Il Regio online 2021
Streaming sul
sito del Regio, da giovedì 25 marzo 2021 ore 20
Prosegue Il Regio online, la nostra proposta
di concerti e opere in streaming in attesa di poter accogliere
nuovamente il pubblico in sala.
Giovedì
25 marzo alle ore
20 sul sito del Teatro Regio l’appuntamento è con il Concerto diretto
da Antonello
Manacorda per i Giovedì
del Regio. Il programma è tutto dedicato a Ludwig van Beethoven,
con l’Orchestra
e il Coro del
Teatro Regio, quest’ultimo istruito da Andrea Secchi,
e con la partecipazione straordinaria del maestro Andrea Lucchesini.
Si inizia con l’ouverture da Coriolano
in do minore op. 62 e chiude il concerto la Sinfonia n. 7
in la maggiore op. 92; nella parte centrale, la Fantasia corale in
do minore per pianoforte, soli, coro e orchestra op. 80: al pianoforte
il maestro Andrea
Lucchesini, solisti: Ashley Milanese e Laura Lanfranchi
(soprani), Roberta
Garelli (contralto), Bogdan Volkov e Alejandro Escobar
(tenori) e Davide
Motta Fré (basso).
Sul podio dell’Orchestra e Coro del Regio sale Antonello Manacorda:
nato a Torino in una famiglia italo-francese e formatosi ad Amsterdam,
è di casa a Berlino ed è Direttore Principale della Kammerakademie di
Potsdam dal 2010, oltre che Direttore ospite presso prestigiose orchestre
quali: Wiener Symphoniker, NDR, SWR, Hr-Sinfonieorchester, Mozarteum,
Capitole de Toulouse, BBC, Munchner Philarmoniker e Accademia di Santa
Cecilia. Si esibisce regolarmente alla Philharmonie Berlin con la
Kammerakademie Potsdam e con la NDR di Amburgo. Molto attivo anche in
campo operistico, dirige regolarmente alla Fenice di Venezia, al
Theater an der Wien, alla Komische Oper di Berlino, al Festival di
Glyndebourne, al Théâtre de la Monnaie di Bruxelles e alla Royal Opera
House. Antonello Manacorda è stato tra i fondatori della Mahler Chamber
Orchestra, nata su iniziativa di Claudio Abbado, di cui è stato anche
Vicepresidente e violino di spalla per otto anni.
L’Ouverture del Coriolano
è una pagina di straordinaria forza drammatica, scritta da Beethoven
nei primi mesi del 1807, nel pieno flusso creativo della Quinta
Sinfonia e fu definita da E.T.A. Hoffmann «una costruzione di grande
arte, seppure con elementi estremamente semplici». Semplice è la trama
di riferimento, la vicenda di Gneo Marzio Coriolano, in bilico tra
l’orgoglio ferito del giovane patrizio romano che, privato del
consolato, decide di condurre i Volsci contro la sua stessa Roma, e
l’insito amor patrio, corroborato dall’amore materno di Veturia che lo
supplica di tornare sui suoi passi. Lo scontro dei due sentimenti è
illustrato dai due temi in stretto confronto: all’irrequietudine
incalzante del primo tema si contrappone il nobile lirismo, soavemente
supplichevole, del secondo tema.
La Fantasia corale
per pianoforte, soli, coro e orchestra, venne composta da
Beethoven nel 1808 e vide la sua prima esecuzione il 22 dicembre dello
stesso anno, insieme alla Quinta e alla Sesta Sinfonia, al Theater an
der Wien: al pianoforte sedeva lo stesso compositore. Sappiamo che
Beethoven pensava di musicare l’ode An
die Freude già nel corso degli anni giovanili di Bonn; il
progetto avrebbe trovato realizzazione solo molti anni più tardi, con
il finale corale della Nona Sinfonia. In questo senso, la Fantasia corale
può essere letta come una sorta di "prequel" della Nona, non
solo perché il tema del coro finale ricorda la melodia della gioia, ma
anche perché il testo composto dal poeta Christoph Kuffner è teso a
magnificare la bellezza della vita, l’armonia con il tutto, la pace e
luce interiore di cui godono le anime belle, intrise di arte. Il canto
si chiude in una apoteosi finale che sembra davvero un preludio all’Ode alla gioia della
Nona Sinfonia.
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