L’italiana
in Algeri
di
Gioachino Rossini
Dal
15 al 26 marzo 2016 all’Opera di Firenze
nel
coloratissimo allestimento di Joan Font
con
il direttore Bruno Campanella
Firenze, 8 marzo 2016 - «È una donna astuta, decisa, vivace, esuberante,
mai sottomessa, ma anche innamorata e disposta alla sfida per amore. Insomma la
donna ideale, quella che tutti gli uomini vorrebbero accanto». Così
Marianna Pizzolato descrive Isabella, la protagonista de L’italiana in Algeri di Gioachino Rossini in scena all’Opera di
Firenze dal 15 al 26 marzo.
L’allestimento, già ammirato al Teatro
Comunale nel 2010, è quello di Joan Font, leader della compagnia catalana Els
Comediants, coprodotto dal Maggio Musicale Fiorentino con il Teatro Real di
Madrid, l’Opéra National de Bordeaux e la Houston Grand Opera.
Il regista si avvale delle scene essenziali
e fiabesche e dei costumi coloratissimi di Joan Guillén per stilizzare i
personaggi e i loro ruoli: turbanti soffici e giganti con casacche colorate e
babbucce con punta all’insù per i corsari barbareschi e una veste bianca per la
candida Isabella. La carica ironica e buffonesca dell’opera di Rossini è resa
nelle scene, tra l’altro, da un enorme fiasco di vino chianti, mentre la
consacrazione di Taddeo in Kaimakan avviene tramite una gustosa trasformazione
del personaggio in un pupazzo gigante; Mustafà, elevato all’immaginaria dignità
di Pappataci è innalzato su un seggiolone.
Le luci di Albert Faura e le
coreografie di Xervi Dorca contribuiscono all’atmosfera a un tempo esotica e
onirica, trasformando la vicenda della povera Isabella catturata dai pirati in
qualcosa al di fuori dello spazio e del tempo, assimilabile a una fiaba.
«A
Mozart, nel film Amadeus, hanno fatto dire che “le note sono come scarabocchi
sopra e sotto le righe”, ma spetta al direttore d’orchestra il compito di
renderle vive». Sono le parole del direttore Bruno Campanella, il quale si
augura che «il pubblico vedrà come la
musica di Rossini prenda vita dalla muta carta, specialmente alla fine del
primo atto, e comprenderà perché Stendhal definì l’opera “una sublime follia
organizzata”».
La prima rappresentazione di martedì 15
marzo sarà trasmessa in diretta da Rai Cultura su Rai5 dalle 19.50.
Protagonisti sul palco sono Marianna
Pizzolato (Isabella), Pietro Spagnoli (Mustafà), Boyd Owen (Lindoro), Omar
Montanari (Taddeo), Damiana Mizzi (Elvira), Lamia Beuque (Zulma) e Sergio
Vitale (Haly). Bruno Campanella dirige Orchestra e Coro del Maggio Musicale
Fiorentino.
ARTISTI
Direttore Bruno Campanella
Regia Joan
Font
Scene
e costumi Joan Guillén
Luci Albert Faura
Coreografia Xevi Dorca
Maestro
del Coro Lorenzo Fratini
Orchestra
e Coro del Maggio Musicale Fiorentino
PERSONAGGI E
INTERPRETI
Isabella Marianna Pizzolato /
Victoria Yarovaya (16, 22)
Mustafà Pietro Spagnoli / Marko
Mimica (16, 20, 22)
Lindoro Boyd Owen / Patrick
Kabongo Mubenga (16, 22)
Taddeo Omar Montanari / Biagio
Pizzuti (16, 22)
Elvira Damiana Mizzi
Zulma Lamia Beuque
Haly Sergio Vitale
DATE
Martedì 15 marzo, ore 20:00
Mercoledì 16 marzo, ore 20:00
Domenica 20 marzo, ore 15:30
Martedì 22 marzo, ore 20:00
Mercoledì 23 marzo, ore 20:00
Sabato 26 marzo, ore 20:00
DURATA
Prima parte: 1 ora e 10 minuti
Intervallo: 30 minuti
Seconda parte: 1 ora
Durata complessiva: 2 ore e 40 minuti
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