DOMENICA 11 APRILE, ORE 18: BLU70 STORY E IL MEGLIO DELLA MUSICA ITALIANA, IN STREAMING DAL TEATRO VERDI DI BRINDISI.
Ancora
un concerto in streaming dal Nuovo Teatro Verdi di Brindisi.
Questa volta la scelta vira verso i classici pop della musica italiana,
con la storia più che ventennale dei Blu70, online sui social domenica
11 aprile, a partire dalle 18. La band, formata da Efisio
Panzano alla voce, Alfredo Perchinenna al
basso, Paolo Mauro alle tastiere, Antonio
Bruno alla chitarra, Roberto Cati alla
batteria e da Alessandro Monteduro alle
percussioni, sarà accompagnata dalla cantante Maky
Ferrari, in cammino anche nell’avviata carriera da solista. Lo
spettacolo ripercorre la storia della band toccando grandi successi italiani:
il meglio degli anni Settanta, Ottanta e Novanta da ascoltare ma soprattutto
cantare con il gruppo, per farsi trasportare in quegli anni dal potere
evocativo della musica.
Il concerto, dal titolo
«Blu70 Story», sarà trasmesso sulle pagine Facebook di Fondazione
Nuovo Teatro Verdi, Comune di Brindisi, Riccardo Rossi
Sindaco di Brindisi, Teatro Pubblico Pugliese, Carmelo
Grassi, Blu70 Band, Pomodoro Pomodoro, Agenda Brindisi, Brindisi
Cronaca, Brindisi Oggi, Brindisi Report, Brindisi Time, Brundisium, Idea
Radio nel Mondo, L’Ora di Brindisi, Newspam, Nuovo
Quotidiano di Puglia online, Radio Skylab, sulla web-tv
Apulia (apuliawebtv.it) e ancora sul canale Youtube
della Fondazione Nuovo Teatro Verdi.
Centinaia
i concerti all’attivo della band, formata da professionisti tra i più
rappresentativi della scena musicale brindisina. Nel 2015 il gruppo traguarda
il terzo posto, su oltre quattromila band partecipanti, nel CapiTalent,
il format creato da Radio Capital per promuovere uno spazio di opportunità nel
suo palinsesto per la musica degli artisti emergenti, mentre nel 2016 la
vocalist della band, Noemi Castagnanova, approda sul palco del
Centro di Produzione Rai di Milano per partecipare, con
successo, al talent di RaiDue The Voice of Italy.
«Strada
facendo vedrai che non sei più da solo». Il concerto si apre con i versi di
«Strada facendo», pezzo celebre di Claudio Baglioni datato 1981,
una sorta di codice genetico dei Blu70, nati nel 1998 per rendere
omaggio a Lucio Battisti, scomparso qualche mese prima, su un palco di un
concerto organizzato dall’Amministrazione comunale. «Cantammo nella
piazzetta della biblioteca provinciale - ricorda Efisio Panzano -,
non eravamo band ma una formazione di musicisti che si componeva
nell’occasione per ricordare Lucio Battisti e la sua memorabile impronta sulla
musica italiana. Non pensavamo che quel medley sarebbe diventato il marchio di
fabbrica di una band che di lì in poi avrebbe suonato su centinaia di palchi,
tra piazze e teatri, con un nucleo storico attorno al quale si sono avvicendati
numerosi musicisti con il loro talento, la loro arte, il loro entusiasmo. Non a
caso cominciamo il concerto con “Strada facendo”, di strada ne abbiamo fatta
tanta celebrando la bellezza della musica e spaziando tra i generi. Ma
l’incipit rimane sempre Lucio Battisti e quel tributo, ormai tratto distintivo
dei nostri live, non mancherà anche nello streaming dal Verdi».
La
musica pop, nel suo linguaggio originale ed espressivo, ha sempre assorbito
tanto dalla realtà. Per questo «Blu70 Story» è la storia di oltre
trent’anni di costume, di rapporto con l’immaginario del tempo, con la società
declinata dal sentire comune, dalle mode, dalla evoluzione dei media, dalla
multimedialità, dagli stessi canali di uso e consumo della musica. I cantautori
sono come i poeti trovatori di un tempo, raccontano la storia e piantano parole
sui cambiamenti. Il concerto dei Blu70 attraversa epoche, ciascuna fissata
in una o più colonne sonore, e interpreti che hanno saputo unire la musica alle
immagini, alla tensione, alle sensazioni delle parole: quindi spazio ai grandi
classici di Pino Daniele, Claudio Baglioni, Lucio Dalla, Rino
Gaetano, Vasco Rossi, Fabio Concato, Renato Zero, Diodato,
Equipe 84, New Trolls. Con un pensiero di Maky Ferrari per
il mondo del teatro e della musica attraverso le parole di «Fai
rumore» di Diodato, perché “questo silenzio innaturale” tra le
poltrone vuote possa presto lasciare spazio alla realtà dello spettacolo dal
vivo. Un’ora di musica che ripercorre un pezzo di storia attraverso la storia
dei Blu70, le piazze, i viaggi, gli applausi, gli esordi, i ricordi,
l’amicizia, le comuni passioni. Pietre miliari di un’esperienza che non fa il
conto degli anni ma la sintesi di un repertorio che sublima l’amore per la
musica, in un periodo nel quale la musica dal vivo è ferma e medita il suo
secondo tempo. «Viviamo l’intervallo di un grande spettacolo - conclude Efisio
Panzano -. Un mondo girovago si è fermato e vive la sofferenza del
silenzio e del vuoto delle piazze e dei teatri, ma sono convinto che anche la
musica si riprenderà tutto, questo tempo negato è soltanto attesa, e il seguito
avrà l’energia di una liberazione, la stessa di una primavera. Lo
streaming ci dice che lo spettacolo dal vivo è ai blocchi di partenza, pronto a
rialzarsi e a tornare a correre».
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