lunedì 31 maggio 2021

TUTTI GLI APPUNTAMENTI DEL RAVENNA FESTIVAL DAL 2 ALL'8 GIUGNO.

 

               TUTTI GLI APPUNTAMENTI
DAL 2 ALL'8 GIUGNO




È una dedica d’amore quella della XXXII edizione del Festival, che trae ispirazione dal VII centenario della morte di Dante per un nuovo capitolo del percorso iniziato con la nascita stessa della manifestazione: tra giugno e ottobre, “Dedicato a Dante” propone una miriade di eventi, pianeti e satelliti che ruotano attorno al sole centrale del Poeta e del suo capolavoro ma seguono anche altre e più eccentriche orbite. 

 

2, 3 GIUGNO

21.30 Basilica di S. Vitale

Si torna a S. Vitale con la prima di Teodora, opera da camera commissionata a Mauro Montalbetti su libretto e drammaturgia di Barbara Roganti.

 

 

4 GIUGNO

18.30 Chiostro della Biblioteca Classense

 

In Quelle sirene delle sfere: il poema sinfonico della Commedia, uno dei più apprezzati musicologi italiani, Piero Mioli, riflette sul rapporto tra Dante e la musica.

 

 

4, 5, 6 GIUGNO

21.30 Teatro Alighieri

 

Alessandra Ferri celebra quarant’anni di carriera con L’heure exquise di Béjart, in coproduzione con il Royal Ballet; al suo fianco Carsten Jung

 

 

5 GIUGNO

21.30 Rocca Brancaleone

 

Accademia Bizantina e Ottavio Dantone, in inedita versione Romantica, aprono la sezione sinfonica con l'"Italiana" di Mendelssohn e la "Renana" di Schumann.

 

 

6 GIUGNO

11.00 Duomo di Ravenna
In templo Domini

 

Musiche di Andrea Gabrieli e la Cappella Marciana diretta da Marco Gemmani per la prima delle liturgie, celebrata dall'Arcivescovo di Ravenna-Cervia Mons. Ghizzoni. 

 

 

6 GIUGNO

21.30 Rocca Brancaleone

 

La Cappella Marciana rende omaggio ai 1600 anni dalla fondazione di Venezia con il concerto La Pala d’oro di San Marco nella Rocca costruita dai Veneziani.

 

 

7, 8 GIUGNO

19.30 S. Francesco
Vespri danteschi

 

In Dante e i trovatori Enea Sorini e Peppe Frana seguono il filo rosso che unisce Dante alla tradizione trobadorica provenzale.

 

 

8 GIUGNO

21.00 Rocca Brancaleone

 

Olga Tokarczuk, poetessa e scrittrice polacca Premio Nobel nel 2018, dialoga sulla parola poetica da Dante a oggi, tra natura, politica e misticismo. 

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