Un appuntamento di grande prestigio della 70ª Stagione
Concertistica degli Amici della Musica
Sono passati circa 7 anni dall’unica appassionante esibizione di
Giovanni Allevi a Taranto, che ora ritorna per un nuovo concerto al Teatro
Orfeo. Avevo avuto modo di riascoltarlo ancora al Petruzzelli a Bari, apprezzando ulteriormente le sue incredibili qualità
artistiche. Il suo concerto a Taranto è un avvenimento di grande risonanza per
la sua straordinaria comunicativa, per
la sua musica che tanto emoziona e che
sa richiamare tanti giovani, facendoli
avvicinare anche al repertorio di musica classica. Il Giovanni Allevi Piano Solo Tour 2014,
inserito nella 70ª Stagione Concertistica degli Amici della Musica è
l'evento artistico più importante dell'anno per la città jonica. Ho
rivolto alcune domande all’illustre pianista marchigiano, chiedendogli anzitutto
informazioni sulla sua vena creativa in
questo momento e chiedendogli quale fase
stia vivendo la sua ispirazione. “Sta iniziando una fase bellissima, dove
raccolgo un dono che è risultato di una vita di battaglie: la libertà di
espressione. Finalmente scrivo musica senza rendere conto a nulla, senza
doverla piegare a standard radiofonici, discografici, televisivi, senza doverla
uniformare a correnti accademiche. Ora la mia è una musica libera dalla critica
e addirittura dallo stesso consenso. A completare il quadro c'è un pubblico
fantastico che ama e si rivede nella mia libertà, e che ha deciso di seguirmi
nelle mie sperimentazioni.” Così ha risposto alla prima domanda, e dopo
abbiamo chiesto se il suo successivo e
più recente impegno di Direttore d’Orchestra, quale ruolo abbia avuto ed ha, e
se continuerà a dirigere. “E' davvero entusiasmante per me imbarcarmi
in progetti di musica sinfonica. L'orchestra mi emoziona fin nel profondo ed
ascoltare una musica che non esisteva se non nella mia mente, è una delle gioie
più grandi che possa mai provare. L'ultimo lavoro è stato il mio concerto per
violino e orchestra, che spero di dirigere ancora, magari finalmente al fianco
di un solista italiano. Ma la parentesi sinfonica continuerà, avendo scritto molta
musica che per ora è chiusa nel cassetto”. Può essere, questo impegno di
direzione d’orchestra, un preludio anche
ad un impegno nella lirica? “Stavo
riflettendo sul fatto che sono una persona molto timida e taciturna. La più
grande dote che riconosco nelle persone è l'attitudine a dire solo ciò che è
necessario. Viviamo inoltre in un'epoca dove tutti parlano, alzano la voce,
tutti commentano, giudicano. Forse per questo non mi sono mai avvicinato alla
lirica, che rappresenta l'esaltazione della parola tramite le note. Credo che
il silenzio sia l'essenza profonda della mia musica”. Dopo queste chiare risposte, non rimane che godere
del suo concerto al Teatro Orfeo, lunedi 7 aprile alle ore 21.00.
Gaetano Laudadio
Nessun commento:
Posta un commento