LA SFIDA DI RAFFAELE PE: BARITONO E SOPRANO PER HÉMON DI
ZAD MOULTAKA A STRASBURGO.
La prima assoluta della nuova opera dell’artista
libanese è proposta oggi, sabato 20 marzo, alle 20 su France
Musique
Due diverse voci, di baritono e di soprano, per un
unico protagonista. È la sfida che affronta il controtenore italiano Raffaele
Pe, protagonista dell’opera Hémon di Zad Moultaka, proposta in
prima esecuzione assoluta oggi, sabato 20 marzo, alle ore 20 all’Opéra du Rhin
di Strasburgo, con trasmissione in diretta sul canale radiofonico France
Musique per il programma “Samedi à l’Opéra”.
L’opera, tratta
dall’Antigone di Sofocle, è pensata
appositamente per le caratteristiche vocali di Raffaele Pe, e in particolare
per la sua flessibilità: è chiamato infatti a cantare prima nel registro
baritonale, e poi in quello sopranile. Il protagonista Hémon è il fidanzato di
Antigone e il figlio di Creonte, re di Tebe. Una figura sempre in bilico tra
ragione e dovere, diviso tra gli obblighi morali da una parte e un amore
proibito dall’altra. Nel finale il baritono si “trasfigura” in soprano,
traducendo in musica la presa di coscienza dell’anti-eroe tragico, che rifiuta
il trono a favore dell’isolamento.
«Quest’opera
ti mette in una condizione vocale di limite estremo – dice Raffaele Pe – È una
grande sfida, ma ho avuto accanto a me il compositore Zad Moultaka, che mi ha
aiutato a entrare in questo personaggio così articolato, complesso ma
anche estremamente plastico, corporeo, drammatico e tragico. Sono molto
felice di continuare la collaborazione con lui: il 21 maggio a Venezia, nella
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, canterò nel suo nuovo Requiem scritto
per celebrare i cinquant’anni della morte di Stravinskij».
Zad
Moultaka è un pianista, compositore e artista figurativo libanese, formatosi a
Beirut e successivamente a Parigi. I suoi lavori sono influenzati sia dalle
tecniche compositive occidentali sia dalle sonorità tipiche della musica
orientale. Tra le sue realizzazioni più importanti UM, souverain moteur
de toute chose del 2016 e Vocal Shadows del 2019, commissionata
per la 58ma edizione della Biennale di Venezia. Dello stesso anno la prima
rappresentazione in Germania di Delirio alla Deutsche Oper di
Berlino e di Drei Miese Fiese Kerle al Musiktheater im Revier
di Gelsenkirchen. Sempre alla ricerca di un punto di contatto tra arte e
musica nel 2017 ha creato per il padiglione del Libano della 57ma edizione
della Biennale di Venezia ŠamaŠ, un’installazione multimediale in
cui spazio, tempo e suono dialogano.
Il
libretto di Hémon è stato scritto dal filosofo francese
Paul Audi. Protagonisti insieme a Raffaele Pe sono il baritono Tassis
Christoyannis nella parte di Creonte, il soprano Judith Fa in quella di
Antigone, il mezzo-soprano Béatrice Uria Monzon come Euridice e il basso
Geoffroy Buffière come Illo. Il Coro dell’Opéra national du Rhin e
l’Orchestra Filarmonica di Strasburgo sono diretti da Bassem Akiki.
A
causa dell’emergenza sanitaria lo spettacolo è realizzato a porte chiuse e in
forma di concerto, ma verrà ripreso appena possibile con regia, scene e costumi
dello stesso Zad Moultaka.
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