Debutta una nuova produzione di Butterfy ambientata
nel secondo dopoguerra
Domani alle 12 al Teatro Massimo di Palermo la
presentazione alla stampa
Diretta e maxischermo in piazza per la prima
PALERMO. Una Butterfly attualizzata al secondo dopoguerra, in
un momento storico per il Giappone simile a quello immaginato da Puccini, con
il Paese sotto la dura occupazione degli americani. Una Butterfly ambientata in
un teatro diventata casa di vendita di ragazze, soprattutto geishe, ai
militari e ufficiali americani. È questa la Butterfly del regista Nicola
Berloffa, direttore Jader Bignamini, che debutta al Teatro Massimo di Palermo
il prossimo venerdì 16 settembre, una nuova produzione in collaborazione con il
Macerata Opera Festival, con grandi voci della lirica, tra cui il soprano
giapponese Hui He e il tenore
americano Brian Jagde. Una regia che lavora molto su due elementi: lo scontro
delle culture e la fuga di una donna in un mondo immaginato.
Domani, lunedì 12 alle 12
al Teatro Massimo
in Sala Grande
la presentazione alla stampa dell’opera
con
il direttore Jader Bignamini, il
regista Nicola Berloffa, l’autrice
dei costumi Valeria Donata Bettella,
i protagonisti dell’opera: Hui He (Cio-Cio-San),
Maria Katzarava (Cio-Cio-San del
secondo cast); Anna Malavasi
(Suzuki), Raffaella Lupinacci
(Suzuki del secondo cast); Brian Jadge
(Pinkerton), Angelo Villari
(Pinkerton secondo cast); Milena
Josipovic (Kate Pinkerton); Giovanni
Meoni (Sharpless) e il palermitano Vincenzo
Taormina (Sharpless secondo cast). Partecipa il sovrintendente del Teatro
Massimo Francesco Giambrone.
Nell’occasione
si presenta alla stampa la tre giorni che si svolgerà in piazza al Teatro
Massimo il 16, il 17 e il 18 settembre e che vedrà la prima della Butterfly
trasmessa su un maxischermo all’esterno.
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