mercoledì 11 novembre 2015

IL FESTIVAL VERDI AL SENATO PER IL RICONOSCIMENTO LEGISLATIVO





Conferenza stampa in Senato per il riconoscimento legislativo del Festival Verdi

Roma, Sala Nassirya di Palazzo Madama
mercoledì 11 novembre 2015, ore 15.00

Si è svolta oggi, oggi mercoledì 11 novembre 2015 alle ore 15.00, nella Sala Nassirya di Palazzo Madama a Roma, la conferenza stampa #rinVerdiamoilfestival, sull’iniziativa legislativa promossa dalla Senatrice Maria Mussini, che, nell’ambito del disegno di legge n. 2111 «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016), mira a includere il Festival Verdi tra i festival contemplati dalla legge 20 dicembre 2012 n. 238 per il sostegno e la valorizzazione dei festival musicali e operistici italiani di assoluto prestigio internazionale. Alla conferenza stampa hanno preso parte la Senatrice Maria Mussini, Vicepresidente del gruppo Misto, Federico Pizzarotti, Presidente della Fondazione Teatro Regio di Parma e Sindaco di Parma, Laura Maria Ferraris, Assessore alla Cultura del Comune di Parma, Anna Maria Meo, Direttore generale della Fondazione Teatro Regio di Parma.

“Il Festival Verdi è ancora in attesa di ricevere piena cittadinanza tra le manifestazioni riconosciute e finanziate dalla normativa nazionale sui festival (la 238 del 2012) e ciò non è più accettabile. La manovra economica, quindi, è l'occasione giusta per rimediare e rinverdire, finalmente, la manifestazione intitolata a uno dei più grandi operisti e uomini di cultura del Paese”. La senatrice Maria Mussini illustra così i suoi emendamenti alla Legge di stabilità. “Al di là dei pur importanti finanziamenti economici, l’esclusione di questa manifestazione internazionale dalla cosiddetta “legge dei festival”, infatti, è un grave elemento di delegittimazione per una personalità che ha dato e continua a dare lustro all'Italia. Proprio in linea con la convinzione che ha questo governo riguardo al ruolo centrale della Cultura per il nostro sistema Paese, non possiamo permetterci di perdere altro tempo. L'enorme potenziale che l'Italia ha a disposizione non deve essere più sprecato. A cominciare dall'inesauribile eredità che ci ha lasciato Giuseppe Verdi, il compositore più eseguito al mondo”.

“Sostenere il Festival Verdi è sostenere il rilancio dell'immagine del nostro Paese a partire dalla cultura - dichiara Federico Pizzarotti, Presidente della Fondazione Teatro Regio di Parma e Sindaco di Parma. Noi abbiamo scelto di farlo attraverso un processo di risanamento del Teatro Regio di Parma e l'aumento delle relazioni internazionali, a partire dall'ingresso nel circuito di Opera Europa. Nessuno può sentirsi escluso da partecipare all'ottenimento di un riconoscimento che non ha un colore politico ma rappresenta un valore aggiunto per tutta la Nazione. Siamo convinti che il grande lavoro che si sta facendo per stimolare tutti a sentirsi custodi e mecenati del patrimonio non potrà non vedere la condivisione di questa richiesta dal Governo. Abbiamo iniziato dal bicentenario nel 2013 e crediamo sia giunto il momento”.

“Un provvedimento legislativo a favore del Festival Verdi, atteso da anni, sarebbe un grande risultato in termini di certezza e continuità per rendere meno difficoltosa una programmazione che deve finalmente diventare pluriennale, elemento imprescindibile per un rilancio del Festival a livello internazionale - dichiara Anna Maria Meo, Direttore generale del Teatro Regio di Parma. È un obiettivo per noi prioritario che siamo certi potrebbe  inoltre facilitare l'adesione al progetto da parte di sostenitori  privati per i quali l'assenza di un esplicito riconoscimento da parte dello Stato costituisce un vulnus che è tempo di superare. Siamo oggi qui perché convinti che questo riconoscimento sia dovuto all’uomo, all'artista e all'opera verdiana.

“Verdi è esempio dell’unicità italiana che sa diventare universale – ha dichiarato Laura Maria Ferraris, Assessore alla Cultura del Comune di Parma. Riconoscere il valore di Festival Verdi a livello nazionale è la necessaria e indispensabile legittimazione che consentirà di farlo evolvere attraverso la continuità e la sicurezza di prospettiva. Si tratta di riconoscere la rilevanza strategica della cultura come leva per innescare percorsi virtuosi che possano sviluppare conoscenza, attrattività con indubbie ricadute turistiche ed economiche”.

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