DANTEXPERIENCE
Musica, poesia,
immagini intorno alla Divina Commedia
PER IL SECONDO CONCERTO
DELLA STAGIONE SINFONICA 2015-2016
AL TEATRO FILARMONICO
DI VERONA
SABATO 16 GENNAIO 2016 ORE 20.30
DOMENICA 17 GENNAIO 2016 ORE 17.00
DOMENICA 17 GENNAIO 2016 ORE 17.00
La Stagione Sinfonica di Fondazione Arena prosegue al Teatro Filarmonico sabato 16 gennaio 2016 alle ore 20:30 e domenica 17 gennaio alle ore 17:00 con il concerto-spettacolo DanteXperience, un progetto del M° Vittorio Bresciani con Gianluca Brigo assistente alla regia, la partecipazione delle voci recitanti di Ugo Pagliai e Chiara Degani, insieme all’Orchestra e al Coro femminile dell’Arena di Verona preparato dal M° Vito Lombardi.
In programma, intervallate alla proiezione di
immagini di Gustave Doré e alla recitazione di brani tratti dalla Divina
Commedia, l’esecuzione della Francesca da Rimini, Fantasia sinfonica da
Dante op. 32 di Pëtr Il’ič Čajkovskij e la Dante-Symphonie per coro
femminile e orchestra di Franz Liszt.
L’evento, omaggio alla figura di Dante Alighieri in
occasione del 750° anniversario della nascita, si propone nella duplice veste
di concerto, con le musiche di Čajkovskij e Liszt, e spettacolo, attraverso la
recitazione di brani tratti dalla Divina Commedia con le voci recitanti di Ugo
Pagliai e Chiara Degani, arricchito dalle proiezioni di immagini elaborate da
illustrazioni del celebre pittore
e incisore francese Gustave Doré. Intento del M° Vittorio Bresciani, ideatore, regista e
direttore musicale, è quello di riattualizzare il più noto viaggio della
letteratura in un percorso che guidi il pubblico in un intreccio di musica,
poesia e immagini. Ogni spettatore è invitato a prendere parte al viaggio ultraterreno
di Dante passando dalle visioni dell’Inferno al faticoso cammino del
Purgatorio, fino alla contemplazione divina del Paradiso.
La prima idea di Čajkovskij
di una composizione ispirata al celebre
episodio di Francesca da Rimini risale all'inizio del 1876; nel corso di un
viaggio in treno dal sud della Francia a Bayreuth, il compositore russo rilegge
il quinto canto dell’Inferno e poco dopo inizia a stendere la partitura ad esso
ispirata con straordinaria facilità, tant’è che la terminerà dopo sole sei
settimane. Si legge in una lettera indirizzata al fratello Modest: "Ho
finito il mio nuovo lavoro, una fantasia su Francesca da Rimini. L'ho scritto
con amore e penso che l'aspetto dell'amore venga fuori abbastanza bene".
Il 9 marzo 1877 viene eseguita a Mosca per la prima volta riscuotendo l’unanime
successo del pubblico. La fantasia infatti descrive con grande ricchezza di
colori e immagini il tragico destino di Francesca e il suo infelice amore per
Paolo in una narrazione dagli accenti ora languidi, ora disperati, resi dall’orchestra
in un alternarsi di momenti più violenti ad altri di più lirico e struggente
raccoglimento.
La Divina Commedia era
molto amata anche da Liszt, che fin dai primi anni quaranta dell’800 si dedica
alla stesura di temi danteschi ispirati alle prime due cantiche senza tuttavia
giungere ad un progetto organico; la Dante-Symphonie per coro femminile e
orchestra viene ultimata solamente tra il 1855 e il 1856 ed eseguita a
Dresda nel novembre 1857. Per la prima esecuzione Liszt aveva commissionato al
pittore tedesco Bonaventura Genelli una serie di 27 disegni ispirati ad
altrettanti momenti della Divina Commedia, a conferma dell’intento del
compositore austriaco di abbinare delle immagini alla sua Sinfonia. Ed è in
quegli stessi anni che l’incisore francese Gustave Doré realizza un grande
ciclo di illustrazioni che sarebbero divenute tra le più note ispirate al Poema
dantesco; Liszt e Doré si incontrano a Parigi nel 1861, e il loro sodalizio è suggellato
da una storica esecuzione della Dante-Symphonie nella versione per due
pianoforti. Su consiglio di Wagner, Liszt abbandona l’originaria idea di
rappresentare il Paradiso poiché, per usare le parole dello stesso Wagner, “nessun
essere umano sarebbe stato in grado di rendere in musica le gioie del Paradiso,
il cui splendore in qualsiasi espressione artistica poteva soltanto esser
contemplato con gli occhi dell'anima”. Liszt conclude quindi il lavoro con il Magnificat
per voci femminili, delineando una conclusione serena e trasfigurata.
Lo spettatore, nel
viaggio ideale a fianco del Sommo Poeta, dopo il cammino tra le sofferenze
infernali e la redenzione del Purgatorio culminante nella celestiale musica dal
sapore antico del Magnificat, accede quindi al Paradiso attraverso le
immagini angeliche di Doré, mentre la luce avvolge la scena in un trionfo mistico
di rarefazione sonora.
Informazioni
Ufficio Stampa
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Biglietti
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Orari
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sabato 9:00-12:00
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Orari
da lunedì a venerdì 12:00-17:45
sabato 10:00-12:45
nei giorni di
spettacolo 12:00-fino a inizio spettacolo
sabato 10:00-12:45 17:00-fino
a inizio spettacolo
domenica 10:00-fino
a inizio spettacolo
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