mercoledì 15 giugno 2016

SOLD OUT PER UN BEL CONCERTO SINFONICO AL TEATRO PETRUZZELLI

LA PRIMA PARTE DELLA STAGIONE DEL TEATRO PETRUZZELLI SI CONCLUDE CON UN IMPEGNATIVO CONCERTO SINFONICO 

di  Gaetano Laudadio 
Gil Shaham
Bari - Per la Stagione Sinfonica 2016 della Fondazione Petruzzelli, ancora un cast di artisti di primissimo piano, tra tutti il grande violinista Gil Shaham, protagonista nel concerto per violino e orchestra in re maggiore op. 35 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, vero simbolo di tutta la letteratura concertistica dell’800. Il violino solista, artista noto per la tecnica, il calore e la generosità, ha ricevuto premi prestigiosi come il Grammy, il Diapason d’or, il Grand Prix du Disque ed il Gramphone Editor’s Choice. Sul podio, a dirigere l’Orchestra della Fondazione Petruzzelli,  il maestro Giampaolo Bisanti, reduce dal successo  sul palco del politeama barese anche in Tosca.  Il programma di questa bellissima serata di musica ha visto nella prima parte il violinista statunitense nell’impeccabile esecuzione del più popolare dei concerti per violino e orchestra, accompagnato in modo altrettanto puntuale dalla direzione di Giampaolo Bisanti e dalla giovane quanto convincente Orchestra del Petruzzelli. Confermata in pieno la fama che precedeva il violinista statunitense, come uno dei più importanti violinisti di questa epoca che riesce a coniugare tecnica impeccabile con una partecipazione ed un calore spontaneo e sincero. Shahan, che si esibiva con lo Stradivari Countess Polignac del 1899, ha conquistato il pubblico barese, riuscendo a raccogliere applausi quando il concerto non era ancora terminato. Per lui, un’ovazione finale con ben sei uscite per raccogliere i calorosi consensi del pubblico. Alla fine il bis tanto richiesto con la Gavotte di Bach, prima che iniziasse la seconda parte con il poema sinfonico di Franz Lizzt , “Les Preludes”. Di grande bellezza anche i famosi Preludi, ispirati al tema della morte, alla quale l’uomo deve cercare di opporre il pieno possesso della sua persona e delle sue forze. Il motivo centrale può, quindi, considerarsi il dominio della natura, sottolineato da stupende atmosfere sonore che ne esaltano il
Giampaolo Bisanti
significato. Il concerto si è poi concluso con lo “Stabat Mater” di Karol Szymanowski, interpretato dal Coro della Fondazione Petruzzelli, sempre ottimamente preparato dal maestro Franco Sebastiani e con le voci soliste di : Valentina Farcas (soprano), Daniela Innamorati (contralto) e Mattia Olivieri (baritono). La liturgia del venerdì santo (il cui testo è attribuito a Jacopone da Todi), espressione del dolore umano della Vergine davanti alla croce, ha sempre ispirato molti compositori nel corso dei secoli. Il brano ha presentato un clima di particolare contemplazione della preghiera, concentrazione ed ispirazione. La Fondazione, intanto, dovrà risolvere il problema delle numerose vertenze da parte di ex dipendenti con contratto a termine che chiedono di essere assunti a tempo indeterminato e che mettono in discussione i vincitori del concorso che ha consentito alla Fondazione Petruzzelli di dotarsi di coro e orchestra di qualità, come hanno confermato anche ieri in un concerto per niente facile. Molto atteso quello che sarà l’evento fuori programma, previsto nel periodo estivo all’aperto la cui data e location saranno comunicate nei prossimi giorni.





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