Roberto Abbado torna
sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo, dopo il grande successo
di Lucia di Lammermoor. In programma musiche di Berlioz e Musorgskij.
Un programma raffinato che
ha come tema principale, comune a tutte e tre le composizioni, quello della
morte: i Tristia per coro e orchestra di Hector Berlioz,
i Canti e danze della Morte per basso e orchestra e i Quadri di
un'esposizione di Modest Musorgskij.
A dirigere l’Orchestra del Teatro Massimo Roberto Abbado,
Maestro del Coro Ciro Visco. Protagonista il basso Marko
Mimica, che al Teatro Massimo è già stato un apprezzatissimo Escamillo
in Carmen, con la regia di Bieito nel 2016, un drammatico Banco nel Macbeth
di Verdi, con la regia di Emma Dante e direzione di Gabriele Ferro per
l'inaugurazione 2017, infine nel 2019 l'impressionante Balthazar ne La
favorite di Donizetti e la direzione di Francesco Lanzillotta.
Si comincia con i Tristia di Berlioz, ispirati all'Amleto
di Shakespeare. I tre brani, composti a distanza di anni, alludono
esplicitamente alla vicenda di Amleto: il primo, Méditation religieuse,
traduce in francese una poesia del poeta irlandese Thomas Moore. Riflessioni
sulla caducità della vita affini a quelle del principe danese; seguono La
mort d'Ophélie, che riprende il racconto della morte di Ofelia affidata al
coro femminile, e la Marche funèbre pour la dernière scène d'Hamlet,
composta per concludere le rappresentazioni della tragedia di Shakespeare, con
il lamento inarticolato affidato al Coro.
La morte è il tema anche dei
Canti e danze della morte Modest Petrovič Musorgskij, una
raccolta di quattro canzoni scritte dal compositore russo per voce e
pianoforte, che saranno eseguiti nella versione per orchestra realizzata da Dmitrij
Šostakóvič nel 1962. In ognuna delle canzoni che affondano le radici
nell'immenso humus dell'anima popolare russa, appare sempre prima del tempo la
Morte che non concede scampo agli esseri umani: un bimbo e la sua mamma
disperata, una giovane malata, un contadino ubriaco che si è perduto nella
neve, due interi eserciti che si sono sterminati.
Stesso tema anche per i Quadri
di un'esposizione di Musorgskij, suite per pianoforte solo scritta
nell'arco di soli venti giorni presentata nella versione per orchestra di
Maurice Ravel che li ha resi famosi. Furono composti in ricordo dell'architetto
e pittore Viktor Hartmann, amico di Musorgskij, prematuramente scomparso nel
1873: il tema della morte affiora in particolare negli ultimi quadri, quando
anche la Promenade iniziale, che si ripete fungendo da collegamento
tra un quadro e l'altro, si trasforma in un dialogo Cum mortuis in lingua
mortua.
L’accesso in Teatro sarà
sempre regolato dalle norme di distanziamento. Il pubblico avrà accesso
esclusivamente ai palchi e al loggione. Biglietti: da 30 a 10
euro. Prevendite al botteghino del Teatro Massimo e on-line su ticketone.it.
Botteghino: da lunedì a sabato dalle 9.30 alle 15.30 e a partire da
due ore prima dell’inizio del concerto. biglietteria@teatromassimo.it
091 6053580. Il Call center è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle
18.00 per info e acquisto telefonico: Tel. 091 8486000.
PROGRAMMA
30 maggio ore 19.00
ROBERTO ABBADO
BERLIOZ - MUSORGSKIJ
Direttore Roberto Abbado
Basso Marko Mimica
Maestro del Coro Ciro Visco
Hector Berlioz Tristia op. 18 per coro e orchestra
Modest Petrovič Musorgskij Canti e danze della morte (orchestrazione
Dmitrij Šostakóvič)
Modest Petrovič Musorgskij Quadri di un’esposizione (orchestrazione
Maurice Ravel)
Orchestra e Coro del Teatro Massimo
Nessun commento:
Posta un commento