giovedì 28 gennaio 2016

AL TEATRO FILARMONICO, LA CENERENTOLA FIRMATA PAOLO PANIZZA

LA CENERENTOLA
FIRMATA PAOLO PANIZZA
DEBUTTA AL TEATRO FILARMONICO

TEATRO FILARMONICO DI VERONA
DAL 31 GENNAIO AL 7 FEBBRAIO 2016

Domenica 31 gennaio 2016
alle ore 15:30 al Teatro Filarmonico di Verona debutta La Cenerentola di Gioachino Rossini, in un fiabesco allestimento proposto da Fondazione Arena in collaborazione con Opera Futura e i Solisti dell’Accademia del Teatro alla Scala di Milano.
Regia e luci portano la firma di Paolo Panizza, le scene sono di Franco Armieri, i costumi di Valerio Maggioni e la coreografia di Lino Villa. Sul podio il ritorno del M° Sebastiano Rolli.
Repliche: martedì 2 febbraio ore 19.00, giovedì 4 febbraio ore 20.30 e domenica 7 febbraio ore 15.30.

La stagione d’Opera 2015-2016 al Teatro Filarmonico prosegue con il melodramma giocoso in due atti La Cenerentola. Alla vigilia di Natale del 1816 Rossini riceve la commissione di un’opera da portare in scena nell’imminente stagione del Carnevale: insieme al librettista Jacopo Ferretti, viene scelta la favola di Cenerentola, un soggetto appartenente alla tradizione già presente in racconti dell’Antico Egitto, della Grecia e della Cina, e ancor più nota grazie alla fiaba di Perrault e al racconto di Basile. L’intento di eliminare l’elemento magico, per evitare l’intervento della censura, si evince dalle fonti alle quali Ferretti attinge: il libretto di Charles-Guillaume
Étienne per Cendrillon di Nicolò Isouard e il libretto di Francesco Fiorini per Agatina ossia la Virtù ricompensata di Stefano Pavesi. Rispetto alla favola antica quindi il libretto di Ferretti è privo di ogni elemento magico in linea con il rifiuto dell’opera italiana per il meraviglioso, il soprannaturale, il fiabesco: nella Cenerentola di Rossini non c’è traccia di fate o incantesimi e la protagonista ha caratteristiche quasi di tipo religioso, in primis il nome Angelina. Rossini procede speditamente nella composizione riutilizzando brani della precedente Gazzetta e de Il Barbiere di Siviglia e fa scrivere al compositore Luca Angiolini recitativi e arie per i personaggi minori.
La Cenerentola, ossia La bontà in trionfo – questo il titolo originale completo - viene rappresentata per la prima volta il 25 gennaio 1817 al Teatro Valle di Roma; il debutto tuttavia non è tra i più fortunati, ma ben presto l’opera diviene così popolare da godere di un successo addirittura superiore, almeno all’inizio, a quello de Il Barbiere di Siviglia.
Nella Cenerentola convivono magistralmente diversi tipi di generi teatrali e altrettante tipologie di comicità: opera buffa, dramma e farsa si fondono armoniosamente. Clorinda e Tisbe sono tipici personaggi del genere buffo, l’aristocratico Don Magnifico si sottrae al cliché farsesco, Alidoro, che sostituisce la figura della fata, è una sorta di angelo dalla grande profondità morale. I due innamorati sono del tutto estranei alla categoria del comico: la loro sincerità e lo spessore dei sentimenti, sono elementi decisamente innovativi all’interno dell’opera buffa. Angelina, pur non essendo l’eroina smaliziata di altre opere comiche rossiniane, non è certo ingenua: ha carattere, si ribella all’ingiustizia, onestà e buoni sentimenti non le impediscono di avere coscienza dei suoi meriti. La comicità di quest’opera è quindi molto particolare: più che dalla satira graffiante delle tradizionali farse all’italiana, Rossini trae spunto dalla comicità nascosta di situazioni e atteggiamenti della vita quotidiana: la realtà è colta attraverso aspetti paradossali e costantemente filtrata dall’ironia.
In questo allestimento nato per il Pafos Aphrodite Festival 2015 e proposto da Fondazione Arena in collaborazione con Opera Futura, il regista Paolo Panizza esprime il suo intento di riproporre questa favola immortale nella sua versione più pura e fiabesca.
“Mi sono lasciato andare più all’aspetto favolistico e alle mille geniali e divertenti sfumature della musica rossiniana che non alla satira sociale o al buonismo religioso – spiega il regista Paolo Panizza – con l’intento di regalare due ore davvero spensierate e divertenti. Lasciamo la parola alla musica e al canto per sognare e togliamola a chi la usa per seminare odio e discriminazione. Se l’Uomo è stato in grado di scrivere capolavori come questo, veri e propri inni alla gioia e alla vita, non dobbiamo perdere la speranza, ma ritrovare e coltivare quell’Uomo fatto di Arte, Musica e Cultura”.
Per questa produzione il cast artistico vede tra i protagonisti i solisti dell’Accademia del Teatro alla Scala di Milano diretti dal M° Sebastiano Rolli; Aya Wakizono* sarà Angelina; nel ruolo di Don Ramiro si alterneranno Pietro Adaini (31 gennaio – 4 e 7 febbraio) e Giovanni Sebastiano Sala* (2 febbraio); Dandini verrà interpretato da Modestas Sedlevičius*; Giovanni Romeo* sarà Don Magnifico, mentre Cecilia Lee* e Chiara Tirotta* vestiranno i panni rispettivamente delle sorellastre Clorinda e Tisbe; infine Simon Lim interpreterà Alidoro.
Orchestra, Coro, Corpo di ballo e Tecnici dell’Arena di Verona.
*solisti dell’Accademia del Teatro alla Scala di Milano
Con La Cenerentola prosegue il progetto Ritorno a Teatro riservato ai ragazzi delle scuole e agli Under 30: martedì 2 febbraio alle ore 18.00 e giovedì 4 febbraio alle ore 19.30 gli studenti delle classi elementari, medie e superiori, le loro famiglie, gli insegnanti, i dirigenti scolastici e il personale ATA potranno assistere allo spettacolo al prezzo speciale di € 6,00 (studenti) e € 12,00 (adulti). La proposta include Preludio all’Opera, un incontro di avvicinamento alla lirica durante il quale viene spiegata la trama dell’opera, illustrati i personaggi e analizzato il linguaggio musicale come guida all’ascolto. E prima di assistere all’Opera un aperitivo insieme!
Per informazioni e prenotazioni:
Ufficio Formazione della Fondazione Arena di Verona
tel. (+39) 045 8051933 - fax (+39) 045 590638 - scuola@arenadiverona.it



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