Bari – Tosca è una delle opere liriche di Giacomo Puccini
più rappresentate sui palcoscenici di tutto il mondo. Il compositore toscano
decise di scrivere quest'opera dopo aver
assistito in Francia alla rappresentazione teatrale del dramma in cinque atti
di Victorien Sardou, con l'interpretazione della grande Sarah Bernhardt.
Innamoratosi dell'opera, Puccini, dopo la rinuncia di Alberto Franchetti,
chiese ed ottenne dal suo editore Giulio Ricordi di acquistare i diritti
dell'opera per ridurlo in dramma lirico. Si occuparono della scrittura del
libretto Giuseppe Giacosa e Luigi Illica (con piccole modifiche apportate dallo
stesso compositore). Un dramma ricco di grossi fatti emozionali, senza poesia,
ritenuto anche da Ibsen destinato
all’oblio, divenne nelle mani di Puccini il capolavoro lirico che conosciamo.
Il compositore riuscì a padroneggiare la trama e così una semplice prima
attrice si trasformò in un personaggio romantico, con tratti di gelosia ma di
grande cuore e generosità. Gli altri due protagonisti, Cavaradossi, figlio di
aristocratico romano, è un pittore con sentimenti sani e patriottici e Scarpia,
moralmente abietto e malvagio, si muove in un clima psicologico di
intimidazione, di terrore ed esercita il suo potere, come una forma di dominio
totale sull’uomo. Tutti gli artisti, sono stati particolarmente apprezzati dal
pubblico ed applauditi anche a scena
aperta; è avvenuto in occasione delle
tre arie più note :''Recondita armonia'' per Cavaradossi, ''Vissi d'arte'' per Tosca ed ancora per
Cavaradossi nel 3° atto, con la
struggente aria ''E lucean le stelle''. Non del tutto convincenti Dario Di Vietri, nel ruolo di Cavaradossi, che ha alternato buoni acuti ad
altrettante imprecisioni e Sebastian Catana in quello di Scarpia. Più sicura e
con grande capacità interpretativa il soprano Susanna Branchini in Tosca ed il
baritono Domenico Colaianni, impareggiabile nel ruolo del sagrestano. La Tosca rappresentata a Bari
è la ripresa di una produzione delle Fondazioni Arena di Verona e Teatro delle
Muse di Ancona, con la regia, scene, costumi e disegno luci di Giovanni
Agostinucci. La regia ha voluto dare il senso del tempo ed evocare il clima
dell'epoca, dove gli spiriti liberi soccombono e muoiono per gli ideali. Felici
intuizioni, quindi, nella regia e nella scenografia, che, pur discostandosi
dalla tradizione non ne hanno alterato la struttura classica ma anzi hanno
aggiunto valore artistico alla stessa. Dal
punto di vista musicale molto attenta e precisa l’ Orchestra della Fondazione
Petruzzelli, ben diretta da Giampaolo
Bisanti, così come il Coro del Petruzzelli diretto da Franco Sebastiani, con il
contributo del Coro di Voci Bianche “Vox Juvenes” di Emanuela Aymone. L’opera verrà riproposta fino all’1 giugno con
un sold out preannunciato anche nelle prossime recite. Dal 29 maggio cambierà
il cast; a dirigere ci sarà Giuseppe La Malfa ed i tre ruoli principali di
Tosca, Cavaradossi e scarpia saranno ricoperti da Monica Zanettin, Giancarlo
Monsalve e Giorgio Surian.
Gaetano Laudadio
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