BACCANALI DI AGOSTINO STEFFANI
Domani sera ore 21:00, chiostro di San
Domenico, Baccanali di Agostino Steffani, in prima rappresentazione in tempi
moderni (l’ultima rappresentazione di cui si ha memoria risale a più di
trecento anni fa) con replica il 22 e 29 luglio. Dopo la sorprendente messa in
scena de La lotta d'Ercole con Acheloo, che riscosse nel 2014 un
travolgente successo di critica e pubblico, viene proposto il secondo atto
unico scritto dal geniale compositore veneto il cui pregio artistico è oggetto
di recente e vitale riscoperta musicologia.
I giovani dell’Accademia del Belcanto
“Rodolfo Celletti”, diretta da Fabio Luisi, si confronteranno con questo
“divertimento drammatico” su libretto di Mauro. Il baccanale non ha nessun
alcun significato orgiastico, è una festa in onore del Carnevale, anno 1695, in
cui l’opera fu composta per la corte di Hannover. La presenza di ninfe e
pastori quali protagonisti è conseguente all’importanza che il dramma pastorale
stava assumendo nella storia del teatro e, a differenza di altre opere del
periodo con lo stesso tema, qui i personaggi si limitano a mettere in guardia
dai rischi dell’amore, dal coinvolgimento umano
delle passioni e dalle tentazioni. Ogni pensiero è però dissipato con
l’arrivo di Bacco che dà inizio alla festa. Costituita da un atto unico
suddiviso in 23 scene, l’orchestra composta da flauti, oboi, archi e basso
continuo che oltre a sostenere il canto, animano brevi interventi musicali
coreografici, i personaggi si alternano inevitabilmente baciati da Bacco che li
trasforma, scioglie le loro paure, sana ferite e cura solitudini: attraverso i
caratteri del mito l’opera parla con gli archetipi su cui si fonda l’esistenza
umana liberando i personaggi. La parte scenica dello spettacolo è stata
affidata a Cecilia Logorio; le
caratteristiche del Chiostro di San Domenico dovrebbero garantire la dimensione
ideale alla sua cifra registica, che per questo Steffani punta a una lettura
poetica, lucida e visionaria del libretto di ispirazione classica. Alessia Colosso e Manuel Pedretti firmano
rispettivamente scene e costumi di un allestimento che porterà suggestivi
elementi di natura all'interno del Chiostro; ’edizione critica è affidata a
Cinthia Alierti, già responsabile dell'edizione della Lotta. Cresce
l’attesa dopo il rinvio a causa della pioggia.
PROGETTO ACCADEMIA DEL BELCANTO
2016
Libretto di Ortensio Mauro
Edizione critica a cura di
Cinthia Pinheiro Alireti
Atlante Nicolò Donini
Bacco/Tirsi Riccardo Angelo
Strano*
Driade Barbara Massaro
Celia Vittoria Magnarello
Clori Paola Leoci
Aminta Elena Caccamo
Fileno Chiara Manese
Ergasto Yasushi Watanabe
Maestro concertatore al cembalo e
direttore d’orchestra Antonio Greco
Regia Cecilia Ligorio
Scene Alessia Colosso
Costumi Manuel Pedretti
Disegno luci Marco Giusti
Danzatori:
Joseba Yerro Izaguirre, Daisy
Ransom Phillips
Coreografie di Daisy Ransom
Phillips
Ensemble “Cremona Antiqua”:
Silvia Colli, violino I
Rossella Borsoni, violino
II
Lucia Colonna, viola
Nicola Brovelli,
violoncello
Carlo Nerini, violone
Chiara Granata, arpa
Sara Campobasso, flauto I
Julia Ponzio, flauto II
Arrigo Pietrobon, oboe I
Federica Inzoli, oboe II
Maestro di sala Giorgio
D’Alonzo
Direttore di scena Annarita
Semeraro
Maestro di palcoscenico Angela
Pascale
Assistente alla regia Giuliana
Rienzi
Scenografia Santinelli
Silvano, Montelabbate (Pu)
Costumi Atelier Brancato,
Milano
Attrezzeria Laboratori
Festival della Valle d’Itria
* Allievo Accademia del Belcanto
“Rodolfo Celletti” A.A. 2014
Nessun commento:
Posta un commento