Il 22 e 24 maggio 2021
il Festival del Maggio Musicale Fiorentino
al Festival di Pentecoste di Salisburgo,
con Zubin Mehta alla guida del Coro e
dell’Orchestra del Maggio.
In programma un concerto sinfonico con
Maxim Vengerov e Tosca in forma di
concerto,
con Anna Netrebko, Jonas Kaufmann e Luca
Salsi.
Il Maggio manca da Salisburgo da 25 anni; l’ultima nel 1996 sempre con
Zubin Mehta.
Un importantissimo ritorno del Maggio
Musicale Fiorentino sulla scena internazionale al prestigioso Festival di Pentecoste di Salisburgo –
diretto da Cecilia Bartoli - con due
date in cartellone dirette dal maestro Zubin
Mehta il 22 e 24 maggio 2021. In programma un concerto sinfonico con
musiche di Mendelssohn e Respighi, con la presenza del violinista Maxim Vengerov per il 22 maggio e, per
chiudere il Festival, una attesissima esecuzione già tutta esaurita, in forma
di concerto, dell’opera Tosca, di
Giacomo Puccini, che vedrà schierarsi sul palco della Grosses Festpielhaus di
Salisburgo, tra gli interpreti principali, Anna
Netrebko, Jonas Kaufmann e Luca Salsi.
L’ultima volta del Maggio, con il suo Coro e l’Orchestra, a
Salisburgo fu 25 anni fa, nel 1996, sempre con Zubin Mehta. L’invito a
partecipare al Festival di Pentecoste del 2021 è giunto al sovrintendente del
Maggio Alexander Pereira la scorsa
estate da Cecilia Bartoli, dal 2012
- e fino al 2026 - direttrice artistica del Festival che fu fondato nel 1973 da
Herbert von Karajan. Interamente dedicata a Roma col titolo “Roma Aeterna”
questa edizione è un omaggio di Cecilia Bartoli alla sua città natale e in
questo solco risiede il fil rouge del
programma proposto dal Maggio Fiorentino per le due date. Nel segno di un
omaggio all’Italia, oltre alla dedica alla Capitale, è anche da considerarsi la
partecipazione del Maggio Musicale
Fiorentino, in questo caso anche la prima istituzione musicale italiana -
in un periodo storico segnato dalla pandemia e dai primi allentamenti alle
restrizioni - a varcare i confini del Paese e rappresentarlo culturalmente in una
tournée. Il 22 maggio, dunque, con la
direzione del maestro Zubin Mehta,
sui leggii dell’Orchestra del Maggio, due composizioni di Felix Mendelssohn: la
sinfonia n.4 in la maggiore, op. 90 Italiana,
e il concerto per violino e orchestra in mi minore, op.64, con il violinista Maxim Vengerov; inoltre di Ottorino
Respighi, il poema sinfonico Pini di Roma.
Il 24 maggio, per il gran finale del Festival di Pentecoste,
il maestro Mehta torna sul podio del
Coro e dell’Orchestra del Maggio, con l’attesissima (e già esaurita) Tosca di Giacomo Puccini, che schiera
sul palcoscenico i nomi di Anna Netrebko,
Jonas Kaufmann, Luca Salsi, Alessandro Spina, Alfonso Antoniozzi, Francesco Pittari,
Giulio Mastrototaro, Adolfo Corrado e con Cecilia Bartoli che ha riservato per sé il ruolo del pastorello, il
primissimo della sua carriera. Direttore del Coro è Lorenzo Fratini. Il Coro di voci bianche è il Salzburger
Festspiele und Theater Kinderchor. Tosca
è uno dei titoli operistici più cari del maestro Mehta che lo ha diretto per la
prima volta nel 1963 da allora affrontandolo innumerevoli volte in scena nei
principali teatri di tutto il mondo e in diverse incisioni discografiche. Solo
con i complessi del suo Maggio Fiorentino in sei edizioni per 30
rappresentazioni, l’ultima delle quali lo scorso 19 maggio in una trionfale
esecuzione in forma di concerto per festeggiare il suo ottantacinquesimo
compleanno.
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