell’opera Kashchey the Immortal di
Nikolai Rimsky-Korsakov (direttore musicale Ivan Kostyakhin, regia di Galina
Galkovskaya), Prince Igor di Alexander Borodin (direttore musicale Pavel Sorokin, regia di Yury Alexandrov), i
balletti Les Sylphides su musiche di Frederic Chopin (coreografa Tatiana
Ershova, direttore musicale Oleg Lesun), Tristan and Isolde su musiche
di Richard Wagner (coreografo Yury Troyan, direttore musicale Nikolai
Kolyadko), La Sylphide di Herman Lovenskiold (coreografo Nikita
Dolgushin, direttore musicale Yury Troyan), Anyuta su muciche di Valery
Gavrilin (coreografo Valdimir Vasiliev, direttore musicale Viktor Ploskina), Giselle
di Adolf Adam (coreografo Nikita Dolgushin, direttore musicale Nikolai
Kolyadko), Serenade su musiche di Pyotr Tchaikovsky (coreografie di
George Balanchin, coreografa Nanette Glushak (Francia), direttore musicale
Vyacheslav Volich), The Nutcracker, or Another Christmas story
(coreografa Aleksandra Tikhomirova, direttore musicale Nikolai Kolyadko).
Nel 2009 fu aperto all’interno
del teatro il Salone Musicale
che fu in seguito rinominato Sala da
Concerto Alexandrovskaya.
Dopo il restauro, nel teatro
hanno preso forma progetti importanti, come il Minsk International Christmas Opera Forum, lo Youth Opera Forum dei paesi della Comunità degli Stati Indipendenti
(CSI), il festival dell’opera e del balletto Serate al Teatro Bolshoi al Castello Radzivill, e un
grande ballo di Capodanno al Teatro Bolshoi.
Nel 2012 in teatro fu creato il
Piccolo Palcoscenico, un luogo di incontro dedicato ai progetti creativi dei
giovani coreografi. Un evento senza precedenti nella storia del teatro segnò
l’avvio del progetto Serate di Balletto Moderno, nel cui ambito ebbero luogo le
prime dei balletti ad atto unico Metamorphoses su musiche di Johann
Sebastian Bach (coreografa Olga Kostel) e The Waiting Hall su musiche di
Oleg Khodosko (coreografi Yulia Diatko e Konstantin Kuznetsov).
Nel settembre 2013 ha avuto luogo
la prima del balletto Vitovt di Vyacheslav Kuznetsov, una produzione di
Yury Troyan. Il teatro coopera attivamente con gli autori bielorussi, come Oleg
Khodosko, M. Morozova, Sergey Kortes. Nel settembre 2012 andò in scena la prima
dell’opera The Grey Legend di Dmitry Smolsky basata sul libretto di
Vladimir Korotkevich. Per questo spettacolo il teatro ottenne il Premio Speciale
del Presidente della Repubblica di Belarus ai Lavoratori di Arte e Cultura.
Durante gli ultimi anni, la
compagnia del teatro ha visitato più di trenta Paesi nel mondo. Dal Portogallo
alla Spagna, dal Giappone alla Cina, dalla Norvegia alla Gran Bretagna, dalla
Turchia alla Tailandia, la compagnia ha conquistato la stima di un pubblico
internazionale.
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