venerdì 15 luglio 2016

LA SERATA INAUGURALE DEL FESTIVAL DELLA VALLE D’ITRIA DEDICATA A PAISIELLO

LA SERATA INAUGURALE DEL FESTIVAL DELLA VALLE D’ITRIA DEDICATA A PAISIELLO 
di Gaetano Laudadio

Martina Franca – E’ stata una novità assoluta composta da Paisiello “La grotta di Trofonio” su libretto di Giuseppe Palomba ad inaugurare il 42° Festival della Valle d’Itria. In realtà si tratta di un rimaneggiamento tratto dall’originale dell’Abate Casti che Salieri aveva utilizzato per comporre l’opera omonima e su cui Palomba aveva disegnato i suoi personaggi. Poco conosciuto e rappresentato, il melodramma composto da Paisiello ha, anche, il grande merito di aver ispirato una delle opere più famose di W. A. Mozart, “Così fan tutte”. Questa quarantaduesima edizione del festival è iniziata in tono triste e con un minuto di silenzio per commemorare le 23 vittime
Trofonio con i protagonisti
dell’incidente ferroviario di Corato. Il presidente del festival, Franco Punzi, ha preannunciato l’eventualità che il 3 agosto possa esserci una serata in memoria dei morti di questo disastro che ha colpito la Puglia, con l’esecuzione del Requiem di Mozart nella Basilica di San Martino. Gremitissimo l’atrio del Palazzo Ducale con un pubblico preparato ed appassionato oltre che  critici, autorità , giornalisti e musicologi.    Il Festival ha reso così il doveroso omaggio a Paisiello in occasione delle celebrazioni per il 200° anniversario della sua scomparsa.  Due titoli d’opera: Don Chisciotte della Mancia ed appunto  la Grotta di Trofonio, ricorderanno il compositore tarantino. La Grotta di Trofonio è un’opera buffa e grottesca che si svolge in un antro  in cui vive Trofonio (il mondo greco è pieno di caverne e luoghi sotterranei in cui si immaginava vivessero entità ultraterrene) e dove avvengono vaticini e trasformazioni di ogni genere.  Grande dinamismo e verve nel corso dell’intera rappresentazione con tanti brevi recitativi e tanta musica. Sono 8 i personaggi (contro i 6 dell’omonima opera di Salieri) che quando entrano nella grotta ne escono trasformati nell’umore e nel personaggio. Un garbuglio di passioni che esplodono e che rendono movimentata ed imprevedibile ogni scena. Una tavolozza di sentimenti accompagna dall’inizio alla fine i protagonisti: seduzione, gelosia ed intrighi vari,atti a sottolineare meschinità, egoismi e fragilità. Niente arie solistiche (al contrario dell’opera di Salieri), ma duetti, terzetti, quartetti, quintetti e sestetti, in cui tutti cantano insieme ed in contrasto tra di loro. Un solo concertato nel finale del primo atto. E’ un’opera fuori tempo, fuori luogo e fuori misura con i suoi personaggi strambi: Don Piastrone (ovvero Giorgio Caoduro) ha due figlie Dori ed Eufelia;  una vivace che adora la vita mentre l’altra è noiosa, remissiva, interpretate rispettivamente da Benedetta Mazzuccato e Angela Nisi.  Poi ci sono i loro fidanzati, il buffo Don Gasparone (Domenico
Domenico Colaianni
Colaianni) e Artemidoro (giovane apparentemente serio interpretato da Matteo Mezzaro) che con la loro alternanza di sentimenti, hanno reso vivaci le situazioni. Poi ancora i due personaggi che Paisiello aggiunge rispetto alla versione di Salieri : la ballerina Madama Bartolina(Daniela Mazzuccato)  e la locandiera Rubinetta (Caterina Di Tonno) . Infine nel ruolo di Trofonio, un eccellente Roberto Scandiuzzi, che con Domenico Colaianni, impareggiabile nel ruolo comico, hanno saputo rendere perfettamente l’opera di Paisiello ed il gusto musicale imperante della fine del XVIII secolo. Il tutto ambientato da una scenografia (di Dario Gessati) semplice, leggera ed efficace, quasi di carta, a rappresentare la Grecia arcaica, sotto la regia di Alfonso Antoniozzi e con i costumi di Gianluca Falaschi. Tutto il cast e l’intera orchestra sono stati all’altezza di un Festival così importante ed hanno saputo assecondare in ogni gesto il bravissimo direttore d’orchestra Giuseppe Grazioli. Accanto all’orchestra internazionale d’Italia, bravo anche il maestro Vincenzo Rana al fortepiano.  Alla fine applausi convinti da parte di tutti per l'ottima performance. Si replica il 31 luglio p.v.



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