giovedì 18 febbraio 2021

 Antonello Manacorda dirige la Quarta di Mahler, soprano Carmela Remigio in diretta streaming dal Teatro La Fenice

 
  
Con un concerto in diretta streamingAntonello Manacorda torna a dirigere l’Orchestra del Teatro La Fenice, stavolta per misurarsi con il genio creativo di Gustav Mahler. Il maestro di origini torinesi, direttore principale della Kammerakademie di Potsdam, guiderà la compagine fenicea nell’esecuzione della Sinfonia n. 4 in sol maggiore del compositore boemo, con la partecipazione del soprano Carmela Remigioimpegnata come voce solista del quarto movimento. L’appuntamento sarà ancora una volta sul webe in diretta streaming: il concerto sarà infatti trasmesso dal Teatro La Fenice domenica 21 febbraio 2021 alle ore 17.30 sul sito www.teatrolafenice.it e sul seguitissimo canale YouTube del Teatro, come di consueto in forma completamente gratuita. 

            Quello diretto da Antonello Manacorda è il primo di quattro appuntamenti sinfonici e corali che nelle prossime settimane, dal 21 febbraio al 6 marzo 2021, saranno trasmessi in diretta streamingdal Teatro La Fenice e dal Teatro Malibran: seguiranno infatti il concerto diretto da Juraj Valčuha con musiche di Debussy e Musorgskij (27 febbraio) e quello di Coro e strumentisti del Teatro La Fenice, diretto da Claudio Marino Moretti, che proporrà pagine del compositore lettone Pēteris Vasks e di Leonard Bernstein (28 febbraio); Tom Koopman sarà invece il protagonista dell’ultimo concerto di questo ciclo: il maestro olandese, al debutto sul podio veneziano, guiderà l’Orchestra del Teatro La Fenice in un programma dedicato a Bach e Beethoven (6 marzo). 
            Per comprendere la Quarta Sinfonia in sol maggiore per soprano e orchestra di Gustav Mahler (1860-1911) è necessario prendere le mosse da Des Knaben Wunderhorn(Il corno magico del fanciullo), la fortunata raccolta romantica di liriche popolari curata da Achim von Arnim e Clemens Brentano che fu per il compositore austriaco un generoso serbatoio ispiratore negli anni centrali della sua produzione. In particolare fu il Lied Das himmlische Leben(La vita celestiale) a diventare, dopo varie destinazioni creative, l’elemento generatore della composizione in programma. Mahler costruì deliberatamente il suo quarto lavoro sinfonico partendo da questa lirica, che appose come finale dell’opera attribuendogli il ruolo di momento culminante e conclusione della narrazione puramente musicale dei tre movimenti che lo precedono. Così, almeno, risulta dalla lettura dei ricordi di Alma Mahler, cui il marito 'spiegò' la Quarta, descrivendola a partire dall'immagine di un antico dipinto, un paesaggio immerso nella luce dorata di un tempo lontano, con la conclusione-rivelazione finale delle gioie del paradiso viste con gli occhi di un bambino, per il quale la beatitudine è piuttosto un'infinita abbondanza di ghiottonerie («Non riuscivo a pensare, allora, – commenta Alma – che egli l'aveva concepita in quel modo perché era così ingenuo – perché era lui un bambino»). 
Composta nelle estati del 1899 e 1900, la Quarta Sinfonia conclude il ciclo delle Wunderhorn-Symphonien, chiudendo, in definitiva, la prima fase del sinfonismo mahleriano; fu eseguita per la prima volta alla Tonhalle di Monaco, il 25 novembre 1901. 

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