martedì 19 luglio 2016

FESTIVAL VALLE D'ITRIA, AL CHIOSTRO DI S. DOMENICO LE BACCANALI DI A. STEFFANI

BACCANALI DI AGOSTINO STEFFANI


Domani sera ore 21:00, chiostro di San Domenico, Baccanali di Agostino Steffani, in prima rappresentazione in tempi moderni (l’ultima rappresentazione di cui si ha memoria risale a più di trecento anni fa) con replica il 22 e 29 luglio. Dopo la sorprendente messa in scena de La lotta d'Ercole con Acheloo, che riscosse nel 2014 un travolgente successo di critica e pubblico, viene proposto il secondo atto unico scritto dal geniale compositore veneto il cui pregio artistico è oggetto di recente e vitale riscoperta musicologia.
I giovani dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”, diretta da Fabio Luisi, si confronteranno con questo “divertimento drammatico” su libretto di Mauro. Il baccanale non ha nessun alcun significato orgiastico, è una festa in onore del Carnevale, anno 1695, in cui l’opera fu composta per la corte di Hannover. La presenza di ninfe e pastori quali protagonisti è conseguente all’importanza che il dramma pastorale stava assumendo nella storia del teatro e, a differenza di altre opere del periodo con lo stesso tema, qui i personaggi si limitano a mettere in guardia dai rischi dell’amore, dal coinvolgimento umano  delle passioni e dalle tentazioni. Ogni pensiero è però dissipato con l’arrivo di Bacco che dà inizio alla festa. Costituita da un atto unico suddiviso in 23 scene, l’orchestra composta da flauti, oboi, archi e basso continuo che oltre a sostenere il canto, animano brevi interventi musicali coreografici, i personaggi si alternano inevitabilmente baciati da Bacco che li trasforma, scioglie le loro paure, sana ferite e cura solitudini: attraverso i caratteri del mito l’opera parla con gli archetipi su cui si fonda l’esistenza umana liberando i personaggi. La parte scenica dello spettacolo è stata affidata a Cecilia Logorio; le caratteristiche del Chiostro di San Domenico dovrebbero garantire la dimensione ideale alla sua cifra registica, che per questo Steffani punta a una lettura poetica, lucida e visionaria del libretto di ispirazione classica. Alessia Colosso e Manuel Pedretti firmano rispettivamente scene e costumi di un allestimento che porterà suggestivi elementi di natura all'interno del Chiostro; ’edizione critica è affidata a Cinthia Alierti, già responsabile dell'edizione della Lotta. Cresce l’attesa dopo il rinvio a causa della pioggia.

PROGETTO ACCADEMIA DEL BELCANTO 2016

Libretto di Ortensio Mauro
Edizione critica a cura di Cinthia Pinheiro Alireti

Atlante Nicolò Donini
Bacco/Tirsi Riccardo Angelo Strano*
Driade Barbara Massaro
Celia Vittoria Magnarello
Clori Paola Leoci
Aminta Elena Caccamo
Fileno Chiara Manese
Ergasto Yasushi Watanabe

Maestro concertatore al cembalo e direttore d’orchestra Antonio Greco
Regia Cecilia Ligorio
Scene Alessia Colosso
Costumi Manuel Pedretti
Disegno luci Marco Giusti

Danzatori:
Joseba Yerro Izaguirre, Daisy Ransom Phillips
Coreografie di Daisy Ransom Phillips

Ensemble “Cremona Antiqua”:
Silvia Colli, violino I
Rossella Borsoni, violino II
Lucia Colonna, viola
Nicola Brovelli, violoncello
Carlo Nerini, violone
Chiara Granata, arpa
Sara Campobasso, flauto I
Julia Ponzio, flauto II
Arrigo Pietrobon, oboe I
Federica Inzoli, oboe II

Maestro di sala Giorgio D’Alonzo
Direttore di scena Annarita Semeraro
Maestro di palcoscenico Angela Pascale
Assistente alla regia Giuliana Rienzi
Scenografia Santinelli Silvano, Montelabbate (Pu)
Costumi Atelier Brancato, Milano
Attrezzeria Laboratori Festival della Valle d’Itria

* Allievo Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti” A.A. 2014



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