BEETHOVEN, DE FALLA, RACHMANINOV, VILLA-LOBOS
PER IL QUINTO CONCERTO
DELLA STAGIONE SINFONICA 2015-2016
AL TEATRO FILARMONICO
DI VERONA
VENERDÌ 13 MAGGIO 2016 ORE 20.30
SABATO 14 MAGGIO 2016 ORE 17.00
SABATO 14 MAGGIO 2016 ORE 17.00
Venerdì 13 maggio alle 20.30 con replica
sabato
14 alle 17.00 penultimo appuntamento della Stagione Sinfonica al Teatro
Filarmonico. Il M° Roman Brogli-Sacher dirige il Trio Johannes composto da
Claudio Voghera al piano, Francesco Manara al violino e Massimo Polidori al
violoncello che eseguirà il Concerto per pianoforte, violino e violoncello
op. 56 in do maggiore di Beethoven.
Il concerto prosegue con Il cappello a
tre punte, Suite n. 1 di Manuel de Falla, i Tre canti popolari russi op.
41 di Sergej Rachmaninov e conclude con Chôros n. 10 “Rasga o coração”
di Heitor Villa-Lobos.
Il Concerto per pianoforte, violino e violoncello op. 56 in
do maggiore e conosciuto come Concerto
triplo, viene composto
tra il 1803 e il 1804 in un periodo particolarmente proficuo per Beethoven. Si ipotizza che originariamente l'opera
sia stata concepita per il solo violoncello, vista la preponderanza
virtuosistica che questo strumento ha nei confronti degli altri due solisti. La
prima esecuzione dell'opera, avvenuta a Vienna nell'estate del 1808, vede al
violoncello il famoso virtuoso Anton Kraft, al violino Carl August Seidler e al
pianoforte l'arciduca Rodolfo che era divenuto allievo di pianoforte di
Beethoven in quegli anni. La composizione si articola in tre movimenti: il
primo, Allegro, ha uno sviluppo piuttosto convenzionale senza
evidenti tensioni. Il secondo, Largo, è una pagina delicata e
molto lirica, nella quale le straordinarie capacità cantabili del violoncello
emergono in tutta la loro potenza. L’ultimo movimento, Rondò alla Polacca, è
una pagina leggera e spensierata, una delle rare concessioni beethoveniane alla
moda dell'epoca.
Il
Concerto prosegue con Il cappello a tre
punte, Suite n. 1 di Manuel de Falla, allievo di Felipe Pedrell, il massimo
teorico del recupero del patrimonio musicale popolare spagnolo.
La
personalità di de Falla si inserisce in quel fenomeno di riscatto e di
rinascita culturale e musicale che ha caratterizzato la Spagna dell’800 e del
primo ‘900. Ciò che viene descritta non è più una Spagna vista dall’esterno, ma
ricreata a partire dai suoi valori autentici e originali. Al folclorismo
ottocentesco di maniera culminato nella Carmen
di Bizet del 1871, si affiancano alcuni lavori di Debussy e di
Ravel, ed è proprio questa cultura che de Falla assimila nel 1907 a Parigi e
che rifletterà in tutti i lavori successivi. Il Cappello a tre punte, commissionato da Sergej Diaghilev su
libretto di Gregorio Martínez Sierra e tratto dall'omonimo romanzo di Pedro
Antonio de Alarcón, viene rappresentato per la prima volta sotto forma di
concerto a Madrid il 17 giugno 1919 con l'Orchestra Filarmonica di Madrid
diretta da Bartolomé Pérez Casas; il balletto viene messo in scena il 22 luglio
dello stesso anno sul palcoscenico dell'Alhambra
Theatre di Londra diretto da Ernest Ansermet, con scenografia di Pablo
Picasso. La composizione è
ricca di temi che riecheggiano la musica popolare andalusa attraverso un’orchestrazione
estremamente raffinata.
Segue
quindi l’esecuzione dei Tre canti
popolari russi op. 41 di Sergej Rachmaninov, scritti in America nel 1926 durante l’esilio del compositore, che rappresentano
un atto d’amore nei confronti della patria lontana di cui rievocano
nostalgicamente la gente, il suolo, le voci e le tradizioni contadine. È un’immersione
nello spirito ancestrale della Russia in cui il canto del popolo assume
connotati più sereni in virtù del prezioso tessuto orchestrale che lo riveste.
La partitura viene eseguita per la prima volta il 18 marzo 1927 dalla
Philadelphia Orchestra sotto la direzione di Leopold Stokowski.
Chôros n. 10 "Rasga o coração",
partitura per coro e orchestra di Heitor Villa-Lobos, chiude il penultimo
appuntamento della Stagione Sinfonica 2015-2016 al Teatro Filarmonico. Scritta
nel 1926 dal compositore brasiliano, si inserisce in una raccolta di 14
composizioni numerate intitolate Chôros,
che comprendono sia parti
soliste per chitarra e pianoforte, sia composizioni più articolate per coro e
orchestra. È stata eseguita per la prima volta l’11 novembre 1926 al Teatro
Lirico di Rio de Janeiro. La prima rappresentazione europea del concerto ha
luogo a Parigi il 3 dicembre 1927 alla Salle Gaveau, con la direzione del
compositore. La partitura si suddivide in due sezioni
principali, la prima per sola orchestra e la seconda con l’aggiunta del coro,
ed è una suggestiva rievocazione del canto degli uccelli dell’Amazzonia, luogo assai
caro ad Heitor Villa-Lobos.
Il Concerto si inserisce
nell’iniziativa Ritorno a Teatro
riservata alle Scuole: venerdì 13 maggio alle ore 19.30 i ragazzi delle
classi elementari, medie e superiori potranno assistere allo spettacolo al prezzo speciale di € 4,00; l’adulto accompagnatore
(familiare, insegnante, dirigente scolastico, personale ATA) di ciascuno
studente potrà usufruire della tariffa di € 8,00.
La
proposta include Preludio alla Sinfonica, un
incontro propedeutico al Concerto durante il quale i protagonisti ne
introdurranno il linguaggio musicale con elementi guida per l’ascolto.
E prima di
assistere al Concerto un aperitivo insieme!
Per
informazioni e prenotazioni:
Ufficio
Formazione della Fondazione Arena di Verona
tel. (+39)
045 8051933 - fax (+39) 045 590638 - scuola@arenadiverona.it
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