Domenica 25 settembre il
palcoscenico del Teatro alla Scala è tutto per il baritono tedesco Christian Gerhaher, che offre al pubblico milanese un
recital dedicato al pathos delle atmosfere mitteleuropee di Dvořák e
Schumann.
Nato a Staubing in Baviera, Gerhaher è specialista assoluto del repertorio
liederistico, autentico poeta della parola cantata, da molti considerato erede
naturale di Fischer-Dieskau, di cui è stato allievo. Pluripremiato per le sue
interpretazioni e incisioni, in particolare di Schubert, la sua voce è
considerata fra le più duttili e interessanti oggi per il colore inconfondibile
e suggestivo, la ricchezza delle sfumature espressive e l’intensità
introspettiva del suo fraseggio.
Per Gerhaher sarà un ritorno alla Scala dopo il successo della Stagione scorsa.
La proposta di programma è giustamente profonda e meditativa, con i dieci Canti biblici di Antonín
Dvořák nella prima parte e raccolte di poesie e canti (e un Requiem) op. 90, 83 e 35 di
Robert Schumann nella seconda. Ad accompagnarlo al pianoforte come sempre il
fedele Gerold Huber.
Per gli amanti del clima raccolto e cameristico dei recital di canto,
l’appuntamento è molto prezioso. Biglietti da 5,50 a 35 euro più prevendita.
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