giovedì 26 maggio 2016

UN CONCERTO-SPETTACOLO DEL TEATRO REGIO PER GLI ISTITUTI PENITENZIARI DI PARMA

TRAME DI RIGOLETTO
Il concerto-spettacolo che inaugura la collaborazione del Teatro Regio
con gli Istituti penitenziari di Parma nell’ambito del protocollo di intesa tra le istituzioni
lunedì 30 maggio 2016, ore 13.30

Nell’ambito del Protocollo d’intesa recentemente siglato, il Teatro Regio di Parma inaugura la collaborazione con gli Istituti Penitenziari di Parma con Trame di Rigoletto, uno speciale concerto-spettacolo, un’inedita e originale riscrittura di una delle opere più amate e popolari di Giuseppe Verdi, in scena lunedì 30 maggio 2016 alle ore 13.30 nel teatro degli Istituti penitenziari. L’attore Bruno Stori, che firma la drammaturgia dello spettacolo, rievocherà la tragica storia di Rigoletto e di sua figlia Gilda, lasciando spazio ai brani più celebri dell’opera interpretati dal soprano Giovanna Iacobellis (Gilda), dal tenore Raffaele Abete (Il Duca) e dal baritono Luis Choi (Rigoletto), accompagnati al pianoforte da Kayoko Ikeda.

Oltre 50 i detenuti che assisteranno allo spettacolo nell’auditorium degli Istituti Penitenziari di Parma, alla presenza del Sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore, in visita al carcere di Parma dopo la conclusione degli Stati generali della Giustizia che hanno avviato un processo di rinnovamento del sistema penitenziario voluto dal Governo.

Trame di Rigoletto inaugura la collaborazione tra gli Istituti penitenziari di Parma e la Fondazione Teatro Regio di Parma, che hanno recentemente firmato un protocollo d’intesa per l’elaborazione di progetti e attività rieducative e formative che possano concorrere al reinserimento sociale e professionale dei detenuti coinvolti in percorsi di approfondimento, laboratori creativi, seminari e attività didattiche legati ai mestieri del Teatro e al mondo dell’Opera, pensati e condivisi dal direttore della Fondazione Teatro Regio di Parma Anna Maria Meo e dal direttore del carcere Carlo Berdini, con la collaborazione del Garante dei detenuti del Comune di Parma Roberto Cavalieri.




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