27 settembre – 9 ottobre
MOLFETTA – PALO DEL COLLE
Tre partner francesi
per il concerto inaugurale
Un inedito progetto
discografico
su Benedetto Marcello
dell’Ensemble L’Amoroso
Si prova al festival di
musica antica Anima Mea, al via martedì 27 settembre (ore 20.30) nell’Auditorio
Diocesano di Molfetta. La manifestazione diretta da Gioacchino De Padova nella
rete Orfeo Futuro, spaziando tra «Musiche, Mondi e Memorie», si aprirà con un
inedito progetto internazionale sul compositore Benedetto Marcello (1686-1739)
nel quale sono coinvolti tre prestigiosi partner transalpini. Proprio
nell’auditorio di Molfetta L’ensemble l’Amoroso sta registrando in questi
giorni le musiche dell’«Estro poetico-armonico», al centro del concerto di
martedì 27 settembre, che l’etichetta Outhere Music del patron belga Charles
Adriaenssen (di casa in Salento) pubblicherà e distribuirà in tutto il mondo
con il cospicuo contributo di Adami e Fcm, due enti indipendenti francesi che,
come Puglia Sounds, sostengono la produzione discografica, ma muovendosi su
scala nazionale e con rilevanti investimenti economici.
Con questo disco e
questo concerto dedicati alla straordinaria opera del compositore veneziano,
l’Ensemble L’Amoroso continua, dunque, a celebrare in modo originale il
repertorio italiano con viole da gamba, del quale è ormai riconosciuto
autorevole interprete. D’altro canto c’è Guido Balestracci, tra i più
qualificati esegeti dello strumento simbolo del periodo barocco, a guidare la
formazione italo-francese composta da accreditati specialisti di musica antica,
Caroline Pelon (soprano) Mélodie Ruvio (alto), Antonio Magarelli (monodista),
Martin Zeller (viola da gamba e violoncello), Gioacchino De Padova (viola da
gamba), Manuel de Grange (tiorba e liuto) e Paolo Corsi (clavicembalo e
organo).
Il disco, che viene
pertanto presentato a Molfetta in anteprima, include una selezione dell’«Estro
poetico-armonico», opera monumentale pubblicata a Venezia tra il 1724 e il 1726
in otto volumi, corredati di lunghe presentazioni e commenti di musicisti come
Telemann, Mattheson e Bononcini. L’«Estro» contiene, infatti, cinquanta
mottetti per diverse formazioni, con arie, ariosi e cori, e mescola stili
antichi e moderni, a volte con l’inserimento di monodie tradizionali
raccolte da Marcello con una “ricerca etnomusicologia” ante litteram.
Il programma,
comprendente la Sonata in do minore, i Salmi XXI, XXVII e XXXVIII e la Fuga in
sol minore, s’iscrive naturalmente nell’orizzonte del lavoro di ricerca sulla
famiglia delle viole (associato alla pratica musicale) compiuto da l’Amoroso da
quasi due decenni a questa parte.
Info www.animamea.it (+39) 328 6677282
Nessun commento:
Posta un commento