MITO SETTEMBREMUSICA 2016
GRANDE MUSICA PER “PADRI E FIGLI”
Un millennio di grande musica in 160
concerti tra Torino a Milano, per un Festival che si rinnova e diventa tematico
In programma, le musiche di 112
compositori viventi, 3 nuove commissioni, 8 prime esecuzioni assolute, 2 prime
per l’Europa e 4 per l’Italia
Introduzioni e guide all'ascolto per ogni
concerto per il piacere di una comprensione più profonda
Concerti gratuiti nelle zone meno centrali
delle due città, appuntamenti speciali dedicati ai più piccoli e due grandi serate
in piazza in cui il pubblico diventa protagonista
La London Symphony Orchestra e Gianandrea
Noseda inaugurano il Festival
Torino – Milano, dal 2 al 22 settembre
Per scaricare la cartella stampa
completa di Mito SettembreMusica 2016, contenente anche le fotografie e il
programma dettagliato dei concerti, utilizzare il seguente link: https://www.dropbox.com/sh/yrrbmkp32x23cb7/AAAgQFu2BtvKhr1TJFOB5bb2a?dl=0.
Torino/Milano, 18 maggio 2016 – Dal 2 al 22 settembre ritorna a
Torino e a Milano il festival MITO SettembreMusica che compie quest’anno
10 anni. Rinnovato nella sua governance, con una nuova Presidenza Anna Gastel e
una nuova Direzione artistica, Nicola Campogrande, il festival svela
un’identità musicale inedita e riconferma il desiderio delle due
Amministrazioni di offrire a cittadini e turisti un’esperienza musicale di
altissima qualità.
«Nel ripensare MITO SettembreMusica, e volendo dedicare la manifestazione
interamente alla musica classica – spiega il direttore artistico Nicola
Campogrande – ho tenuto presente due gruppi di ascoltatori: gli habitué e
quelli che non hanno mai messo piede in una sala da concerto. Ad entrambi ho
voluto proporre qualcosa di inusuale, che rinnovasse il piacere dell’ascolto
per chi già frequenta i concerti e, al tempo stesso, abbattesse ogni barriera
per chi non è abituato a farlo. Così ho immaginato un festival tematico, nel
quale ogni appuntamento è costruito ad hoc e proposto a un pubblico cui
si chiede, in alcuni casi, di essere protagonista attivo. Per il 2016 il tema
sarà Padri e figli: mi sembra si adatti bene a una manifestazione
che ha una lunga storia alle spalle ma si sta aprendo al nuovo. E penso che la
stessa apertura stia avvenendo all’intero universo della musica classica:
amiamo il grande repertorio del passato ma abbiamo voglia di ascoltarlo in modo
inedito, fresco, arricchito dalla più bella musica degli autori viventi».
Ognuno dei 160 concerti in programma (80 per ogni città) sarà
preceduto da un’introduzione all’ascolto con l’obiettivo di offrire
un’esperienza musicale inedita, curiosa, capace di coinvolgere il pubblico
offrendogli il piacere di una comprensione più profonda. Saranno quindi Stefano
Catucci a Torino, dal 2 settembre al Teatro Regio, e Gaia Varon a Milano, dal
giorno successivo alla Scala, a presentare ciascun concerto in cartellone I due
musicologi introdurranno poi tutti i concerti del cartellone e, in alcuni casi,
a loro si affiancheranno dei sopratitoli che, sui display normalmente
utilizzati per i libretti delle opere, faranno scorrere una vera e propria
guida all’ascolto appositamente realizzata per il festival.
La serata d'apertura è affidata alla London Symphony Orchestra
e vede protagonista Gianandrea Noseda, recentemente nominato Direttore
ospite principale della prestigiosa compagine inglese. Il programma, intitolato
Debussy recasted, ruota attorno alla figura del compositore
francese, accostando un capolavoro come La mer alla prima esecuzione
italiana di cinque dei suoi Préludes per pianoforte, appena trascritti
per orchestra dal compositore greco Nikos Christodoulou e alla Seconda
Sinfonia di Rachmaninov, nata negli stessi anni.
«Quello di MITO è un invito a godere della musica classica rivolto
a tutti. Anche ai bambini più piccoli: se ascoltano bene, cresceranno bene e
saranno cittadini migliori», dice ancora Nicola Campogrande. Lo si capisce fin
dal primo appuntamento del cartellone dedicato agli ascoltatori più giovani: lo
spettacolo intitolato Glimp, in programma il 3 settembre a Milano
e il 4 a Torino, appositamente pensato per i bambini tra i 2 e i 4 anni. Creato
in Olanda, è pensato per trasportare il giovanissimo pubblico in un mondo
astratto e magico, nel quale musica, immagini e tecnologia si fondono insieme.
Realizzato dall’Oorkaan Ensemble, lo spettacolo ha vinto due diversi
premi agli Young Audience Music Awards 2015: “migliore produzione dell’anno” e
“migliore piccolo ensemble”.
Il pubblico di tutte le età sarà invece coinvolto in MITO Open
Singing, il 10 settembre a Milano e il giorno successivo a Torino, un
evento che mira a coinvolgere il pubblico quale parte attiva della performance,
al termine di due giornate nelle quali trenta cori provenienti da tutta Italia,
per un totale di oltre mille cantori, si esibiscono in diverse zone del tessuto
urbano. Le due città del festival diventeranno in quest’occasione un gigantesco
palcoscenico e la sera, rispettivamente in piazza del Duomo e in piazza San
Carlo, il pubblico potrà mescolarsi ai musicisti per un canto comune nel quale
– grazie alle partiture distribuite gratuitamente – tutti diventeranno
cantori, intonando i brani in programma, preannunciati sul nostro sito,
sotto la guida del direttore Michael Gohl e con il sostegno del Coro
Giovanile Italiano, in veste di “coro-guida” sul palcoscenico.
Il Festival si chiuderà a Torino il 21 e a Milano il 22 settembre
con il concerto Jobim o Villa-Lobos?. Esiste infatti un
particolare gioco di rimandi tra la musica di Villa-Lobos e le canzoni di
Jobim, oltre che tra la Spagna di Manuel de Falla e l’Argentina di Astor
Piazzolla; la violoncellista francese Ophélie Gaillard, con il suo
ensemble e insieme a Toquinho, esploreranno i due mondi musicali e
geografici grazie a trascrizioni inedite e curiose.
Tutti gli artisti invitati hanno accettato di preparare programmi
originali, nati apposta per il festival e speculari nelle due città (con
poche eccezioni). Molta attenzione è rivolta poi a chi abita nelle zone meno
centrali di entrambe le città, con un concerto gratuito ogni sera, che in
alcuni casi coinvolge gli stessi grandi artisti presenti nelle sale centrali.
«Salvaguardando le caratteristiche che hanno reso MITO un
appuntamento di grande successo e notorietà internazionale – dice la Presidente
Anna Gastel – quest’anno il festival si presenta con una nuova
governance, un nuovo direttore artistico e, per quel che riguarda Milano, anche
una nuova gestione organizzativa. Sarà nostro interesse e cura mantenerne vivi
i tratti distintivi: oltre alla presenza nelle grandi sale da concerto, in
teatri, auditorium, chiese e in sedi non convenzionalmente deputate alla
musica, nelle zone meno centrali delle due città, è stata potenziata l’accessibilità
del festival, attraverso il prezzo ridotto dei biglietti e un gran numero di
concerti gratuiti, per raggiungere e avvicinare alla musica classica il più
vasto pubblico possibile».
Il programma del Festival percorre un arco temporale di oltre
ottocento anni di musica, in molte occasioni oltrepassando le barriere di
genere. Composizioni nuove fanno capolino tra il repertorio barocco;
improvvisazioni s’inseriscono tra Schubert e Schumann; Richard Strauss fa
spazio alle colonne sonore di Hollywood e al repertorio contemporaneo che ne è
erede. Con una precisazione importante: «Mi sono stufato del modernismo legato
alle vecchie avanguardie – dice Nicola Campogrande: il mondo è ormai pieno di
autori che scrivono musica capace di dare piacere, gioia, emozione, senza
costringere le orecchie a esperienze punitive; e dunque tutti i 112 compositori
viventi eseguiti (64 nelle sole giornate dedicate ai cori) sono stati scelti
tra coloro che si dedicano a rinnovare con intelligenza e passione il godimento
dell’ascolto». In quest’ottica vanno letti anche i numeri del festival, che,
oltre ad aver commissionato 3 nuovi brani (uno dei quali in collaborazione con
Torino Danza), offre 14 prime esecuzioni (8 assolute, 2 europee e 4 italiane).
Un'ulteriore novità riguarda i prezzi che, per la prima
volta, sono gli stessi sia a Torino, sia a Milano, e che rimangono
particolarmente contenuti. Tutti i concerti pomeridiani sono proposti a
5 euro, e sempre 5 euro costano tutti i concerti per bambini e ragazzi sotto i
quattordici anni. I concerti serali vanno da 10 a 30 euro. Quelli nelle zone
non centrali delle città sono gratuiti.
Le città di Torino e Milano hanno congiuntamente deciso di
dedicare quest'edizione di MITO a Giorgio Balmas, ideatore di
SettembreMusica, nel decimo anniversario della sua scomparsa.
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