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Sergey Krylov |
TCBO: il violino di Sergej Krylov per Čajkovskij
Sul podio Aziz Shokhakimov
Bologna, Auditorium Manzoni, 29 novembre ore 20:30
Differita radiofonica su Radio3
Sarà il violinista russo Sergej Krylov, martedì 29 novembre alle ore 20.30, a salire
sul palco dell'Auditorium Manzoni con il celebre Concerto in re maggiore per
violino e orchestra op. 35 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, per la stagione sinfonica
del Teatro Comunale di Bologna. Si è affermato come uno dei maggiori talenti
della sua generazione ed è ospite delle principali istituzioni musicali
internazionali, fra cui la Philharmonie di Berlino, il Musikverein di Vienna,
l’Accademia di Santa Cecilia e il Teatro alla Scala. Sul podio dell'Orchestra
del Comunale il direttore uzbeko Aziz Shokhakimov – già noto al pubblico del teatro felsineo
per aver diretto un concerto sinfonico e l’Evgenij Onegin di Čajkovskij – che è
stato appena insignito del prestigioso Salzburg Festival Young Conductors
Award. Il
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Il Direttore Aziz Shokhakimov |
Dopo aver visto la luce nel 1878, il Concerto per violino di
Čajkovskij fu giudicato “ineseguibile” da due noti virtuosi come Josif Kotek,
allievo e amico del compositore, e come Leopold von Auer, che si rifiutarono di
suonarlo pubblicamente. E alla sua prima esecuzione, avvenuta a Vienna nel 4
dicembre 1881 per mano del giovane violinista Alexander Brodskij, questa pagina
non ottenne particolare consenso. Si dovette attendere l'esecuzione a Mosca nel
1882, sempre con Brodskij al violino, perché il Concerto fosse accolto con
favore. Oggi caposaldo della letteratura concertistica, ha raggiunto grande
notorietà anche grazie al pluripremiato film del 2009 del regista
rumeno-francese Radu Mihăileanu intitolato “Le concert”.
A completamento del programma musicale, in apertura di
serata Shokhakimov propone Sécheresses, Cantata per Coro e Orchestra FP 90 di
Francis Poulenc. Composta nel 1937, durante un periodo difficile per il
compositore francese, tra la guerra e la morte dell’amico Pierre-Octave Ferroud
in un incidente stradale, la cantata, eseguita dal Coro del Teatro Comunale
preparato da Andrea Faidutti, è permeata di uno spirito surrealista, a tratti
brutale. Ispirata a liriche di Edward James, l’opera evoca l’immagine di una
terra arida e desolata, che ricorda i paesaggi di Salvador Dalì.
Il concerto si chiude con la Sinfonia n. 2 in mi minore di
Aram Il'ič Khachaturian, definita dall’autore come un “requiem di collera, un
requiem di protesta contro guerra e violenza”. L’opera, scritta nel 1943,
mentre in Europa infuriava la guerra, fu soprannominata “la campana” per il
caratteristico intervento strumentale che la apre e la chiude.
Il successivo e ultimo appuntamento della Stagione
concertistica del Teatro Comunale di Bologna è in programma il 3 dicembre al
Teatro Manzoni, con Michele Mariotti, il pianista Marc-André Hamelin e musiche
da Mahler e Beethoven.
I biglietti del concerto (da 30 a 15 euro) sono in vendita
presso la biglietteria del Teatro Comunale di Bologna. Informazioni su
www.tcbo.it
Maestro del Coro Andrea Faidutti
Orchestra e Coro del Teatro Comunale
PROGRAMMA
Francis Poulenc
Sécheresses, Cantata per Coro e Orchestra FP 90
Pëtr Il’ič Čajkovskij
Concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 35
Aram Il'ič Chačaturjan
Sinfonia n. 2 in mi minore
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