Prosegue la stagione sinfonica della Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari
Bari - Pubblico competente ed appassionato, anche se non
molto numeroso ha assistito ad un
concerto di pregio che proponeva le sinfonie di due mostri della storia della
musica come Mozart e Mahler. In programma due sinfonie intense e
particolarmente interessanti come la Sinfonia n. 40 in sol minore K 550 di
Wolfgang Amadeus Mozart e la Sinfonia n. 4 in sol maggiore per orchestra e
soprano di Gustav Mahler.
Sul podio del Petruzzelli l’Orchestra del Petruzzelli
diretta da un bravissimo John Axelrod e la solista la soprano Mihaela Marcu. La
Sinfonia n.40 di Mozart composta nel 1788 per balli, con tema abbastanza
ripetitivo e tranquillo è, forse, la più famosa del compositore salisburghese. Eseguita dalla sola orchestra, Mozart amava
definirla "musica con la M
minuscola" , ma rimane, in realtà, un autentico capolavoro, che rispetta
pienamente gli schemi del '700. Per la
semplicità e cantabilità con cui si sviluppano e si susseguono le varie
melodie, questa sinfonia è stata ingiustamente considerata leggera, ma
successivamente è stata fortemente rivalutata per i suoi contenuti intimi e
drammatici. Un secolo dopo Mahler, a
cavallo del 1900, compose la Sinfonia n.
4, che rappresenta un’eccezione, sia per lo stile che per l’organico orchestrale
meno imponente rispetto ad altre sue sinfonie e ne fa un’opera fondamentale nel
suo percorso compositivo. La quarta
sinfonia chiude il primo periodo del ciclo produttivo del compositore boemo, e
contiene una riflessione sui temi della morte e dell’infanzia in un anelito
struggente a superare l’esistenza
terrena. Il quarto movimento, che ha un carattere popolare e vagamente
infantile, ha visto la partecipazione del soprano Michaela Marcu. In essa,
all’orchestra si aggiunge la voce del soprano che intona un Lied “La voce
celestiale”, che decanta le gioie del paradiso con l’ingenuità del
fanciullo. Tra tutti i protagonisti ha
favorevolmente impressionato la direzione di John Axelrod, che pur senza
bacchetta ma con un gesto estremamente preciso e chiaro, ha diretto la giovane
ma attrezzatissima Orchestra della Fondazione barese; tutti gli orchestrali hanno assecondato ogni
sua minima indicazione con estrema attenzione e puntualità. Autorevole e pulita
la direzione di John Axelrod che a fine concerto è stato festeggiato dagli orchestrali che battevano
gli archetti sui leggii (nel linguaggio non verbale dei musicisti significa
piena approvazione...) e rumorosamente i piedi per terra. Ottima la performance
dell’intera orchestra, impegnata severamente soprattutto nella seconda parte
con la sinfonia di Mahelr e comunque, estremamente efficace nell’esecuzione della
stupenda sinfonia di Mozart.
Gaetano Laudadio
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