RAI5:
ASMIK GRIGORIAN E MATTHIAS GOERNE CANTANO IL CREPUSCOLO DELLA
VITA CON L’ORCHESTRA DELLA RAI
Giovedì
25 marzo alle 22.05
Dirige
l’ungherese Gergely Madaras
Sono due tra i più grandi
interpreti vocali di oggi, Asmik Grigorian e Matthias
Goerne, i protagonisti del concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale
della Rai in onda in prima visione giovedì 25 marzo alle 22.05
su Rai5.
Il soprano Asmik Grigorian,
figlia del tenore armeno Gegham Grigorian e del soprano lituano
Irena Milkevičiūtė, negli ultimi anni è balzata agli onori delle cronache
del mondo musicale internazionale per l’intensità delle sue interpretazioni.
Vincitrice dell’International Opera Award come giovane interprete nel 2016, ha
letteralmente incantato il pubblico del Festival di Salisburgo nel 2018 per la
sua interpretazione della Salome di Richard Strauss, arrivando
a un livello di identificazione quasi fisica con il personaggio della
conturbante principessa giudaica. Stessi apprezzamenti espressi per la sua
Marietta in Die tote Stadt (La città morta) di Korngold nel
2019 alla Scala. Per il suo debutto con l’Orchestra Rai propone i Vier
letzte Lieder op. 150 (Quattro ultimi Lieder), che segnano la fine
della parabola creativa di Richard Strauss. Dei quattro Lieder scritti nel
1948, a un anno dalla morte dell’autore, tre sono basati su liriche di Hermann
Hesse –Frühling (Primavera), September (Settembre)
e Beim Schlafengehen (Andando a dormire) – mentre il quarto
– Im Abendrot (Al tramonto) è svolto su un testo di Joseph von
Eichendorff. Testamento creativo del compositore e di un’intera civiltà
distrutta dalla guerra, il ciclo coglie con nostalgia crepuscolare la bellezza
della natura nel momento in cui fatalmente sfiorisce.
Il basso-baritono tedesco
Matthias Goerne è uno dei liederisti più apprezzati al mondo: ha fatto della
raffinatezza la cifra distintiva delle sue interpretazioni. Per il suo
ritorno con l’Orchestra Rai – dopo il successo dello scorso luglio con la
Sinfonia n. 14 di Dmítrij Šostakóvič diretta da Fabio
Luisi – propone una scelta di canti tutti su testi di Michelangelo Buonarroti.
Si tratta dei Drei Gedichte von Michelangelo (Tre poesie di
Michelangelo) di Hugo Wolf, su testi tradotti in tedesco da Walter
Robert-Tornow, scritti nel 1896, un anno prima della crisi maniacale causata
dalla sifilide che nel 1903 condusse il compositore alla morte in manicomio. I
tre Lieder di Wolf, orchestrati da Wolfgang Fortner nel 1972, non sono eseguiti
assieme, ma alternati con tre brani tratti dalla Suite su rime di
Michelangelo Buonarroti op. 145a di Šostakóvič – Notte, Dante e Morte –
scritti tra il 1974 e il 1975, ultimo anno della vita del compositore. Si
tratta di una riflessione sull’arte, l’amore e la morte, condotta a partire da
testi del grande artista italiano tratti dalle sue Rime, tradotti
in russo da Abram Efros.
Sul podio è impegnato
l’ungherese Gergely Madaras, Direttore musicale dell’Orchestra
Filarmonica di Liegi e Direttore principale della Savaria Symphony Orchestra,
nel suo paese natale. Tra i canti su testi di Michelangelo, che aprono il
concerto, e i Quattro ultimi Lieder di Strauss, che lo
chiudono, propone la Suite op. 80 dalle Musiche di scena per Pelléas et
Mélisande di Gabriel Fauré, scritte per una rappresentazione del
dramma di Maeterlinck al Prince of Wales Theatre di Londra, che Fauré diresse
nel 1898. Pagine altamente emblematiche dello stile del compositore francese,
artigiano della musica che si è sempre tenuto lontano dalle tendenze imperanti,
e che qui si esprime con una raffinatezza timbrica particolarmente ricercata.
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