L’opera torna dal vivo: L’italiana in Algeri con Dantone per gli Under30, Le nozze di Figaro con Harding ricordando Strehler.
La programmazione con
il pubblico in sala prosegue il 17 maggio con il concerto di Harding ma il
calendario prevede anche un recital di Marianne Crebassa il 6 giugno, una serata
di danza dal 9 giugno e un recital di Maurizio Pollini il 25 giugno.
E sulle porte dei
palchi arrivano le schede storiche.
Dopo l’apertura al pubblico con il
concerto del Coro e dell’Orchestra del Teatro alla Scala diretti da Riccardo
Chailly il 10 maggio con la partecipazione di Lise Davidsen e l’ospitalità dei
Wiener Philharmoniker diretti da Riccardo Muti l’11, la programmazione
scaligera prosegue nei mesi di maggio e giugno con un calendario ricco di
appuntamenti dal vivo e in streaming.
L’attuale assetto della sala, con la
copertura della platea che permette di accogliere gli strumentisti distanziati,
verrà modificato nel corso del mese di giugno, consentendo al pubblico di
tornare a prendere posto in platea a partire dal concerto di Maurizio Pollini
il 25.
La capienza per gli spettacoli è di 500
spettatori come previsto dalle norme di sicurezza. Nel caso de L’italiana in Algeri sarà possibile
ospitare soltanto 200 spettatori.
L’orario di inizio degli spettacoli è
fissato per le ore 19, tranne che per L’italiana
in Algeri che inizierà alle 19.10, e per Le nozze di Figaro che inizieranno alle 18.30. Gli orari tuttavia
potrebbero variare per effetto di nuove norme relative al coprifuoco: si
consiglia di verificare sempre sul sito www.teatroallascala.org.
Il pubblico che tornerà a occupare i
palchi scaligeri troverà affissa all’interno della porta una scheda che
sintetizza la storia di quel palco e i nomi delle famiglie a cui è appartenuto.
I testi erano stati preparati dal professor Franco Pulcini a partire dai
materiali relativi alla mostra “Nei palchi della Scala” ospitata dal Museo
Teatrale nella Stagione 2019-2020.
Gli spettacoli in presenza di pubblico
Il primo appuntamento dal vivo è il
concerto della Filarmonica della Scala diretta da Daniel Harding lunedì
17 maggio, con un programma composto dall’Ouverture dal Freischütz e dalla Sinfonia n° 9 di
Dvořák: felice ritorno di un direttore fortemente legato alla Scala che sarà
impegnato anche nelle Nozze di Figaro
in scena dal 26 giugno. Il concerto sarà
trasmesso anche in streaming sui canali del Teatro.
Martedì 25 maggio Ottavio Dantone
dirige L’italiana in Algeri di
Gioachino Rossini nel classico allestimento di Jean-Pierre Ponnelle che
aprì la Stagione 1973/74, unico caso di 7 dicembre “buffo” nella storia
scaligera qui ripreso da Grischa Asagaroff. Debutta alla Scala come Isabella la
trentenne Cecilia Molinari, cresciuta all’Accademia Rossiniana di Pesaro
e affermatasi tra le più interessanti giovani voci per questo repertorio. Con
lei l’esperienza di Carlo Lepore come Mustafà e l’eleganza di Maxim
Mironov come Lindoro, mentre Taddeo è Marco Filippo Romano.
La serata, concepita unicamente per lo streaming prima del decreto di riapertura, è aperta in esclusiva al pubblico degli Under30 che avrà accesso alle Gallerie al prezzo unico di 20 euro. Lo spettacolo sarà trasmesso in diretta stereofonica da RAI Radio Tre.
Il 6 giugno torna in recital Marianne
Crebassa, che è entrata nel cuore dei milanesi con una serie di
interpretazioni incantevoli per freschezza, eleganza e musicalità, da Lucio Silla e Le nozze di Figaro di Mozart a L’enfant
et les sortilèges di Ravel, Tamerlano
di Händel, La Cenerentola di Rossini
fino alla partecipazione con la Habanera da Carmen
alla Serata “…a riveder le stelle” lo scorso 7 dicembre. Al pianoforte Alphonse
Cemin. Il recital sarà trasmesso anche in streaming sui canali del Teatro.
La
danza ritrova il pubblico dal vivo mercoledì 9, giovedì 10 e venerdì
11 giugno alle ore 19 con una serata dedicata a quattro importanti
coreografi. Sono per la prima
volta in cartellone alla Scala le firme di András Lukács - con Movements
to Stravinsky, creato nel 2017 su una scelta di brani da balletti
e composizioni orchestrali di Igor’ Stravinskij, di cui quest’anno ricorre il
50° anniversario della scomparsa - e di Jiří Bubeníček, di cui il Balletto scaligero presenterà
uno dei momenti più intensi del balletto Le
souffle de l’esprit,
Canon in D Major, celeberrimo trio maschile che si sviluppa sul Canone
in re magg. di Johann Pachelbel. Accanto a questi debutti, il ritorno di Concerto
DSCH, balletto di Alexei
Ratmansky sul Concerto No. 2 in Fa maggiore, op. 102 di Šostakovič, e una nuova, ampliata versione di Verdi
Suite, balletto creato da Manuel Legris per l’evento “…a riveder
le stelle”. Ora per la prima volta potrà essere presentato davanti a un
pubblico, e per questa nuova ripartenza Manuel Legris ha deciso di ampliare il
progetto iniziale. Sarà Kevin Rhodes a dirigere l’Orchestra della
Scala.
Venerdì 25 giugno torna al Piermarini Maurizio Pollini, una leggenda del pianoforte
che ha intrecciato tutto il suo percorso artistico e culturale con quello del
nostro Teatro. Sarà il primo spettacolo per il quale il pubblico potrà
ritrovare posto anche in platea.
Daniel Harding, che alla Scala ha diretto un 7 dicembre, sei titoli d’opera e innumerevoli concerti in sede e in tournée con la Filarmonica, è tra i direttori più amati dall’Orchestra e dal pubblico milanesi e sarà protagonista dell’omaggio a Strehler nel centenario della nascita con le leggendarie Nozze di Figaro, sabato 26 e martedì 29 giugno e il 2 luglio, nella ripresa di Marina Bianchi. Uno spettacolo leggendario, nato a Parigi in difficile collaborazione tra il grande regista e Sir Georg Solti e poi ripreso regolarmente alla Scala a partire dal 1981 con la direzione di Riccardo Muti e quindi di Gerard Korsten, Giovanni Antonini e, nel 2012, di Andrea Battistoni. Harding può contare su un cast di sicuro valore: come Figaro debutta alla Scala Luca Michieletti, nato nel 1985, che dopo una brillante carriera di attore e regista teatrale ha intrapreso con successo la carriera di baritono, cantando tra l’altro la parte del Conte con Riccardo Muti; Susanna è Rosa Feola, beniamina del nostro pubblico dopo le felici prove ne La gazza ladra e Don Pasquale diretti da Riccardo Chailly e L’elisir d’amore diretto da Michele Gamba. La parte della Contessa è affidata a Julia Kleiter, già ascoltata nel Freischütz diretto da Myung-Whun Chung, i cui prossimi impegni includono Eva nei Meistersinger a Monaco e ancora Contessa a Dresda. Alle sue terze Nozze scaligere è il carismatico Simon Keenlyside, già Conte con Muti nel 1997 e con Franz Welser-Möst nel 2016, mentre nei panni di Cherubino debutta il mezzosoprano bulgaro Svetlina Stoyanova, che dopo aver cantato in diverse occasioni all’Opera di Vienna proprio come Cherubino oltre che come Rosina, ha debuttato in Italia nell’estate 2020 al Festival Rossini di Pesaro.
I biglietti
Lo
spettacolo L’italiana in Algeri del 25 maggio 2021 sarà in vendita
esclusiva per gli Abbonati Under 30 del Teatro alla Scala a partire da mercoledì
19 maggio alle ore 14, online sui canali dedicati al pubblico Under 30.
Per l’assetto artistico dello spettacolo saranno messi in vendita i soli posti
delle Gallerie.
Il
balletto dedicato ai Quattro coreografi del 9, 10 e 11 giugno 2021 e il recital
di canto di Marianne Crebassa del 6 giugno 2021 saranno in prelazione
per gli Abbonati del Teatro alla Scala a partire da giovedì 20 maggio
alle ore 14, sul sito di vendita dedicato.
Eventuali
biglietti residui e i posti di galleria a visibilità ridotta saranno in vendita
esclusivamente online a partire da martedì 25 maggio alle ore 14.
Il
recital pianistico di Maurizio Pollini
e lo spettacolo Le nozze di Figaro saranno
in prelazione per gli Abbonati del Teatro alla Scala a partire da giovedì
10 giugno alle ore 14, sul sito di vendita dedicato. I biglietti residui
saranno in vendita esclusivamente online a partire da martedì 15 giugno alle
ore 14.
Eventuali
variazioni alle date e agli orari indicati saranno pubblicate sul sito del
Teatro alla Scala.
Gli spettacoli in streaming (sul sito e
sulle pagine FB e YouTube del Teatro)
Giovedì 13 maggio alle ore 19 il Teatro alla Scala trasmetterà
una lezione di Massimo Murru sul
ruolo di Des Grieux. Lo streaming consente uno
sguardo sul lavoro di preparazione della variazione del primo atto, che esprime
tutto il mondo interiore del personaggio, assieme a quattro artisti che già
hanno avuto occasione di interpretare questo ruolo: Timofej Andrijashenko, Claudio
Coviello, Marco Agostino, Gabriele
Corrado.
Venerdì 14 maggio alle ore 19 il Teatro alla
Scala trasmetterà una lezione di Alessandra
Ferri sul ruolo di Manon con interpreti che nelle
recenti stagioni hanno impersonato o studiato questo ruolo, Martina Arduino, Nicoletta Manni e Virna Toppi, e permette di approfondire i
dettagli della variazione del secondo atto, allorché
Manon, entrata alla festa di Madame lussuosamente abbigliata al braccio di
Monsieur GM, danza ammirata da tutti gli uomini presenti.
Sabato 15 maggio alle ore 20 verrà trasmesso l’ultimo spettacolo senza pubblico, registrato l’8 e il 9 maggio. La “Serata Grandi Coreografi” si apre con pescatori e matadores, con il torero Espada e la Ballerina di strada (interpretati da Mattia Semperboni e Vittoria Valerio) dal primo atto del Don Chisciotte di Rudolf Nureyev, così come nel turbinio del virtuosismo di Gopak, danza nazionale ucraina di cui l’assolo coreografato da Rostislav Zakharov in Taras Bulba resta uno dei più famosi esempi e gran prova di bravura, qui danzato da Federico Fresi. Colori forti, quelli tipici del sud, nel passo a due da Cantata, celebre coreografia di Mauro Bigonzetti che con gestualità passionale e viscerale rievoca una bellezza mediterranea e selvaggia, attraverso una danza istintuale e vitalissima per inscenare il rapporto uomo-donna: la seduzione, la passione, le schermaglie, la gelosia. In scena Antonella Albano e Gioachino Starace.
Danza pura e brillantezza convivono nel Passo a tre (Thème Varié) e nella
Mazurka da Suite en blanc di Serge Lifar, creata nel 1943, su estratti musicali dal balletto Namouna di Édouard Lalo, Maria Celeste Losa, Timofej Andrijashenko,
Nicola Del Freo saranno i protagonisti del passo a tre e Claudio Coviello della Mazurka. Torna
quindi L’histoire de Manon di Kenneth MacMillan nell’appassionante
passo a due del primo atto (scena seconda) interpretato da Virna Toppi e Gabriele
Corrado e, per la prima volta, un assolo e un passo a due di grande
suggestione e rapimento da Spring and
Fall di John Neumeier, che portano in scena Timofej Andrijashenko e Agnese Di Clemente.
Nel decennale della sua scomparsa,
l’originalità di un altro grande del Novecento, Roland Petit, viene celebrata in due diversi momenti: da uno dei
suoi magistrali successi, Proust, ou les
intermittences du coeur, l’evocativo duetto maschile Le combat des anges, sull’Elégie
op. 24 per violoncello e pianoforte di Gabriel Fauré,
già apprezzato sul nostro palcoscenico, con Claudio Coviello e Marco
Agostino, e da un titolo mai presentato
prima alla Scala, Debussy pour sept
danseurs, creato nel 1990 su diverse composizioni per pianoforte di Claude
Debussy. Sarà il passo a due sulla Sarabande
da Pour le Piano, eseguita al
pianoforte da Fabio Ghidotti, a
essere interpretato dai nostri artisti Martina
Arduino e Marco Agostino,
lirico, elegante e delicato ma non privo della modernità di Petit.
A suggellare la serata, a riunire le anime
di questo tributo ai grandi coreografi, Marius
Petipa e Paquita, entusiasmante vetrina di grande danza, per i solisti e
il Corpo di Ballo, in primis Nicoletta Manni, Nicola Del Freo, Maria Celeste Losa, Martina
Arduino, Vittoria Valerio e Alessandra Vassallo, impegnati nel Grand
Pas e nelle variazioni del secondo atto, tra i risultati più alti mai
raggiunti dell’arte di Petipa.
Domenica 23 maggio alle 18.30 in diretta streaming dal Ridotto dei Palchi un nuovo appuntamento con la serie di incontri “Grandi voci alla Scala”, protagonista Mariella Devia.
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