domenica 6 aprile 2014

GIOVANNI ALLEVI PRESENTA LA SUA “MUSICA LIBERA”

Un appuntamento di grande prestigio della 70ª Stagione Concertistica degli Amici della Musica

Sono passati circa 7 anni dall’unica appassionante esibizione di Giovanni Allevi a Taranto, che ora ritorna per un nuovo concerto al Teatro Orfeo. Avevo avuto modo di riascoltarlo ancora al Petruzzelli a Bari,  apprezzando ulteriormente le sue incredibili qualità artistiche. Il suo concerto a Taranto è un avvenimento di grande risonanza per la sua straordinaria comunicativa,  per la sua musica che tanto emoziona e che  sa richiamare tanti giovani, facendoli  avvicinare anche al repertorio di musica classica.  Il Giovanni Allevi Piano Solo Tour 2014, inserito nella 70ª Stagione Concertistica degli Amici della Musica  è  l'evento artistico più importante dell'anno per la città jonica. Ho rivolto alcune domande all’illustre pianista marchigiano, chiedendogli anzitutto informazioni sulla sua vena creativa  in questo momento e chiedendogli  quale fase stia vivendo  la sua ispirazione. “Sta iniziando una fase bellissima, dove raccolgo un dono che è risultato di una vita di battaglie: la libertà di espressione. Finalmente scrivo musica senza rendere conto a nulla, senza doverla piegare a standard radiofonici, discografici, televisivi, senza doverla uniformare a correnti accademiche. Ora la mia è una musica libera dalla critica e addirittura dallo stesso consenso. A completare il quadro c'è un pubblico fantastico che ama e si rivede nella mia libertà, e che ha deciso di seguirmi nelle mie sperimentazioni.” Così ha risposto alla prima domanda, e dopo abbiamo chiesto se  il suo successivo e più recente impegno di Direttore d’Orchestra, quale ruolo abbia avuto ed ha, e se continuerà a dirigere.  “E' davvero entusiasmante per me imbarcarmi in progetti di musica sinfonica. L'orchestra mi emoziona fin nel profondo ed ascoltare una musica che non esisteva se non nella mia mente, è una delle gioie più grandi che possa mai provare. L'ultimo lavoro è stato il mio concerto per violino e orchestra, che spero di dirigere ancora, magari finalmente al fianco di un solista italiano. Ma la parentesi sinfonica continuerà, avendo scritto molta musica che per ora è chiusa nel cassetto”. Può essere, questo impegno di direzione d’orchestra,  un preludio anche ad un impegno nella lirica? “Stavo riflettendo sul fatto che sono una persona molto timida e taciturna. La più grande dote che riconosco nelle persone è l'attitudine a dire solo ciò che è necessario. Viviamo inoltre in un'epoca dove tutti parlano, alzano la voce, tutti commentano, giudicano. Forse per questo non mi sono mai avvicinato alla lirica, che rappresenta l'esaltazione della parola tramite le note. Credo che il silenzio sia l'essenza profonda della mia musica”. Dopo queste  chiare risposte, non rimane che godere del  suo concerto al Teatro Orfeo, lunedi 7 aprile alle ore 21.00.

Gaetano Laudadio

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