giovedì 21 aprile 2016

VOLGE AL TERMINE LA STAGIONE SINFONICA AL TEATRO RISTORI DI VERONA

BEETHOVEN, RAMEAU E STRAVINSKY
PER IL NONO CONCERTO
DELLA STAGIONE SINFONICA 2015-2016
AL TEATRO RISTORI DI VERONA

VENERDÌ 22 APRILE 2016 ORE 20.30
SABATO 23 APRILE 2016 ORE 17.00


Venerdì 22 aprile alle 20.30 penultimo Concerto della Stagione Sinfonica 2015-2016 al Teatro Ristori. Alberto Nosè è impegnato al pianoforte nell’esecuzione del Concerto per pianoforte e orchestra n. 5 op. 73 in mi bemolle maggiore "L'Imperatore" di Beethoven. In programma nella seconda parte la Suite da Les fêtes d’Hébé di Jean Philippe Rameau e la Suite da Pulcinella di Igor Stravinsky. Il M° Philipp von Steinaecker dirige l’Orchestra dell’Arena di Verona.
Lo spettacolo replica sabato 23 aprile alle 17.00.
In apertura della serata viene proposto il Concerto per pianoforte e orchestra n. 5 op. 73 in mi bemolle maggiore "L'Imperatore" di Beethoven, composto nel 1809 e dedicato all’arciduca Rodolfo d’Asburgo; il titolo di Imperatore con cui il brano è conosciuto, tuttavia, non gli è stato attribuito dal compositore e pare provenga dal pianista Johann Baptist Cramer, che lo ha soprannominato così forse in relazione alla contemporanea occupazione di Vienna da parte dei francesi. Il Quinto Concerto si presenta come un riassunto del concerto pianistico beethoveniano, dove gli elementi che emergono assumono significato in relazione a commenti e digressioni di esperienze diverse; lo stile pianistico è avanzato, in senso sperimentale, rispetto alle partiture precedenti e il solista non si contrappone all’orchestra, ma dialoga con essa, ne anticipa o ne raccoglie le invenzioni, anticipando una tendenza che diverrà sempre più radicata nei concerti solistici dei decenni successivi. Sul podio del Teatro Filarmonico Philipp von Steinaecker, eclettico direttore e virtuoso violoncellista di Amburgo recentemente impegnato nella direzione de Il Flauto Magico, ultimo appuntamento della Stagione Opera e balletto 2014-2015; al pianoforte il ritorno di Alberto Nosè.
Nella seconda parte viene proposta la Suite tratta dal Les fêtes d’Hébé, composizione che appartiene al genere denominato opera-balletto, nato dalla tradizione del balletto di corte e praticato solo in Francia nel XVIII secolo e scomparso poi del tutto alla fine del secolo. Il brano, d’ispirazione pastorale ma di grande forza drammatica, si rivela una tra le creazioni più personali di Rameau ed è un omaggio alla poesia, alla musica e alla danza.
Chiude il programma la Suite tratta dal balletto Pulcinella di Stravinsky, la cui prima esecuzione avviene a Parigi nel 1920, ritenuta una delle pietre miliari del Neoclassicismo novecentesco. La genialità di questa singolare rivisitazione del Settecento napoletano trova espressione nel virtuosismo, nel gusto dello spiazzamento e della sorpresa, ottenuto grazie ad un abile confronto con il passato, in primis Giovanni Battista Pergolesi ritenuto il massimo rappresentante della scuola napoletana. Tuttavia Stravinsky non si limita ad una semplice strumentazione, ma con diversi tipi di intervento modifica la disposizione formale di alcuni pezzi, altera simmetrie e conferisce una nuova energia melodica, stabilendo un forte rapporto tra avanguardia e tradizione.

Informazioni
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