TEATRO PIENO E PUBBLICO ENTUSIASTA
Taranto – Un bel successo al Teatro Orfeo per la Compagnia
del Teatro al Massimo di Palermo con l’operetta più classica dei primi del ‘900
: “La vedova allegra” di Franz Lehàr su libretto di Victor Léon e Leo Stein.
Rappresentata già oltre un secolo fa all’Alhambra a Taranto, questa commedia
musicale è stata portata con successo in tutto il mondo. La felice
collaborazione tra gli Amici della Musica e l’Associazione Musicale “Mario
Costa”, quest’anno ha reso possibile la progettazione e realizzazione di una
settimana dedicata interamente all’operetta. “La vedova allegra” è il primo dei
tre spettacoli previsti a Taranto ed organizzato dalla sinergica collaborazione
delle due associazioni tarantine; seguiranno nei prossimi giorni “Irresistibile
Fougez!” ed “Histoire d’un Pierrot”. Il gradimento ed il
successo ottenuto dalla “Vedova allegra” è stato notevole; applausi durante e
soprattutto alla fine della faticosa rappresentazione che complessivamente è durata
3 ore circa. La bravura dei protagonisti,
che oltre a recitare, hanno ballato e cantato, ha tenuto desta l’attenzione del
pubblico. Uno spettacolo certamente impegnativo per tutti gli interpreti ed in
particolare per il corpo di ballo di Stefania Cotroneo, costretto a muoversi in
spazi ristretti. Questo nuovo allestimento è stato realizzato da Umberto Scida,
regista e protagonista nel ruolo di Negus, con la bella e brava Elena D’Angelo.
Al loro fianco Gianfranco Cerreto(Conte
Danilo), Francesco Tuppo (Camille de Rossilion e Isidora Agrifoglio (Valencienne)
e dal vivo l’Orchestra diretta dal Maestro Orlando Pulin. Il tema conduttore semplice e banale è
imperniato sull’eredità consistente
rimasta in dote alla Signora Hanna Glawary, giovane vedova del ricchissimo
banchiere di corte del Pontevedro ed alle iniziative messe in atto dall’ambasciatore
pontevedrino, il Barone Mirko Zeta, che ha l’incarico di trovare un marito
pontevedrino alla vedova, per conservare in patria i milioni di dote della
signora. Tre atti leggeri che si sono succeduti tra belle e coloratissime
scenografie: in particolare belli i costumi molto appariscenti, realizzati
da Marco Giacomazzi per le differenti situazioni sceniche. In un’atmosfera
leggera, condita da pettegolezzi, battute anche in chiave attuale e balli si è
sviluppata la trama di questa commedia musicale guidata dalla direzione
artistica di Aldo Morgante ed interpretata da tutti in modo piacevole. Nel complesso un cast adeguato all’importanza
dell’operetta rappresentata e al numeroso pubblico tarantino, desideroso di
assistere anche a spettacoli leggeri ma significativi.
Gaetano Laudadio
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