Un'opera-film per i più giovani inaugura la web Tv dei ragazzi del Teatro Massimo di Palermo
Il 4, 5 e 6 marzo va in onda "Torneranno i bei
momenti", spettacolo basato sulla trilogia di Mozart e Da Ponte, con la
direzione di Omer Meir Wellber e la regia di Gianmaria Aliverta.
E' dedicato a un pubblico di giovani e giovanissimi il nuovo
palinsesto di programmi della Fondazione Teatro Massimo di Palermo che prende
avvio il 4,
5 e 6 marzo alle 17.00.
La web
Tv dei Ragazzi si inaugura con il nuovo spettacolo “Torneranno i bei momenti”:
un’opera- film diretta da Omer Meir Wellber, con la regia di Gianmaria Aliverta, che ha curato anche la
drammaturgia con Alberto
Mattioli.
Da poco si sono concluse le riprese a cura di Playmaker produzioni, con la regia di Andrea Zulini e il montaggio di Laura Schimmenti. Sulla musica della trilogia
Mozart e Da Ponte - quindi con frammenti da Nozze di Figaro, Don Giovanni e Così fan tutte - si raccontano le vicende di una giovane compagnia di
cantanti d’opera bloccata dalla pandemia tra le mura del Teatro Massimo, come
in un reality, e in attesa di tornare a cantare con il pubblico in presenza.
Del cast fanno parte i soprani Giulia Mazzola ed Enkeleda Kamani, il mezzosoprano Elena Caccamo, il baritono Alfonso Michele Ciulla e i bassi Lorenzo Barbieri e Nicolò Donini.
"Sei cantanti rimasti intrappolati al Teatro Massimo di
Palermo in attesa della sua riapertura, non riescono più a distinguere la
realtà dalla finzione, né a smettere gli abiti di scena - dice il regista Gianmaria Aliverta - I palchi e la platea sono
diventati a tutti gli effetti la loro casa, i colleghi dei coinquilini senza
scampo. Inevitabilmente prendono corpo quelle passioni, quelle invidie e quei
tradimenti delle opere di Mozart e Da Ponte con cui i cantanti erano alle prese
prima della chiusura del teatro e che adesso non riescono più a togliersi
dalla testa, a tal punto da confonderne le trame con la loro stessa vita.
Grazie alle nuove tecnologie, lo spettacolo dimostra che le trame intrecciate
di una serie tv sono le stesse delle opere liriche. La speranza è che quando
“torneranno i bei momenti” degli spettacoli dal vivo - conclude Aliverta - a
sedere in quei palchi e in quella platea ci saranno per la prima volta anche gli
spettatori di questo cortometraggio lirico".
“Mettere le mani nella pasta della dream couple della storia del teatro musicale? Forse non è solo un sacrilegio o un delitto di lesa maestà operistica - aggiunge Alberto Mattioli, autore della drammaturgia insieme a Gianmaria Aliverta - ma un'opportunità per avvicinare qualche giovane ascoltatore o aspirante tale a
questo mondo apparentemente così lontano dalla sua quotidianità e magari pure dalle sue aspettative. Cercando di spiegargli perché, invece, quei personaggi, quelle storie, quei meccanismi psicologici non sono un remoto universo di rimembranze affettuose o comode commozioni, ma il tessuto connettivo della vita, quella di tutti, dunque anche la sua. Giocandoci un po', certo, e senza prenderlo o prendersi troppo sul serio”.
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