TCBO: SU RAI5 IL FILM-OPERA ADRIANA
LECOUVREUR
Il capolavoro di
Cilea con la regia di Rosetta Cucchi sarà trasmesso da Rai Cultura in prima TV su
Rai5 mercoledì 10 marzo alle 21.15
Protagonista il soprano Kristine Opolais. Sul podio Asher Fisch
Prodotto dal Teatro Comunale di Bologna
insieme a Rai Cultura e registrato a porte chiuse a inizio febbraio, il nuovo
allestimento in versione film-opera dell'Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea - firmato da
Rosetta Cucchi e diretto da Asher Fisch - sarà trasmesso in prima visione su
Rai5 mercoledì 10 marzo alle 21.15, con la regia televisiva di Arnalda Canali.
«I quattro atti dell’opera diventano
quattro spaccati di epoche diverse, con le muse che hanno ispirato il proprio
tempo – spiega la regista pesarese Rosetta Cucchi, direttore artistico
del Wexford Festival Opera –. Un omaggio al teatro e al cinema che, in
questa produzione in collaborazione con la Rai, si trasforma in un film per la
televisione. La vera Adriana Lecouvreur ci racconta il primo capitolo della
storia, in un retropalco della prima metà del Settecento – prosegue la regista
–. Nel secondo atto saltiamo all’Ottocento ed ecco che la storia si colora di
toni più romantici: lei idealmente è una Sarah Bernhardt, tra le attrici che
più hanno interpretato il ruolo di Adriana nella tragedia di Legouvé e
Scribe. Nel terzo atto approdiamo agli anni ’20 del secolo scorso, dove il
cinema entra prepotente nella società del tempo e i sentimenti sono filtrati da
una macchina da presa. Tante sono le muse ispiratrici di quel periodo: da
Yvonne Printemps, protagonista di uno dei primi film muti ispirati alla
Lecouvreur, per arrivare a Greta Garbo o a Loie Fuller. Nell’ultimo capitolo
arriviamo agli anni ’70 del Novecento in una Parigi dominata dalla Nouvelle
Vague: una sorta di diario intimo di una generazione nuova ma inquieta dove la
nostra protagonista, che potrebbe ispirarsi ad Anna Karina o a Catherine
Deneuve, si confronta con se stessa e con l’immagine che il mondo ha di
lei, come in un film di Jean-Luc Godard e in questo spazio vuoto trova
finalmente la sua vera essenza».
Lo spettacolo, originariamente previsto lo
scorso maggio ma sospeso a causa dell’emergenza sanitaria, aprirà in maniera
inedita l’anno operistico 2021 del teatro felsineo. Protagonista in un
doppio debutto, nel ruolo del titolo e nella Sala Bibiena, è il soprano
lettone Kristine Opolais, reduce dal successo televisivo di “A riveder le
stelle” che ha sostituito la prima della Scala e tra le star più contese dai
principali teatri della scena internazionale, come la Metropolitan Opera di New
York, la Royal Opera House di Londra e la Bayerische Staatsoper di Monaco di
Baviera. A Bologna Opolais potrà interpretare una parte che «insegue da
sempre». Insieme a lei sono impegnati Luciano Ganci nella parte
di Maurizio, Veronica Simeoni in quelli della Principessa di Bouillon e
Nicola Alaimo nei panni di Michonnet. Completano la compagine vocale
Romano Dal Zovo (Principe di Bouillon), Gianluca Sorrentino (L’abate
di Chazeuil), Elena Borin (Mad.lla Jouvenot), Aloisa
Aisemberg (Mad.lla Dangeville), Luca Gallo (Quinault)
e Stefano Consolini (Poisson).
Sul podio dell’Orchestra del TCBO torna
l’israeliano Asher Fisch, Direttore principale della West Australian
Symphony Orchestra di Perth, dopo aver diretto il Fidelio di
Beethoven nel 2019 e ancora più recentemente i concerti
della riapertura del teatro negli scorsi mesi e quelli a porte chiuse
trasmessi in streaming su YouTube. Come di consueto, il Coro del TCBO è
istruito da Alberto Malazzi.
«In un momento difficile e incerto per la
vita dei teatri come quello che stiamo attraversando – dice il Sovrintendente
del Comunale di Bologna Fulvio Macciardi – la sfida è quella di
trovare soluzioni percorribili e sicure, mantenendo alta la qualità della
proposta artistica. Fondamentale diventa allora la collaborazione con la Rai, e
in particolare con Rai Cultura, che ci permette di produrre un nuovo spettacolo
con la formula del film-opera, e di portarlo in tutta Italia su Rai5. Il titolo
non è scelto certo a caso: il primo atto dell’Adriana Lecouvreur pensata
da Rosetta Cucchi sarà ambientato ai tempi della grande attrice, quel
Settecento che ha visto nascere il nostro splendido teatro progettato dal
Bibiena, che diventa lo sfondo ideale, anche fuori dal palcoscenico, per le
riprese televisive».
L’Adriana Lecouvreur venne
rappresentata per la prima volta al Teatro Lirico di Milano il 6 novembre 1902;
Cilea e il librettista Arturo Colautti trassero il soggetto dell’opera dal
dramma Adrienne Lecouvreur di Eugène Scribe ed Ernest Legouvé,
che a loro volta si ispirarono alla figura storica di Adrienne Couvreur, la
celebre attrice teatrale francese che nel Settecento rivoluzionò il modo di
recitare ricercando un’espressività più naturale. Nella storia del Comunale di
Bologna le traversie amorose dalle tinte crepuscolari dell’eroina di Cilea sono
state messe in scena con grandi interpreti del Novecento nel ruolo del titolo:
Magda Olivero nel 1956, Raina Kabaivanska nel 1982, Mirella Freni nel 1988 e,
per l’ultima volta, nel 1993. Assente dalla programmazione del Comunale da ventotto
anni, il capolavoro che consacrò Cilea come uno dei più importanti compositori
del panorama italiano a cavallo fra Otto e Novecento, sarà proposto per
questa versione film-opera nel nuovo allestimento con scene, costumi e
luci firmati rispettivamente da Tiziano Santi, Claudia
Pernigotti e Daniele Naldi, con le coreografie di Luisa
Baldinetti, presente anche nella veste di ballerina, e i video di Roberto
Recchia.
ADRIANA
LECOUVREUR
Commedia-dramma in quattro atti
Musica di Francesco Cilea
Libretto di Arturo Colautti
Direttore Asher
Fisch
Regia Rosetta Cucchi
Maestro del Coro Alberto Malazzi
Scene Tiziano Santi
Costumi Claudia Pernigotti
Luci Daniele Naldi
Coreografie Luisa Baldinetti
Video Roberto Recchia
Assistente alla regia Davide Gasparro
Collaboratore alla regia Stefania Panighini
Assistente alle scene Serena Treppiedi
Assistente ai costumi Massimo Carlotto
Personaggi e interpreti
Maurizio, Conte di Sassonia Luciano Ganci
Il principe di Bouillon Romano Dal Zovo
L’abate di Chazeuil Gianluca Sorrentino
Michonnet, direttore di scena della Comédie Française Nicola
Alaimo
Adriana Lecouvreur, della Comédie Kristine Opolais
La principessa di Bouillon Veronica Simeoni
Mad.lla Jouvenot, socia della Comédie Elena Borin
Mad.lla Dangeville, Aloisa Aisemberg
Quinault, socio della Comédie Luca Gallo
Poisson, socio della Comédie Stefano Consolini
Acrobata Davide Riminucci
Ballerina Luisa Baldinetti
Maggiordomo Michele Piccolo
Figuranti Allievi della Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra
Galante Garrone”
Orchestra, Coro e Tecnici del Teatro Comunale di Bologna
Nuova produzione del Teatro Comunale di Bologna
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