mercoledì 16 aprile 2014

IL DUO MANARA-CANDELA AFFASCINA IL PUBBLICO DEL TATA’

 INECCEPIBILE L'INTERPRETAZIONE DEL DUO
E’ ancora viva l’eco del travolgente successo di Giovanni Allevi al teatro Orfeo, nell’ambito della 70ª Stagione Concertistica degli Amici della Musica “A. Speranza” ed ecco  un nuovo concerto di notevole livello interpretativo col duo Francesco Manara al violino e Dario Candela al pianoforte svoltosi presso l’Auditorium TaTà. Francesco Manara, primo violino al Teatro “Alla Scala” di Milano, è uno dei più brillanti violinisti a livello europeo, già  vincitore di vari premi in prestigiosi concorsi internazionali;  ha, inoltre, suonato con i più importanti direttori e con oltre cinquanta orchestre. Dario Candela (già ospite degli Amici della Musica), allievo di Aldo Ciccolini, si è diplomato presso il Conservatorio di Napoli, collabora con l’Università “Federico II” ed ha ottenuto anch’egli vari premi in concorsi pianistici, esibendosi anche da solista in varie formazioni cameristiche e gruppi di fama internazionale.
Il programma si è sviluppato su musiche di tradizioni tedesca di Mozart e Schumann  e francese di César Franck e Camille Saint- Saëns. Il concerto si è aperto con la Sonata K 454 in si bemolle maggiore per violino e pianoforte di Mozart  (scritta “in gran fretta”, come tiene a sottolineare lo stesso compositore in una sua lettera), tanto da doverla eseguire al Kärntnerthor Theater di Vienna, al cospetto dell’imperatore, all’impronta e direttamente in concerto (e con un colpo di furbizia sul leggio depose dei fogli in bianco!!!!). Un Largo introduce ai tre movimenti Allegro-Andante-Allegretto, in cui Mozart, attribuendo ai due strumenti pari dignità di ruoli, conferisce  ad entrambi pieno splendore concertante che i due artisti riescono a rendere al meglio. Alla composizione di Mozart ha fatto seguito il romantico Schumann, con la Sonata per violino e pianoforte n. 1 in la minore op. 105. Appassionato e romantico il primo movimento, seguito dal secondo più calmo e fluido e col ritorno al tema più giocoso e vivace dell’Allegretto finale, che riporta al tema iniziale in un’alternanza di toni maggiori e minori. A seguire la romantica Sonata in la maggiore per violino e pianoforte di César Franck ed ha chiuso il concerto una delle pagine più celebri di Camille Saint- Saëns, compositore francese che contribuì in modo significativo allo sviluppo del repertorio violinistico con i suoi tre concerti per violino e orchestra e altre opere più brevi per il medesimo organico; fra queste  l’Introduzione e Rondò capriccioso op. 28, eseguita all’auditorium, intrisa di ritmi tipici della musica spagnola. Un bel concerto, molto applaudito dal pubblico presente,  in cui si sono fuse le tradizioni musicali  tedesca e francese, interpretate in modo eccellente dalla sensibilità e maestria di Francesco Manara  al violino e Dario Candela al pianoforte. Le note appassionate del primo violino della Scala e del  collega pianista hanno affascinato il pubblico. Perfetta la loro intesa e gradevolissimi i bis concessi di Fritz Kreisler (Sofferenza d’amore e gioie d’amore) e di Elgar (Saluto d’amore e la capricciosa).  Foto di Carmelo La Fratta

Gaetano Laudadio

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