SUCCESSO NELLA SERATA INAUGURALE PER IL BALLETTO ITALIANO DI SCHIACCIANOCI
Bari – Sul palco del Teatro Petruzzelli per tre giorni “Lo
schiaccianoci”, balletto in due atti di Amedeo Amodio, sulle celebri musiche di Piotr Ilych Ciaikovsky, dal
racconto di Ernst Theodor Amadeus Hoffman (1816), intitolato “Schiaccianoci ed
il Re dei topi”. E’ questo uno dei capolavori del balletto dell’Ottocento; è la
favola natalizia per eccellenza che si svolge proprio durante la notte della
vigilia di Natale.
Anche lo scrittore Alexandre Dumas padre, nel 1845, scrisse un
racconto per bambini meno cruento dell’originale, intitolato Histoire d’un
casse-noisette, a cui si ispirò il notissimo coreografo Marius Petipa. Lo
Schiaccianoci fu rappresentato per la prima volta al Teatro Mariinkij di San
Pietroburgo nel 1892 su libretto e scene di Marius Petipa e coreografia di Leo
Ivanov. Ieri sera al Teatro
Petruzzelli di Bari è andata in scena, invece, la prima de “Lo Schiaccianoci”
nella versione prodotta da Daniele Cipriani Entertainment, di Amedeo Amodio,
balletto in due atti con le scene e i costumi di Emanuele Luzzati.
Con le meravigliose musiche di Čajkovskij (che
esitò prima di apprestarsi a musicare questo capolavoro, non essendo entusiasta
del testo), si sviluppa il tema del balletto. Accompagnata dalle note del
famoso valzer dei fiocchi di neve e quello mitico dei fiori, la piccola Clara
riceve a Natale dallo zio Drosselmeier una bambola, lo schiaccianoci appunto, che
suo fratello Fritz romperà, generando nella piccola Clara un magico sogno che
trasformerà lo schiaccianoci in un soldatino intrepido in sua difesa contro la
suggestione dei topi che l’assalivano, e con lui vivrà mille avventure,
passando da foreste incantate a regni bizzarri, incontrando i più svariati e
divertenti personaggi . Al risveglio Clara scoprirà che il suo eroe è il Principe che l’aveva difesa durante il
sogno. Il Granteatrino, costituito
da scenografie, fondali, burattini disegnati è stato realizzato da Emanuele
Luzzati, e questo maestro del teatro
italiano viene ricordato così a dieci anni dalla morte. La Casa di Pulcinella di
Paolo Commentale ,per ricordare Luzzati, ha organizzato nel foyer del
Petruzzelli una mostra di scene e
costumi. A dirigere l’orchestra del Petruzzelli, con bella disinvoltura, ben
assecondato dagli orchestrali, il maestro Alessandro Ferrari. Nei palchi di
proscenio le voci femminili del Coro della Fondazione Petruzzelli preparato da Fabrizio Cassi. Le ombre, ideate
dal “Teatro Gioco Vita”, sono state realizzate dalla compagnia teatrale
“L’Asina sull’isola”, il disegno luci da Marco Policastro. La voce narrante di Gabriella
Bartolomei, ed assistente alla coreografia Stefania Di Cosmo. A dar vita allo
spettacolo i solisti ed i danzatori del “Corpo di ballo Daniele Cipriani
Entertainment”: nel ruolo di Clara si è esibita la bravissima Anbeta Toromani e
Vito Mazzeo in quello dello Schiaccianoci. Molto apprezzato ed applaudito
Valerio Polverari nel ruolo di Drosselmeier e Francesco Moro in quello del
fratello Fritz. Uno spettacolo vivace, con coreografie raffinate, che
nascondeva insidie tecniche per i ballerini; splendidi e coloratissimi gli
abiti. Il pubblico ha applaudito calorosamente, apprezzando la bravura degli
interpreti ed in particolare nel momento della Danza russa, interessante per i
costumi utilizzati e le sonorità scelte e realizzate.
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