domenica 20 aprile 2014

MOZART E MAHLER IN UNO STIMOLANTE CONCERTO AL PETRUZZELLI

Prosegue la stagione sinfonica della Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari

Bari - Pubblico competente ed appassionato, anche se non molto numeroso  ha assistito ad un concerto di pregio che proponeva le sinfonie di due mostri della storia della musica come Mozart e Mahler. In programma due sinfonie intense e particolarmente interessanti come la Sinfonia n. 40 in sol minore K 550 di Wolfgang Amadeus Mozart e la Sinfonia n. 4 in sol maggiore per orchestra e soprano di Gustav Mahler.

Sul podio del Petruzzelli l’Orchestra del Petruzzelli diretta da un bravissimo John Axelrod e la solista la soprano Mihaela Marcu. La Sinfonia n.40 di Mozart composta nel 1788 per balli, con tema abbastanza ripetitivo e tranquillo è, forse, la più famosa del compositore salisburghese.  Eseguita dalla sola orchestra, Mozart amava definirla  "musica con la M minuscola" , ma rimane, in realtà, un autentico capolavoro, che rispetta pienamente gli schemi del '700.  Per la semplicità e cantabilità con cui si sviluppano e si susseguono le varie melodie, questa sinfonia è stata ingiustamente considerata leggera, ma successivamente è stata fortemente rivalutata per i suoi contenuti intimi e drammatici. Un secolo dopo  Mahler, a cavallo del 1900,  compose la Sinfonia n. 4, che rappresenta un’eccezione, sia per lo stile che per l’organico orchestrale meno imponente rispetto ad altre sue sinfonie e ne fa un’opera fondamentale nel suo percorso compositivo.  La quarta sinfonia chiude il primo periodo del ciclo produttivo del compositore boemo, e contiene una riflessione sui temi della morte e dell’infanzia in un anelito struggente a  superare l’esistenza terrena. Il quarto movimento, che ha un carattere popolare e vagamente infantile, ha visto la partecipazione del soprano Michaela Marcu. In essa, all’orchestra si aggiunge la voce del soprano che intona un Lied “La voce celestiale”, che decanta le gioie del paradiso con l’ingenuità del fanciullo.  Tra tutti i protagonisti ha favorevolmente impressionato la direzione di John Axelrod, che pur senza bacchetta ma con un gesto estremamente preciso e chiaro, ha diretto la giovane ma attrezzatissima Orchestra della Fondazione barese;  tutti gli orchestrali hanno assecondato ogni sua minima indicazione con estrema attenzione e puntualità. Autorevole e pulita la direzione di John Axelrod che a fine concerto è stato  festeggiato dagli orchestrali che battevano gli archetti sui leggii (nel linguaggio non verbale dei musicisti significa piena approvazione...) e rumorosamente i piedi per terra. Ottima la performance dell’intera orchestra, impegnata severamente soprattutto nella seconda parte con la sinfonia di Mahelr e comunque, estremamente efficace nell’esecuzione della stupenda sinfonia di Mozart. 
Gaetano Laudadio

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