mercoledì 23 novembre 2016

AL PETRUZZELLI SUCCESSO PER LO SCHIACCIANOCI, UN CAPOLAVORO CHE INCANTA IL PUBBLICO DI GRANDI E BAMBINI

SUCCESSO NELLA SERATA INAUGURALE PER IL BALLETTO ITALIANO DI SCHIACCIANOCI
di GAETANO LAUDADIO

Bari – Sul palco del Teatro Petruzzelli per tre giorni “Lo schiaccianoci”, balletto in due atti di Amedeo Amodio, sulle celebri musiche di Piotr Ilych Ciaikovsky, dal racconto di Ernst Theodor Amadeus Hoffman (1816), intitolato “Schiaccianoci ed il Re dei topi”. E’ questo uno dei capolavori del balletto dell’Ottocento; è la favola natalizia per eccellenza che si svolge proprio durante la notte della vigilia di Natale. 
Anche lo scrittore Alexandre Dumas padre, nel 1845, scrisse un racconto per bambini meno cruento  dell’originale, intitolato Histoire d’un casse-noisette, a cui si ispirò il notissimo coreografo Marius Petipa. Lo Schiaccianoci fu rappresentato per la prima volta al Teatro Mariinkij di San Pietroburgo nel 1892 su libretto e scene di Marius Petipa e coreografia di Leo Ivanov. Ieri sera al Teatro Petruzzelli di Bari è andata in scena, invece, la prima de “Lo Schiaccianoci” nella versione prodotta da Daniele Cipriani Entertainment, di Amedeo Amodio, balletto in due atti con le scene e i costumi di Emanuele Luzzati. 
Con le meravigliose musiche di Čajkovskij (che esitò prima di apprestarsi a musicare questo capolavoro, non essendo entusiasta del testo), si sviluppa il tema del balletto. Accompagnata dalle note del famoso valzer dei fiocchi di neve e quello mitico dei fiori, la piccola Clara riceve a Natale dallo zio Drosselmeier una bambola, lo schiaccianoci appunto, che suo fratello Fritz romperà, generando nella piccola Clara un magico sogno che trasformerà lo schiaccianoci in un soldatino intrepido in sua difesa contro la suggestione dei topi che l’assalivano, e con lui vivrà mille avventure, passando da foreste incantate a regni bizzarri, incontrando i più svariati e divertenti personaggi . Al risveglio Clara scoprirà che il suo eroe è  il Principe che l’aveva difesa durante il sogno. Il Granteatrino, costituito da scenografie, fondali, burattini disegnati è stato realizzato da Emanuele Luzzati, e questo  maestro del teatro italiano viene ricordato così a dieci  anni dalla morte. La Casa di Pulcinella di Paolo Commentale ,per ricordare Luzzati, ha organizzato nel foyer del Petruzzelli una mostra di scene  e costumi. A dirigere l’orchestra del Petruzzelli, con bella disinvoltura, ben assecondato dagli orchestrali, il maestro Alessandro Ferrari. Nei palchi di proscenio le voci femminili del Coro della Fondazione Petruzzelli  preparato da Fabrizio Cassi. Le ombre, ideate dal “Teatro Gioco Vita”, sono state realizzate dalla compagnia teatrale “L’Asina sull’isola”, il disegno luci da Marco Policastro. La voce narrante di Gabriella Bartolomei, ed assistente alla coreografia Stefania Di Cosmo. A dar vita allo spettacolo i solisti ed i danzatori del “Corpo di ballo Daniele Cipriani Entertainment”: nel ruolo di Clara si è esibita la bravissima Anbeta Toromani e Vito Mazzeo in quello dello Schiaccianoci. Molto apprezzato ed applaudito Valerio Polverari nel ruolo di Drosselmeier e Francesco Moro in quello del fratello Fritz. Uno spettacolo vivace, con coreografie raffinate, che nascondeva insidie tecniche per i ballerini; splendidi e coloratissimi gli abiti. Il pubblico ha applaudito calorosamente, apprezzando la bravura degli interpreti ed in particolare nel momento della Danza russa, interessante per i costumi utilizzati e le sonorità scelte e realizzate.



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